Sorriso

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"Me lo fai un sorriso?"

Niccolò abbassa la testa, la volta dall'altra parte nascondendosi dietro la sua coltre di ricci neri.

Martino alza dolcemente una mano, la porta sotto il mento del ragazzo cercando di farlo voltare, esattamente come ha fatto poco prima sul terrazzo della scuola.

Ma Niccolò infossa la testa nel divano, non lo guarda, non gli sorride.


"Togliti! Togliti da questa camera, devi andartene. Vattene!"

La voce di Niccolò è solo un suono gutturale, non proviene da lui, dalla sua gola, dal suo sterno. Proviene da un altro pianeta, un altro mondo che si trova nella sua testa e che lui non sa come gestire.

"Non vado da nessuna parte, stai male e quindi-"

"Ti ho detto di toglierti!"

Urla così forte che gli fa male la gola ma Nicco non c'è, non è lì. Forse è lì fisicamente, forse il letto cigola sotto il suo movimento brusco, forse i suoi piedi sbattono forte sul pavimento ma quello non è Niccolò.

Martino lo sa, lo sa bene.

Ma al contempo è falso, è una storia che si racconta per rendere questo dolore un po' meno insopportabile.

Quello é Niccolò.

Lo è, è lui, è un'altra parte, forse non la migliore, forse quella che Martino ama un po' di meno ma è sempre lui.


Voci. Suoni. Immagini.

Strizzare forte gli occhi sembra la scelta più adatta ma poi gli fa male la testa e se gli fa male la testa deve prendere l'antidolorifico che però non va bene con lo stabilizzatore e-

Senza neanche un po' d'acqua ingoia le pillole che tiene un mano, le sente scendere giù per la gola, sono enormi, disgustose, lo fanno soffocare.

Prende una lunga boccata d'aria, i polmoni si espandono, il cuore batte a mille contro la cassa toracica, si poggia al lavandino freddo come il ghiaccio e quella sensazione è incredibilmente reale.

Quando ha i suoi attacchi, quando svalvola, come dicono alcuni, sembra di guardarsi da fuori, di guardare un film, un'altra persona, un qualcuno sul cui comportamento non hai alcuna influenza.

Invece lui fa quelle cose e hanno delle conseguenze, conseguenze orribili, disastrose.

Niccolò sente di nuovo le lacrime pizzicargli gli occhi e, sinceramente, non pensava di averne ancora da versare.

Si sente prosciugato.


Niccolò si alza bruscamente dal letto, ha praticamente gli occhi fuori dalle orbite e Martino arretra, anche se non vorrebbe.

Non vuole ammetterlo, non lo dirà mai a nessuno, neanche a sé stesso ma alcune volte Niccolò gli fa paura.

Gli fa paura perché sa che non è in sé, perché potrebbe farsi del male, fargli del male.

E poi, quando rinsavirebbe, si sentirebbe terribilmente in colpa, un mostro e allora direbbe "lo sapevo che non poteva funzionare" e il cuore di Martino andrebbe semplicemente in mille pezzi.

Ma non può non avere paura quando il suo ragazzo si avvicina a lui come una furia, oggi sta avendo un attacco di rabbia che non ha quasi mai ma quelle poche volte in cui si presenta è come un uragano, spazza via ogni cosa.

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⏰ Laatst bijgewerkt: Sep 25, 2022 ⏰

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