Cassie

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Ogni pittore crede di
essere un Rembrandt.
Ognuno ha le sue allusioni.

———Pablo Picasso.

Ero entrata in camera mia,sorridendo a pensare a quanto sia stato bello che Ares oggi mi abbia fatto mangiare,anche se un semplice biscotto.
Uno dei migliori che io abbia mai mangiato.
Ares era a quanto pare appasionato di cucina,era bello scoprire nuove cose.
Sopprattuto se si scopriva qualcosa riguardo a lui.

Ricordai ció che avevo visto nel video che circolava su internet di lui che inficcava una forchetta nel braccio di Charlie.
Non mi era molto chiaro perché lo avesse fatto.
Ma disse esplicitamente che odiava se qualcuno lo toccava o prendeva qualcosa da lui senza il suo permesso.
Ma che cazzo li aveva toccato Charlie per averlo fatto infuriare cosí tanto!
Era tutto cosí complicato.
Perché avevo bevuto.
Se non lo avessi fatto sarebbe stato piú facile ricordare ció che era successo.
Peró non ero assolutamente arrabiata con Ares,lui reagiva in un certo modo,non so per quale motivo ma finché non ferisce un mio caro non é un problema mia.
Specialmento non sono arrabiata per il fatto che avesse ferito quello stronzo di Charlie.
Ricordai di averlo definito senza cuore.
Ed era vero,perché fare una cosa del genere non era normale.
Ma avrà avuto le sue cazzo di ragioni.
Pensare a tutte queste cose mi provocava un gran mal di testa.
Ma mi sentii calma quando improvvisamente lo immaginai.
A petto nudo.
Di fronte a me,con la sua altezza,circa uno e novanta, le sue spalle larghe , e con un asciugamano che li copriva la vita.
Le goccie di acqua che scendevano il suo corpo.
I suoi capelli ribelli bagnati.
Uno dei suoi occhi poco rosso,a causa dell'eccesiva schiuma che usava.
Ma immaginai anche quanto fosse stato premoruso pocco prina a prepararmi quei dolci dopo che la mia pancia interruppe il nostro momento "intimo".
Ma immaginai anche quanto possa essere stato crudele nel ferire Charlie.
Come lo avesse ridotto cosí.
Ma le mie immaginazioni furono fermate dai suoi passi.
Ares bussó,una delle poche volte in cui lo fece.
«Avanti.»Dissi e li diedi il permesso di entrare nella mia stanza,guardai i miei vestiti in valigia,alcuni azzurri e altri verdi.
Se qualcuno mi avesse chiesto il mio colore preferito qualche mese fà avrei risposto «nero!» ma adesso é diventato un verde a causa sua.
A causa dei suoi occhi.
Si,verde,propio come i suoi occhi.
Guardai la figura di Ares,indossava i soliti pantaloni da tuta,questa volta neri e con addossó una maglietta rossa che faceva trasparire una forza valorosa.
Non sapevo nemmeno quanti anni lui avesse,il suo colore preferito ed eccetera.
Lo definivo nessuno.
Non conoscevo nulla di lui.
Nemmeno i cazzo di anni.
Invece lui,si sedette sulla sedia accanto alla mia scrivania.
Osservando i miei quaderni,uno in particolare.
Quello con su scritto "io" l'unico che avrei voluto che non leggesse mai nessuno.
Ah si e per nessuno parlo di Ares.
«Vediamo un pó.»Disse lui sfregando la mano nelle cose che avevo nella scrivania prendendo il mio quaderno fingendo che non ne fosse interessato.
«Quello no.»Mi alzai e glielo tolsi dalle mani.
«Eddai Bella,cosa mai potrà nascondere una ragazza pura come te?»Disse facendomi arrossire come sempre.
Nessuno mi aveva definita pura prima di lui.
E lo considero un complimento.
E io per i complimenti arrossisco sempre.
Anche per un "sei bellissima".
Anche per prima,quando mentre stava guardando il lampadario,li chiesi se voleva che accendessi la luce.
E lui rispose che con quel buio non vedeva la mia bellezza.
Una delle cose piú belle che qualcuno mi abbia detto.
Ma Mr. Nessuno,scommetto,che avrà fatto altri mille complimenti del genere a milioni di altre bionde.
Mi sedetti sul letto,di fronte a lui,guardandolo,immirando tutte le sue bellezze.
I suoi occhi foresta.
I suoi capelli carbone.
E le sue labbra ciliegia.
Cazzo,avrei propio voluto baciarlo,ma un semplice bacio,nulla di piú,dal tronde non ero molto esperta.
Un bacio a stampo,che sarebbe rimasto impresso sulle mia labbra per l'eternità.
«Hai di nuovo il tuo odore.»Dissi.
«Odiavi quello di prima?»Chiese.
«No,é solo che non odoravi piú di...»Cercai le parole giuste.
«Non odoravi piú di te.»Dissi,mi alzai e andai nel punto dove c'era la valigia.
Dovevo cambiarmi perché avevo un top stretto che mi dava fastidio e dei jeans stretti,non riuscivo nemmeno a camminare bene.
«Che cerchi?»Mi chiese,cercando risposta alla mie mosse senza preavvisi.
«Dei vestiti piú comodi.»Risposi.
Optai per dei jeans larghi,che amavo,ma solo se li tenevo in casa.
Perché quando uscivo,c'erano sempre delle ragazze che mi guardavano male,indossavano sempre dei leggins o dei skinny jeans.
Presi i pantaloni arraggiandomi per il mio top perché non avevo maglie comode.
«E la maglia?»Disse Ares,guardando solo i jeans che avevo in mano.
«Non ne ho una comoda.»Risposi sincera,come sempre facevo.
«Ah Bella,Bella.»Disse Ares dandomi il nomignolo della mia principessa disney preferita,anche se non le guardavo piú,ero sempre affascinata da lei.
Ares si alzó in piedi,aprí un cassetto e prese una felpa bianca con la scritta "Bad Angels" e io sorrisi al suo gesto premoruso,ma anche leggermente divertita per la piccola scritta che c'era sulla parte superiore della felpa.
Andai in bagno e chiusi la porta.
Mi misi i vestiti e mi guardai allo specchio,misi del mascara e un lip-gloss,per rendere le mie labbra luccicanti e uscii.
Ares mi guardó dalla testa ai piedi,vedendo come mi stavano larghi i vestiti.
Non mi soffermai a vedere come mi guardava perché ero incantata da dell'odore che emanava la sua cavolo di felpa.

