L'inizio di tutto.

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Avevo tredici anni, ed era il mio primo giorno di scuola, ero entusiasmata ma anche timorosa di iniziare un nuovo anno scolastico, si sa che ogni anno che passa aumentano anche le difficoltà ed io avevo proprio paura di affrontare queste difficoltà, vedevo la scuola come un grande ostacolo e il mio sogno era quello di eccellere in tutte le materie, anche se a dirla tutta è rimasto quasi come un sogno irrealizzabile.

Al tempo non avevo molti amici ma alla fine dei conti non mi sentivo sola, stavo bene così, in armonia con me stessa e le mie fantasie tonte da tredicenne, al mio fianco avevo la classica amica del cuore che conosci dall'infanzia e mi voleva molto bene, eravamo inseparabili, riuscivamo a far unire i nostri animi in qualsiasi sciocchezza ed era bello così un amicizia semplice ma complessa allo stesso tempo. Il primo giorno di scuola mi sedetti vicino a lei, eravamo entrambe emozionate, così tanto che i nostri sorrisi si vedevano a chilometri di distanza, il tempo scorreva velocemente e la giornata a scuola finì subito.

Tornai a casa felice e raccontai la giornata ai miei genitori, ero davvero fiera di me stessa e per fortuna quel giorno ero riuscita a dialogare con tutti i miei compagni di classe, infondo mi trovavo bene con loro, ero partecipe anche di un gruppetto di 6/7 persone con cui uscivo il sabato sera anche fino a tardi. La settimana trascorre tranquillamente, i professori iniziano a dare i primi compiti e io di conseguenza inizio a studiare anche se un po' svogliatamente, non mi è mai piaciuto studiare piu' di tanto, ero la classica ragazzina che durante i compiti in classe scopiazzava di qua e di là ma infondo almeno un pochino studiavo, inoltre ero in terza media quindi avevo anche gli esami in ballo e di certo non volevo fare una figuraccia solite mie.

Era arrivato finalmente il sabato e non vedevo l'ora fosse pomeriggio per uscire con i miei amici, infatti appena arrivai in classe ci radunammo tutti per decidere a che ora uscire, una mia amica si avvicina a me notando stessi fissando un mio compagno di classe e mi dice con fare quasi scherzoso

"Silvia cos'è che guardi?" e mi diede una leggero strattone al braccio.

"Eh?... nulla!" dissi risvegliandomi dal mondo dei sogni.

Si in quel periodo stavo iniziando a prendere in considerazione quel ragazzo della mia classe, era carino e molto piu' alto di me, non che io fossi bassa, ma tralasciando questi dettagli dovevo ammettere a me stessa che guardarlo mentre sorrideva mi faceva uno strano effetto allo stomaco, era davvero una cosa insolita.

Quando la mia amica mi guardò in faccia notò che ero diventata rossa come un peperone, non sapevo cosa dire, non mi sentivo pronta a confidare questa cosa a lei, non mi fidavo al tal punto di dirlo, per fortuna a salvarmi da quel momento fu la professoressa di inglese che entrò in classe con la sua classica cartellina rossa che teneva stretta al petto con un braccio, così me la svignai con un sorrisetto e mi sedetti al mio posto, vicino alla mia migliore amica che sotto sotto aveva intuito qualcosa e infatti mi fissava in continuazione con un sorriso sulle labbra. La lezione iniziò e per fortuna riuscii a seguire anche se il mio sguardo ricadeva sempre su quel dannato quattordicenne che ai miei occhi sembrava perfetto, eh si.. ero proprio cotta ma io non lo volevo ammettere ancora.

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⏰ Last updated: Nov 18, 2022 ⏰

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