sweet creature

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I cinque ragazzi erano in quello studio televisivo da quasi due ore, per l'ennesima intervista che sarebbe andata in onda quella sera stessa.
Harry trovava estenuante dover rispondere a così tante domande, difatti gli veniva più semplice isolarsi dal mondo esterno e perdersi in quel labirinto di pensieri che dimorava nella sua mente ormai da tempo. I suoi fratelli lo sapevano e lo lasciavano a rimuginare, ma a volte capitava che il riccio si facesse trasportare da quel flusso continuo di paranoie a tal punto che i suoi meravigliosi occhi verde smeraldo cambiavano colore. Diventavano cupi e tristi all'improvviso, e in alcuni casi si inumidivano.
In quel preciso momento, Harry sentì gli occhi pizzicare, in seguito ad un orrendo pensiero; la sua mente gli stava trasmettendo le immagini di uno dei giorni più brutti che aveva passato, il giorno in cui, in seguito ad una tremenda delusione, aveva tentato di porre fine alla sua serie infinita di sofferenze, ma senza riuscire a completare il lavoro, grazie a sua sorella che lo aveva consolato come solo lei sapeva fare.
Il ragazzo sapeva però che quella registrazione sarebbe stata trasmessa in televisione, così tentò di celare il suo dolore.

Louis aveva appena risposto ad una domanda posta dai fans, quando, voltandosi alla sua sinistra, un'immagine gli fece provare una stretta al cuore.
Il ragazzo che tanto amava, seduto sul divano con il capo chinato si stava torturando le mani.
Sapeva esattamente ciò che il riccio stava nascondendo dietro i lunghi capelli castani.
Lacrime.
Lacrime salate e piene di strazio stavano percorrendo le guance rosate di Harry, solcandogli il viso delicato.
Una di queste cadde a terra bagnando il pavimento, e il riccio si risvegliò dai  suoi pensieri che gli provocavano tanta pena.

Harry aveva tentato più e più volte di fermare quelle gocce cristalline, ma invano. Era troppo sensibile, lo era sempre stato e sempre lo sarà. Al contrario, Louis appariva forte e sicuro, anche se, il ragazzo dagli occhi azzurri sapeva bene di non esserlo davvero.
Diversamente dal riccio, Louis era più bravo a nascondere le emozioni, i cinque ragazzi l'avevano visto piangere solo quando sua madre Jay era morta, e quella vista li aveva devastati.

Harry si asciugò le lacrime, sondando la sua mente alla ricerca di un ricordo felice che scacciasse le sue paranoie, e non si stupì di ritrovarsi l'immagine di un Louis sorridente impressa nei suoi pensieri.
Contagiato da quel sorriso angelico, il riccio alzò il capo e rivolse uno sguardo colmo d'amore al ragazzo alla sua destra.
Quest'ultimo, accorgendosi di quel movimento, si voltò, incatenando i suoi occhi azzurri come il cielo in quelli verde smeraldo, creando una sinfonia di sentimenti sempre nuova.
Blu nel verde, verde nel blu, come sempre sarebbe stato. I due provavano un amore così intenso da fargli desiderare di rimanere sempre così, erano capaci di stare ore a guardarsi negli occhi, gli altri tre ragazzi spesso li trovavano seduti da qualche parte ad osservarsi senza dire o fare nulla. Erano semplicemente loro, Harry e Louis, Louis e Harry. Ciò che si creava tra di loro era magnetico, non sapevano neanche descriverlo.
Ma andava bene così, finché uno era felice, anche l'altro lo era, e Niall, Zayn e Liam si facevano trasportare da questa brezza di sentimenti sconosciuta, provando felicità per i loro fratelli.

***

"Hey amore" disse Louis richiamando l'attenzione del suo ragazzo, sdraiato sul letto accanto a lui.
Harry si voltò, "Dimmi amore".
"A cosa pensavi durante l'intervista?" chiese il maggiore iniziando a tracciare con le dita piccoli cerchi sulla guancia del minore per tranquillizzarlo.
Lo sguardo del riccio cambiò, e dopo attimi che sembravano infiniti, rispose.
"Non lo so, a volte mi faccio trasportare dai pensieri e dalle paranoie e non so neanch'io a che cosa sto pensando"
"Non sei obbligato a dirmelo se non ti senti pronto amore, aspetterò anni se necessario"
Sulla bocca del minore si allargò un sorriso scaldando il cuore a Louis, che sorrise di rimando.
Il maggiore depositò un dolce bacio sulle labbra rosee e carnose di Harry, seguito da tanti altri piccoli baci.
Il riccio non voleva caricare le spalle del suo ragazzo con quell'orrendo ricordo del passato, così disse: "Pensavo a te, a quanto sei speciale e a quanto mi rendi felice semplicemente con il tuo sorriso".
Le labbra del castano si posarono sulle sue in un bacio lento e casto.
"Continua" sussurrò Louis sulla bocca del riccio, riprendendo subito il contatto con con Harry, lasciandogli un piccolo bacio sul collo.
"Pensavo al fatto che ti amo così tanto, che curi le mie ferite, che tu sei la mia medicina e io la tua.
Che ogni volta che mi perdo, tu mi porgi la mano e mi riporti a casa".
A quel punto gli occhi azzurri tornarono a guardare quelli verdi, due sguardi ricolmi di un amore inesauribile, due corpi e un'anima, due cuori che battono all'unisono componendo la colonna sonora della loro vita.
Il maggiore annullò la distanza tra lui e il ragazzo, creando una bolla dalla quale non sarebbero usciti presto, baciandosi come solo loro sapevano fare, mescolando amore e desiderio, passione e dolcezza, tutto in uno.

La verità è che Harry ha sempre avuto bisogno di Louis, e Louis di Harry. Quando uno dei due stava male, l'altro era triste, se uno si perdeva, l'altro lo ritrovava. Harry non sa vivere senza Louis. Louis non sa vivere senza Harry.
Gli occhi blu hanno bisogno degli occhi verdi, come gli occhi verdi hanno bisogno di quelli blu. Una storia d'amore infinita e bellissima, tenuta insieme dalla purezza d'animo di Harry e dalla dolce premura di Louis.
Due angeli innamorati, due dolci creature che vivono veramente solo quando sono insieme.

wherever I go, you bring me home

𝐓𝐇𝐀𝐓'𝐒 𝐓𝐇𝐄 𝐖𝐀𝐘 𝐋𝐎𝐕𝐄 𝐆𝐎𝐄𝐒 | larry stylinson one shotsWhere stories live. Discover now