Capitolo 3

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Il problema più grande se sei un demone che vive con una famiglia di demoni e hai un corvo parlante della Squadra Ammazzademoni è quello, per l'appunto, di non fargli scoprire che sei un demone. Così T/N, aiutata dalla famiglia, aveva reso più abitabile la casetta che c'era sul versante est, e si era trasferita lì. Era composta da una sola stanza, dove c'era in un angolo il futon, una scatola dove T/N aveva riposto il suo kimono e il focolare in un altro angolo.

Era appena scesa la notte quando il corvo entrò gracchiando dalla finestra. -Vai a nord! Vai a nord! Nella città a nord sono scomparse alcune persone!- La ragazza afferrò la katana e si incamminò. Conosceva i posti di guardia della sua famiglia, così li evitò facilmente. Seguì il corvo correndo e arrivò in fretta alla cittadina; era più piccola di quanto si aspettava. Nonostante non avesse preso il suo mantello nero per proteggersi, la missione si svolgeva di notte, quindi non aveva problemi con la luce del sole.

Anche se non era molto grande, la città era piena di vita. Nella via principale c'erano un sacco di persone, le lanterne appese a dei fili sopra la strada e alcune bancarelle ai suoi margini. T/N vide una donna piangere vicino alla porta di una casa. -Cosa è successo? Sta bene?- Le chiese. La donna, fra i singhiozzi, le rispose: -Mio figlio è scomparso!- -Mi potrebbe spiegare bene cos'è successo? Voglio aiutarla.- T/N sorrise, in modo rassicurante. Ma la donna urlò: -Cosa ne sai tu? Come potresti aiutarmi? Sei troppo giovane! E una femmina, per giunta!- La demone resistette all'impulso di mangiarla; fortuna che aveva già cenato. -Bene- Rispose freddamente. -Si tenga il figlio scomparso. Non l'aiuterò.- Se ne andò. A nulla valsero le grida disperate della madre.

T/N, immersa nei suoi pensieri, si allontanò dalla via centrale e finì in un vicolo vicino al fiume. L'unica luce era quella sfarfallante di un lampione mezzo rotto. Tre ragazzi dall'aria poco raccomandabile si avvicinarono a lei e la circondarono. -Guarda guarda cosa abbiamo qui...- Disse quello che sembrava il capo. La demone, perfettamente calma, alzò gli occhi al cielo. Quando tornò a guardarli, aveva una luce folle negli occhi. -Come preferite morire? Sgozzati o con la testa tagliata? Io sceglierei la prima...- In men che non si dica, tutti e tre i brutti ceffi avevano un buco sanguinante all'altezza della carotide ed erano a terra, agonizzanti. Tutti, meno uno. Proprio il capo era ancora in piedi. -Tu non puoi sconfiggermi!- Strillò. -Io sono un demone!- -Guarda guarda, anch'io. Buona morte!- Esclamò la ragazza. Poi disse: -Respirazione della luna! Secondo kata! Ammirazione della luna del fiore di perla!- L'avversario schivò rapidamente, ma al prossimo colpo di T/N -il settimo kata della Respirazione della Luna- morì. Mentre si dissolveva, T/N pensò che aveva un po' di fame... Si girò verso il corvo e gli disse: -Aspettami qui un attimo, devo andare in bagno. Corse verso un bagno pubblico, lo superò e si perse nella folla. Prese una persona a caso e, dopo <averla trascinata in un vicolo, se la mangiò. -Che schifo- Borbottò la demone. -Era vecchissimo questo.-

T/N corse fino a casa sua con il corvo alle calcagna. Doveva scrivere una lettera al nobile Muzan per "fare rapporto" e voleva scriverne una anche a Rui. Iniziò con quella per il re dei demoni.

Nobile Muzan,

Sono riuscita con successo ad entrare nella Squadra. La selezione finale si tiene sul monte Fujikasane, e ci sono diversi gradi: Mizunoto, Mizunoe, Kanoto, Kanoe, Tsuchinoto, Tsuchinoe, Hinoto, Hinoe, Kinoto, Kinoe. Il più alto fra questi è Kinoe, ma c'è un grado ancora più alto: il grado di Pilastro. E' il mio obbiettivo, così potrò mandarle altre informazioni. I demoni che devo uccidere nelle missioni poi li uccido veramente, perché sono molto deboli e perché sennò la copertura salterebbe. Spero che queste informazioni bastino. Arrivederci.

T/N

Poi T/N scrisse la lettera per Rui.

Ciao Rui!

Sono riuscita ad entrare nella Squadra Ammazzademoni! Oggi ho fatto la mia prima missione. Dovevo uccidere un demone debole. E' stato un po' noioso, però la città è molto bella. Beh, ci vediamo alla prossima lettera! Ciao!

T/N

La demone sospirò. Doveva correre fino alla città per mandare in posta le lettere, ma era stanchissima. "Un ultimo sforzo" pensò. Così corse fino ad arrivare alla città. Quando vide un negozio, pensò di comprare qualcosa per la sua famiglia, per fortuna aveva un po' di spiccioli in tasca. Prese un foulard per la mamma, uno spillone per lo chignon per sua sorella, per Rui e per il fratello prese delle statuette di legno e per il padre una tazzina (quella vecchia l'aveva rotta). Pagò tutto e si fece fare il pacco regalo, poi lo spedì insieme alla lettera. T/N spedì anche quella per Muzan. 

La demone tornò a casa camminando, era esausta. Non appena entrò, si sdraiò sul futon e sprofondò in un sonno senza sogni.


Angoletto puccioso 🎈🎇

Scusate se non ho pubblicato ieri, ci sono stati degli imprevisti.

Comunque ecco il primo capitolo! Mettete una stellina sbrilluccichina se vi piace e commentate! Grazie mille!✨✨✨✨✨

P.S. in questo momento dovrei fare i compiti di grammatica.

Muichiro Tokito x readerWhere stories live. Discover now