9. Chiarimenti

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Dopo aver lasciato il giardino, Eric era corso in camera sua sbattendo la porta.

"Ma chi si crede di essere quella Rose per parlarmi così?" Pensò fra sé e sé.

Si sentiva arrabbiato per la conversazione avuta prima, anche se in fondo sapeva che Rose aveva effettivamente detto la verità sul rapporto tra lui e suo padre. Forse è questo che gli aveva dato più fastidio: il fatto che fosse così evidente. Persino dopo poche interazioni era lampante il distacco tra loro due, come lo era il legame con Ruth.

Eric soffriva molto per il tipo di rapporto che aveva con il padre, sempre disinteressato qualsiasi cosa facesse, sembrava non gli importasse nulla di suo figlio. Per un periodo aveva sperato si risposasse, credeva che magari se avesse avuto qualcuno accanto sarebbe stato più felice e meno freddo anche nei suoi confronti. Ormai, dopo tutti questi anni, aveva capito che niente poteva cambiare il carattere di Julian Evans.

Solo in quel momento si rese conto che lui stava facendo lo stesso. 

Era il primo giorno di Rose a palazzo, il primo di due lunghi mesi, e lui non aveva fatto altro che trattarla con distacco. Anche con i Willow, durante il pranzo, era stato completamente sgarbato e tutto solo per avere una minima reazione da parte di suo padre. Era come un circolo vizioso.
Se ne rendeva conto, eppure non sapeva cosa fare.

Forse avrebbe dovuto comportarsi meglio con Rose? Sposarla? Così avrebbe fatto contenti tutti: suo padre, Ruth, i Willow e il regno intero. Tutto per una guerra combattuta da anni, di cui lui non si sentiva parte. Avrebbe dovuto rinunciare alla sua felicità per la serenità altrui.
Ma non poteva farlo, o almeno non senza lottare.

Qualcuno bussò alla porta della sua camera, destandolo dai suoi pensieri.

<<Chi è?>>

<<Sono io, Eric>> rispose la voce gentile di Ruth.

<<Non è il momento adesso, scusami>> Ruth aprì ugualmente la porta <<Dai Ruth, ti ho detto..!>>

<<Che succede Eric?>> chiese dolcemente sedendosi su una sedia accanto a lui <<Tuo padre dopo pranzo sembrava sconvolto e anche la signorina Rose, l'ho incontrata prima mentre usciva dal giardino. L'hai accompagna tu lì, vero?>>

<<Sì Ruth, però abbiamo avuto una discussione. Non mi va di parlarne ora>> La governante rifletté un momento.

<<Lo so che stai facendo tutto questo per tuo padre, però non ne hai alcun motivo. Il signor Julian è ostinato e non cambierà idea, così ci rimetterai solo tu e senza aver ottenuto nulla>>

<<E allora che dovrei fare?>> replicò Eric <<Rimanere a guardare mentre gli altri decidono per la mia vita? A mio padre importa solo di quello stupido contratto, non gli interessa che io sia felice o meno>>

<<Lo capisco Eric, la situazione è davvero difficile, ma lascia che ti dica una cosa: conosco tuo padre da quando era ancora piccolo, quindi si può dire che io lo comprenda meglio di te>> diede un buffetto ad Eric, ridendo bonariamente <<E ti posso assicurare che quell'uomo ti vuole bene - Eric fece di no con la testa - Te lo assicuro. Ti vuole bene e sta male quanto te, però è anche una persona importante, quindi delle volte deve mettere altre priorità prima di sé stesso o della sua famiglia>>

<<Lo fa sempre>> ribatté Eric incrociando le braccia al petto.

<<Fidati di me, non gli fa piacere organizzarti un matrimonio combinato, lo sta facendo solo per interrompere una rivalità che va avanti da secoli. Questo è un momento storico: le famiglie Willow ed Evans che si riuniscono dopo anni di guerre>>

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