Sono questi canti e note di trionfo a darmi forza e speranza.
A ricordarmi ciò di cui sono fatta.
Alle guerre e ai trionfi.
Alle perdite e ai sentimenti di vita.
Quanto è epico il connubio delle forze del tempo, perché ci sono dei momenti in cui nemmeno il passato incute timore.
Ci sono dei tempi miracolosi, in cui il fiore sorge nell'inverno e tu ti ricordi che sei vivo.
Senti le musiche rimbombare a gran voce nella tempesta e senti di far parte dell'alba. Non sei così sicuro di quale giorno, ma sai di far parte di qualcosa di grande e tiri un sospiro di sollievo: la luce esiste. E permane anche sul giorno più buio, vince la tua più profonda oscurità proprio perché è in grado di coesistere con essa senza per forza doverla sconfiggere. È una consapevolezza lontana.
Ma con un potere primordiale che appartiene all'animo umano e non può prescindere dalla coscienza di nessuno di noi. O almeno, da chi ha abbastanza coraggio per stare a vedere. E per lasciare che tutto ciò lo attraversi, ricordando che senza paura non c'è coraggio. Che la luce non esiste senza ombre e che non importa quanto possiamo brillare agli occhi degli altri, finché non cogliamo in prima persona le nostre luci e le nostre ombre senza averne paura.
