CAPITOLO 32

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SOPHIE POV
Dal tono di voce che Stefan ha utilizzato noto che la sua rabbia sia arrivata al limite .
Anche se mi ribellerei so per certo che non mi farebbe mai del male anche se sono passati anni dall'ultima volta che ci siamo visti.

Una cosa però la so che se continuo ad alzare la voce farà un'altra delle sue scenate e per oggi penso che può bastare portare avanti questo spettacolo nel pianerottolo della mia amica .

Mi conviene ascoltarlo questa volta , così è sicuro che non toccherà più questo ragazzo anche se non so chi sia sinceramente , forse sarà il coinquilino di Karen .

So che con lei abitasse qualcuno ma non l'ho mai visto .

Mi affretto a salutare la mia amica e ringraziarla dell'ospitalità che mi ha offerto e sopratutto mi scuso con l'uomo che ha dovuto subire l'ira di Stefan .

<<Non ha bisogno della tua pietà non gli ho fatto niente piuttosto sali in macchina.>> sento dire da Stefan innervosito dal mio gesto nel confronti del poverino .

<<Smettila di fare lo scorbutico o se no non vengo con te >> affermo incrociando le braccia al petto in segno di sfida .

<< Sappiamo tutti e due , tu meglio di me ,che se voglio qualcosa o qualcuno l ottengo sempre con o senza il suo consenso>>.

<<Fammi capire è una minaccia?>> gli domando alzando un po' la voce innervosita dal suo comportamento da stupido mafioso .

<<No principessa è solo un avvertimento , ti conviene salire in macchina adesso >> mi risponde accendendo con il telecomando la sua Range Rover .

Con un gesto della mano saluto la mia amica per poi girare i tacchi e recarmi nella tana del lupo .

Ma ho alternative ? No non pensò proprio .

Entro in macchina e rimango in silenzio fino a quando Stefan non rompe il silenzio che avevo creato .

<<É l'ultima volta che ti faccio questa domanda e ti consiglio vivamente di rispondermi questa volta >> l'osservo mentre guida ha le mani fisse sul volante , le sue nocche si stanno tingendo di un bianco a causa della rabbia che prova adesso .

<<Che ci facevi in quella casa ?>>
E per la millesima a volta le mie orecchie sentono questa domanda e stufa decido di risponde .

<<Karen é una mia amica,frequenta il mio stesso corso di ostetricia in ospedale>> rispondo guardandolo .

Noto che la sua bellezza in questi anni non é cambiata .

I suoi zigomi sono alti e ben lineari, le sue labbra che sono come una calamita per le mie non hanno perso questo potere, e poi arriva il mio punto debole .

I suoi occhi , gli stessi occhi che ha anche Kevin .
Infatti ogni volta che lo guardo sembra di guardare Stefan .

<<A me non interessa della tua amica ma del ragazzino che si è fatto picchiare >> mi dice dando per scontato che io lo conoscessi per davvero.

Da quest'affermazione capisco il vero motivo per cui si è presentato sotto la porta di Karen.
Per pura gelosia,non perché io o mio figlio valessimo qualcosa per lui ma perché non sia mai che qualcuno fotta Stefan Davies .

Capendo ciò non ci vedo più,la mia rabbia prende il sopravvento .

<<Fammi scendere da questa dannata macchina adesso>> urlo poiché non riesco nemmeno a respirare la sua stessa aria .

<<Non urlare con me hai capito >> dice indicandomi per sottolineare che non devo ripetere mai più un gesto del genere .

Ma di sicuro non ha capito che orami lui non è nulla per me e che non mi fa più effetto nessuna parola che fuoriesce dalle sue labbra .

<<Ti ho detto di fermare la macchina adesso>> ripeto nervosa .

Non ci credo che sia venuto solo per questo .

<<Stai testando la mia pazienza ti avviso , ora tu prepari le valigie,nostro figlio e vieni a casa con me>>.

Sold to a mobsterWhere stories live. Discover now