𝑆𝑒𝑡𝑡𝑖𝑚𝑜 𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 || "𝑩𝒂𝒕𝒕𝒊𝒄𝒖𝒐𝒓𝒆"

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Si fece presto ora di pranzo, ma non mi stupii considerando che ero andata a dormire all'alba.
«Bianca dormi ancora? Sono quasi le due» irruppe Nicolas, sbattendo la porta «Ho l'allenamento!»
«Aspettami» sobbalzai, con i capelli arruffati.
«A che ora sei andata a dormire?» mi rimproverò.
«Un po' tardi...»
«Com'è possibile se siamo rientrati all'una...»
«Come sarebbe a dire? Non erano mica le otto di sera!» mi giustificai « E poi ho parlato con Rafa fino alle sei del mattino»
«Con Rafa... Certo» affermò, dubbioso.
«Fatti i cavoli tuoi!» mi innervosii.
«È meglio per te che stai attenta a con chi parli, perché non ho voglia di fare a pugni con nessuno!»
A volte Nicolas era troppo protettivo.
«Ho 26 anni!» urlai, esasperata.
«Sbrigati o mi farai fare tardi» disse solo.
Dopodiché uscì sbattendo nuovamente la porta.
«E non sbattere la porta!» aggiunsi a gran voce.
Eravamo cane e gatto ma in fondo ci volevamo bene.

Cercai di svegliarmi un po' strofinando gli occhi e subito dopo afferrai il cellulare sul comodino.
Mi aspettavo un suo messaggio, ma in compenso trovai quello della sorella:

*Rafa🤍*:
"Buongiornoooo! Scusa per ieri sera ma dopo la festa sono crollata... Oggi vieni al campo?"

*Bianca⚡️*:
"Buongiorno Rafa! Sì, ci vediamo dopo "

Ero un po' delusa dal fatto che non mi avesse scritto, ma cercai di non crearmi aspettative. Era sempre un calciatore, non credo volesse nulla di serio.

Quel pomeriggio i miei decisero di rimanere a casa quindi andai a vedere l'allenamento da sola.
Una volta arrivati al campo andai a prendere posto e chiamai Rafaela per chiederle dove fosse.
Improvvisamente qualcuno mi strinse da dietro:
«Buuu!» mi urlò nelle orecchie.
«Ma sei pazza? A momenti mi veniva un infarto!»
«Chi pensavi che fosse?» chiese con fare malizioso.
«Nessuno!»
«Dai, chi pensavi che fosse? L'ho visto che ti sei irrigidita» insistette.
«Nessuno! Mi sono solo spaventata»
Di certo non potevo dirgli che avrei preferito vedere suo fratello...
«Sediamoci qui, si vede meglio»
«Pensi davvero che mi metta a guardare?» ironizzai.
«No, ma è giusto per far finta»
A fine partita i ragazzi ci raggiunsero sugli spalti e si fermarono con noi a parlare. Poi vidi il figlio di Neymar sbucare dalla tribuna, seguito da una ragazza bionda. Immaginai subito fosse la sua ex. Quella visione mi provocò una strana sensazione al petto.

«Ciao amore mio!» esclamò abbracciando il figlio.
«Vengo a prenderlo domattina. Mi raccomando» disse la bionda con presunzione.
«Davi può rimanere con me tutto il tempo che vuole»
«Peccato che gli avvocati non la pensino così» lo zittì.
Chissà che strana situazione avessero quei due.
«Ciao Bianca! Sei venuta a vedere papà?» mi chiese, smorzando la tensione.
«No tesoro, ho solo accompagnato mio fratello» gli spettinai i capelli «Tu che fai qui?»
«Stasera dormo con lui. Ho aspettato tutta la settimana per vederlo»
Non feci in tempo a rispondere che la bionda si intromise nuovamente nella discussione:
«Davi mi raccomando, va a dormire presto! E tu non fargli mangiare schifezze, intesi?» ordinò, rivolgendosi a Neymar.
«D'accordo» si limitò occhi verdi.
«È meglio che vada» forzò un sorriso «Ci vediamo domani Davi»
«Ciao mamma!» la salutò.
Poi scomparve dietro le mura dello stabilimento.
«Simpatica come uno sciame di api nelle mutande» disse Rafaela con tono sarcastico.
Neymar le diede subito una gomitata, probabilmente non voleva che parlasse così davanti al figlio.
«È meglio se andiamo»
«Ve bene... Ci sentiamo dopo noi due» disse Rafa.
«Sì» le sorrisi «Ciao Ney» salutai anche lui.
Non mi diede nemmeno retta. Prese suo figlio per mano e camminò a passo svelto verso l'uscita.
«Che strega! Povero lui» commentò Nicolas, visibilmente scioccato.
«Beh un tempo se l'è scelta, quindi tanto male non deve essere» chiusi il discorso.

Quella sera sperai fino all'ultimo che mi inviasse un messaggio, ma non arrivò mai. Cercai di giustificarlo pensando che stesse dedicando del tempo al figlio, ma forse era solo una scusa per metabolizzare meglio la cosa. Era sempre stato cosi: all'inizio non mi importava e quando la cosa iniziava a piacermi non mi davano nemmeno più conto. Qualcuno in passato doveva avercela avuta con me, o non si spiegava tutta quella sfortuna in amore.

𝐶𝑜𝑛 𝑡𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒 || 𝑵𝒆𝒚𝒎𝒂𝒓Where stories live. Discover now