Lo guardai e cercai di capire perché non mi toglieva gli occhi di dosso.
Mi guardai i capelli,i vestiti e pure le mani.
Ma non notavo niente.
Lui sorrise nel vedermi confusa.
«Hai dei occhi magnifici.»Improvvisamente parló lasciandomi di stucco.

Il suo smartphone,che nascondeva nella tasca dei pantaloni,inizió a squillare,facendoli spostare gli occhi da me a quello stupido aggeggio.

Aprí il telefono e sbuffó.
«Che cazzo vuoi?»Disse bruscamente.
La voce che proveniva dal suo smartphone non si sentiva affatto e non capii con chi stesse parlando.
«Non adesso Jennifer,ci vediamo.»
Riveló la ragazza misteriosa con cui stava parlando e poi posó lo smartphone nella scrivania e finalmente mi riguardó.

«Hai un ragazzo?»Interruppe il silenzio imbarazzante.
«Lo avevo.»Il mio ex si chiama Edgar,ho capito che non lo amavo quando mi resi conto cos'era veramente l'amore.

Il cuore doveva battere quando lui accarezzava le mie guance.
Il cuore doveva battere quando lui mi diceva "sei bellissima".
Il cuore doveva battere quando mi baciava.
Il cuore doveva battere a un suo "ti amo".

Peró il mio cuore non era mai battuto per lui.
Ma per Mr. Nessuno si.

«Tu invece,hai mai avuto una ragazza?»Rifeci la sua domanda ma il suo viso impallidí alla mia domanda.
«Si,l'ho avuta.»Rispose.
Ares si era, a quanto pare,concesso a una ragazza?
«Ti ha spezzato il cuore,non é vero?»Chiesi,cercando di capire perché lui non fosse piú affascinato all'idea dell'amore.
«Bella,non sei tenuta a saperlo.»Mi privó della risposta.
«Qual'é il tuo colore preferito?»Fei una delle tante domande che mi passava per la testa.
«Ah,quante domande Bella,che cosa ottengo in cambio se rispondo?»Pretese qualcosa.
«Che cosa vorresti ottenere in cambio?»Dissi e mi alzai.
«Posso qualsiasi cosa?»Chiese e mi afferró il braccio mentre mi stavo voltando.
«Qualsiasi.»risposi mentre lui era dietro di me.
Mi giró di scatto e guardó per qualche secondo i miei occhi.

Avvicinó le sue labbra alle mie,che si schiusero subito ad un suo piccolo aviccinamento.
Inizió a baciarmi lentamente,la sua lingua picchettava la mia dandomi un piacere senzazionale.
Un piccolo mugulio si fece sentire dalla sua bocca.
Il suo gusto sapeva propio di menta e tabacco. La prova che dopo aver fatto la doccia avesse fumato.
Si distaccó,ma era ancora vicino,mi leccó le labbra e sorrise dandomi un piccolo soffio sulle labbra,poi leccó le sue facendomi capire che li piaceva il mio gusto,peró di che sapevo?
«Tutti i colori che fanno ricordare l'oceano ma sopra tutto azzuro cristallo.»Disse rispondendo alla mai domanda.
Ignoró il fatto che mi avesse appena baciato,anche se avevo molte domande a riguardo.
Un mucchio di domande .
Il fatto é che io non mi opposi al suo bacio.

Al contrario,lo desideravo.










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