10 - COME UN PUGNALE NEL PETTO.

56 2 0
                                    

L'arrivo di Byakko e il fatto che fosse anch'esso in allerta faceva dissolvere ogni dubbio riguardo la mia preoccupazione.


Ciò che avevo sottovalutato e che non dissi ai due ragazzi nei miei resoconti serali era proprio che il gatto in più di un'occasione si era fermato di fronte a me negli alloggi della principessa e aveva cominciato a soffiare.


Conoscendo la vera natura dell'animale, simile alla mia, voleva dire che aveva avvertito già prima di me la minaccia. Ero stata troppo concentrata sulla ragazza ed avevo scordato le parole di avvertimento dell'Han'yo.


"Dobbiamo allora a dire tutto a Yongbok. Pensi sia lui l'obiettivo come l'ultima volta?"


"Non ne ho idea. Penso che l'unico modo sia andando da lui."


E così facemmo. In quella notte in cui la luna era coperta dalle nuvole ed il buio veniva spezzato ad intermittenza dalle varie lanterne accese per il Palazzo.


Avevamo deciso di non correre per non attirare l'attenzione. Byakko ci anticipava avendo capito la destinazione. Chan lo osservava incuriosito già da un po'.


"Non ho mai visto un gatto tanto intelligente." Ridacchiai osservando il profilo della guardia."Cosa."


"E se ti dicessi che in verità Byakko è un demone di una tigre bianca?"


Mi gustai la scena di Chan che strabuzzò gli occhi dando maggior distanza al micio.


"Non farò domande, tanto arrivati a questo punto è inutile."


Aveva perfettamente ragione.


Arrivammo fuori gli alloggi di Yongbok. Le sue guardie non appena videro Chan si fecero da parte facendoci passare. Il nuovo eunuco del principe, un giovane di nome Jongin, ci annunciò e con una riverenza si congedò. Mi mancava Lee Know.


"Che ci fate qui a quest'ora?" Mi avvicinai lasciandogli un bacio veloce. Prendemmo posto intorno al tavolo.


"Haruka dice di avvertire la presenza dell'ombra agli alloggi della principessa. Ho già provveduto a mandare delle guardie."


Byakko si sistemò sulle mie gambe sonnecchiando. Chan capì cosa stessi pensando.


Non è qui.


"L'ultima volta l'obiettivo ero io."


"Sì, ma qui non avverto nulla. Invece alla presenza era pressante agli alloggi di Min-so. Non so perché abbia cambiato idea."


Ci osservammo in silenzio pensando alle varie ipotesi plausibili e organizzare un piano di azione. Purtroppo, ignorando le reali intenzioni dell'ombra, nessuno proferì parola in tal senso.


"Principe! Principe!"


Da fuori la voce del giovane eunuco ci giunse come una tromba d'aria improvvisa che devastò ogni cosa.


"Entra pure."


Il ragazzo si inginocchiò come di rito per poi alzare la testa con l'ansia visibile in volto. Gli venne dato il permesso di parlare:"C'è stato un attacco. Non sappiamo da chi. Sappiamo solo che diversi uomini della scorta del principe Han sono stati uccisi."


"E il principe?"


"Sta bene, scosso, ma bene mio signore."


Quello fu l'inizio della fine.



Lasciammo gli alloggi del principe ereditario di corsa dirigendoci verso quelli di Jisung. Il quadro che si presentò di fronte ai nostri occhi era stato dipinto con il cremisi del sangue degli uomini del principe. I caduti erano almeno una decina ed un paio erano stati feriti gravemente.

THROUGH TIME // LEE FELIXDove le storie prendono vita. Scoprilo ora