Capitolo 15

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"Non c'è favola senza complicità" -Shuttle_river

BELLA'S POV:

PASSATO.

"Che leggi?" sussulto riabbassando lo sguardo al libro.

"Ehm..."giro la copertina del libro e lo mostro a Ines che si siede sulla mia sdraio.

"I sogni di Andrea Camilleri, ti sta piacendo?"

"Carino, sì..."mormoro girando una pagina, in realtà non ho idea di dove sia arrivata.

"Magari quando lo finisci, me lo pres...." scappo via dalla sdraio mentre Giorgio e Farid le versano una secchiata d'acqua.

"Siete impazziti!" esclama Ines costretta a levarsi il copricostume zuppo d'acqua.

"Se vi prendo..." dice minacciosa rincorrendoli.

Mi sistemo sulla sdraio vicina e mettendo gli occhiali da sole, posiziono il libro sulle ginocchia fingendo di leggere.

I miei occhi in realtà sono calamitati da mio fratello Idris...è sceso per ferragosto a Palermo e adesso sta giocando una partita di calcio amichevole con gli zii.

E' da un pezzo che si è tolto la maglietta rimanendo a petto nudo e non riesco a staccare gli occhi da lui, è così bello che mi manca il fiato.

"Bella" sento chiamare il mio nome da mamma dentro.

"Arrivo!" esclamo lanciando l'ultima occhiata a Idris e sospiro frustrata...vorrei non sentirmi accaldata ogni volta che poso lo sguardo su di lui.

Entro dalla portafinestra e raggiungendola al bancone chiedo "Mi hai chiamata?"

"Sì tesoro, potresti affettare questi limoni? Sono per la limonata"

"Certo" mi tolgo gli occhiali da sole e recupero un coltello.

"Bello il costume, è nuovo?" chiede mamma frugando dentro il frigo.

"No, è di qualche anno fa ma non lo metterò più"

"Perchè mai?"

"La stoffa mi entra nel sedere, devo sempre sistemarlo o sembro nuda...come adesso" sbuffo lasciando stare, tanto in cucina siamo solo io e mamma.

"Hai sedici anni tesoro e inizi a prendere le tue forme, devi solo capire il modello di costume giusto per il tuo corpo"

"Sicuramente opterò per un costume intero da ora in poi" borbotto sistemandomi la stoffa del costume anche sui seni...ultimamente li trovo più pieni, avrà ragione mamma sul fatto che il mio corpo sta cambiando.

"Porto questi fuori, tu intanto finisci di tagliare i limoni e mettili qui dentro" m'indica le brocche con l'acqua.

"Va bene" annuisco stando attenta a non farmi saltare un dito.

Sto quasi per finire quando risento dei passi in cucina e dico "Sto per finire"

Faccio per tagliare l'ultimo limone quando sento una presenza alle spalle che si preme sul mio corpo e un braccio che si allunga per prendere la brocca d'acqua.

"Che combini?" chiede una voce suadente sulla mia spalla.

Idris.

"Cazzo" mormoro tagliandomi sul dito.

Il sangue fuoriesce subito e sono costretta ad allontanarmi, se non voglio spargere sangue sui limoni.

"Dammi qua" Idris prende il mio polso e lo porta subito sotto il rubinetto.

Un azzardo in dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora