Capitolo 18

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Passai una notte insonne tra incubi, visioni e sensi di colpa, quando la mattina mi alzai mi resi conto che era domenica e questo significava che mia madre sarebbe tornata a casa.
Non sapevo che era successo a mio padre e sinceramente non m'importava.
Indossai un jeans largo e una felpa, ed uscii.
Non camminai nel quadrato, non volevo avere gli occhi di tutti su di me, così passai per un altro corridoio e andai in biblioteca.

Presi un libro e mi nascosi in un angolo a leggere, quando mi resi conto di essermi bloccata a fissare la stessa frase per tanto tempo, sbuffai e chiusi tutto.
Stavo andando via e mi scontrai contro qualcuno, lo superai senza nemmeno guardare chi fosse e mi recai al lago.
Vidi Pugsley e Mercoledì.

Restai leggermente indietro
"Dobbiamo stare vicini a madre ed essere forti per lei, non c'è tempo per debolezza hai capito?", diceva lei.

"Capito", mormorò mio fratello "ma cosa mi dici di Rain?", chiese.

"Non è importante ora...pensiamo ai nostri genitori, tra l'altro non sappiamo nemmeno se rimarrà nella nostra famiglia", rispose Mercoledì.

"Che intendi?", chiese.

"Madre vuole abbandonarla qui, può disederarla e quindi non avrebbe più il nostro cognome, né altro", rispose senza alcuna espressione come sempre.

Anche se non l'avrei mai ammesso a voce, lasciarli mi sarebbe dispiaciuto, alla fine erano gli unici della famiglia con cui c'avevo un rapporto maggiore.
Nascosta in lontananza vidi che si alzavano e se ne andarono subito dopo.
Io mi sedetti sul ponte in legno con le gambe penzolanti.
Guardavo le acque scure con un pensiero orribile nella mia testa.

"Che fai, Addams?", mi alzai e indossai la mia maschera di indifferenza.
C'erano tutti quelli dei belladonna, Bianca, Ajax, Yoko, Loren e altri tra cui Xavier che mi guardava più indietro sembrava deluso.

"Perché non parli più?", chiese Bianca.

"Non ero io", dissi solamente.
Non sapevo cosa avesse fatto Nick con la mia forma e così non sapevo neanche cosa rispondere se non con la verità.

"Certo come no, hai insultato tutti e ora ti tiri indietro, chi era allora se non tu?", domandò Kent.

"Ho detto la verità", Bianca si avvicinò e mi tirò uno schiaffo come mi aspettavo, volta la testa dall'altro lato nascondendo il fatto che tremai un po'.

"Qualcun altro vuole farsi avanti?", domandai nervosamente con un nodo che mi graffiava la gola.

"Ragazzi che fate tutti qui? I vostri genitori vi aspettano in cortile", vidi la Thornhill irrompere con il suo sorrisino e aveva una ferita sulla tempia, procurata da me.

"Come se l'è fatta quella?", domandò Xavier alla donna.

"Oh sono caduta dal letto stamattina", io la fissavo sentendo le ginocchia tremare.

"Andate, io e Addams dobbiamo parlare", disse e li mandò via, io guardai Xavier cercando di fargli capire che avevo bisogno di lui, ma andò via e tutte le mie speranze svanirono.

Non avevo nessuno in quel momento e non mi restava altro che contare sulle forze che mi rimanevano.
"Molto bene ora che siamo sole possiamo parlare", la professoressa si avvicinò a me e non mi mossi.

Nonostante dentro di me tremassi, non le avrei dato la soddisfazione.
"Sei stata astuta a scappare, ma come previsto nessuno ti crederà e rimarrai sola...", disse.

"Non ho paura di rimanere sola fortunatamente", lei sorrise e mi sfiorò il mento.

"Sembra che tu non abbia paura di nulla", disse facendomi indietreggiare.

Friends or lover - Xavier ThorpeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora