1☞︎𝓗𝓪𝓷𝓶𝓪 𝓢𝓱𝓾𝓳𝓲

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-ultima ragazza-
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𖦹 Richiesta di: 0nly__yuk1

𖦹 Conteggio parole: 2552

𖦹 Genere della storia: comfort 🟢

𖦹 Genere T/n: Femmina

𖦹 Avvertenze: —

𖦹 Introduzione:Chi segli? Lui o me?
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Certe volte la personaper cui ti prenderesti un proiettile,finisce per essere quella che ti spara

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Certe volte la persona
per cui ti prenderesti un proiettile,
finisce per essere quella che ti spara.

Come siamo arrivati a questo punto, Hanma?

Ci sono ricordi che bisogna lasciar andare per liberarsi delle catene che ci tengono ancorati al nostro passato misterioso.

Ognuno possiede un fardello che porta sulle spalle da parecchio tempo, ogni giorno che passa quel carico pesa sempre di più creando una sensazione opprimente per il corrispettivo proprietario. Molte persone non riescono a resistere a quel carico tanto insopportabile e soffocante e si arrendono, cadendo nell''oblio della disperazione da dove non si può più uscire, o quasi mai.

In un secondo mi ritrovai seduta malamente sul marciapiede ricoperto dalla candida neve. Non mi accorsi subito di essermi scontrata con un uomo alto, infatti rimasi imbambolata per qualche secondo a guardare il vuoto davanti a me. Ero ancora concentrata sulla mia particolare riflessione sul peso, sia piccolo che grande, che ogni persona si porta sulle proprie spalle.

"Stai attenta a dove vai piccoletta" disse l'uomo con un tono infastidito, ma allo stesso tempo con un pizzico di maliziosità, mentre si trovava affianco a me e mi sfruttava attentamente.

Sentendo il suo tono di voce mi risvegliai una volta per tutte e mi alzai di scatto dal marciapiede e vedendo chi mi aveva chiamato piccoletta.

Era alto, a differenza della sottoscritta che non gli arrivava nemmeno alla spalla, aveva i capelli alzati con un gel e il ciuffo anteriore tinto di un giallo acceso a differenza dei suoi occhi che assimigliavano all'ambra.

"Non chiamarmi piccoletta, palo della luce" risposi, sottolineando il soprannome che gli avevo conferito, con un ghigno che si formava sulle mie labbra per il suo sguardo leggermente stupito per la mia risposta inaspettata.

"Ci siamo già visti?" domandò, dopo un paio di secondi, corrucciando le sue sopracciglia guardando il mio volto con attenzione scrutando ogni particolare, dai miei capelli neri come la pece, ondulati e con i ciuffi avanti tinti ai miei occhi grandi color zaffiro giallo.

𝑻𝒐𝒌𝒚𝒐 𝒓𝒆𝒗𝒆𝒏𝒈𝒆𝒓 𝒙 𝒓𝒆𝒂𝒅𝒆𝒓 𖤍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora