CAPITOLO 17

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Sono le 16:00 dell'ultimo giorno dell'anno... io e Gaia stiamo preparando un po' di stuzzichini per la serata... abbiamo invitato qualche amico, più che altro colleghi suoi e alcuni amici di Dady... purtroppo gli altri sono tutti impegnati, chi a casa con la famiglia, chi serata romantica, chi in viaggio di piacere... e poi lui, Marco, che quest'anno festeggerà con i cugini e vecchi amici nella casa di famiglia al lago... quanto vorrei sentirlo, vederlo... ma dopo il suo messaggio a Natale non ci siamo più sentiti e non so che fare... vorrei chiamarlo, ma ho paura... la solita fifona...

Mentre taglio alcune verdure, suona il campanello... Gaia si affretta a rispondere al citofono e dal silenzio che segue intuisco che il suo quasi ragazzo, nonché mio migliore amico, è arrivato per aiutarci... infatti poco dopo compaiono in cucina tutti sorridenti...

"Ehi, principessa! Come stai?... Ah, c'era questa nella posta per te!"

mi dice lui porgendomi una busta bianca con il mio nome...

"Grazie Dady!... Comunque bene, ma ora muoviti ad aiutarci che poi io e le tua bella dobbiamo andare a prepararci...",

gli dico afferrando quella lettera e posandola su una mensola della sala... continuiamo a cucinare e quando è quasi tutto pronto Davide ci spedisce al piano di sopra a vestirci... salendo le scale mi ricordo della lettera, così curiosa la vado a prendere e appena entrata in camera mi sdraio sul letto , apro la busta ed inizio a leggerla... «oddio, ma è lui... riconosco la sua calligrafia... e... oddio, mi manca l'aria...», prendo un profondo respiro, poi espello tutta l'aria in un soffio lento ed intenso... continuo a leggere e non mi accorgo che dai miei occhi scendono piano piccole lacrime calde, che arrivano alle mie labbra... le raccolgo, sono amare... come le emozioni che quel racconto mi provoca... beh, pure io ho pensato solo a me, ai miei demoni... senza considerare nemmeno per un attimo che pure lui potesse averne... sono stata una stupida e solo ora me ne accorgo... quanto tempo abbiamo sprecato... siamo proprio due sciocchi testardi... ma appena ci rivedremo voglio dirgli tutto... «infondo leggendo tra le righe, neppure troppo poi... beh, ha ammesso in qualche modo di provare qualcosa per me... oddio, quanto vorrei fosse qui ora... quanto vorrei abbracciarlo e ritrovare quella sensazione di casa... senza dire nulla, ma sentendo tutto... mi sento protetta tra le sue braccia, come mai mi è capitato... sì, devo scrivergli subito... vorrei chiamarlo... ma forse è meglio che aspetti lui... magari lo incentivo... sì!»... e con queste riflessioni in testa recupero il mio Iphone dal comodino e apro la chat col suo nome... poi inizio a scrivere...

<Non vedo l'ora di rivederti per parlare... Voglio raccontarti anch'io tutto... e... beh, se a mezzanotte non mi chiami per gli auguri, potrei spargere il tuo numero in giro sui social... scherzo, forse... 😉>...

Invio il messaggio sorridendo... pensando alla sua reazione alle mie parole, sperando colga il mio desiderio dietro ad esse... iniziare l'anno nuovo sentendo la sua voce, rivolta esclusivamente a me, sarebbe un sogno... certo, se fosse qui sarebbe molto meglio, ma un passo alla volta...

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La sta chiamando... è appena passata la mezzanotte... sono precisamente le 00:01... ha appena detto un...

"Auguri a tutti! Buon 2023!... 5 minuti e sono da voi...",

poi un bacio veloce alle cugine e si è allontanato... ha preso la giacca ed è uscito in giardino... il lago è illuminato dai fuochi d'artificio che partono da vari punti sparsi sulla costa, riflettendo quei colori sonori nelle calme acque davanti ai suoi occhi... ma la sua attenzione è rivolta solo a quegli squilli che lo separano da lei... poi la sua voce... e le luci nel cielo appaiono più luminose, più colorate...

Volo solo con teWhere stories live. Discover now