La strana storia del Signor White

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Nelle desolate e tristi cittadine in mezzo al Texas, la gente non ha mai molto da fare.

Specialmente nella piccola cittadina di Wichinsburg, dove non c'era quasi niente. Non c'erano parchi dove passeggiare, locali dove ballare né qualunque cosa facesse divertire i più giovani. I bambini di quella città, come unica cosa, avevano la noia e la noia si sa, fa lavorare la mente. Ogni pomeriggio quasi tutti i bambini di Wichinsburg si riunivano in un capannone inutilizzato a raccontarsi storie, e le storie escono fuori come il polline a primavera quando ci si annoia. Il contadino che possedeva quel capannone non aveva neanche lui qualcosa di davvero interessante da fare, ed era stato ben contento di cederlo ai bambini.

Inizialmente non gli importava granché, andava sporadicamente a controllare cosa stessero facendo.

Un giorno però entrò e si mise ad ascoltare dimenticandosi presto di quello che stava facendo.

Ascoltò, e in una sola sera viaggiò molto più di quanto avesse mai fatto in tutta la sua vita.

Da quel momento, ogni giorno anche lui partecipava a quelle sedute all' insaputa dei bambini.

Quella sera toccò a Paoline, un bambino più grande degli altri. Paoline era minuto e smunto, con una zazzera di capelli neri che gli si appiccicavano sulla fronte.

I grilli tutti intorno a loro erano assordanti, il caldo estivo era soffocante e un sole giallognolo faceva capolinea sulla linea dell'orizzonte, ma l'entusiasmo non veniva smorzato. L'aria fremeva tutt'intorno in attesa. Tutti si aspettavano un racconto di cavalieri e di draghi, perchè erano le storie più belle, e perchè nessuno sapeva raccontarle come Paoline. Quella sera però, il ragazzo decise che era ora di cambiare.

"Paoline, Paoline, che ci racconti stasera?" Dissero i bambini cantilenando in coro.

"Stasera vi racconto una storia di alieni"

Dei versi di disapprovazione si sparsero in tutto il gruppo.

"Ma perché non fai come al solito?"

A parlare fu un bambino paffutello in fondo.

"Perché questa è una storia vera"

L'attenzione venne catturata.

"Bene, cominciamo. Il protagonista di questa storia è Richard White, lo conoscete tutti Richard no?"

Ed effettivamente sì, tutti conoscevano il famigerato Richard White, ma a nessuno piaceva davvero. Certo, il signor White non era altro che un vecchio uomo solo, inacidito dagli anni e dalla perdita della moglie. Quando si trasferì a Wichinsburg, fu vista da tutti come una novità, e come in qualunque altra città di quel genere, a nessuno piacciono le novità.

Sulle spalle del povero signor White gravavano così tanti pregiudizi e stupide leggende, che non poteva fare niente se non chiudersi dentro un guscio di tristezza. C'era chi diceva che fosse un assassino andato in pensione o addirittura chi diceva che avesse ucciso sua moglie.

Fatto sta che i bambini ne avevano una paura folle.

Paoline riprese a parlare, ora tutti pendevano dalle sue labbra.

"Bene, e tutti conoscerete anche Il Cilindro, giusto?"

Dovete sapere che Il Cilindro era un palazzone inutilizzato e nessuno sapeva perché fosse lì né tantomeno a cosa servisse. A parte qualche voce sul fatto che fosse un laboratorio segreto dismesso, la sua esistenza rimaneva un mistero.

"Sopra al signor White circolano tante leggende, ma scommetto che nessuno di voi sa chi è davvero Richard White." Silenzio. Il ragazzino voleva essere sicuro che tutti lo stessero ascoltando prima di continuare. "Era una giornata piovosa, nessuno voleva parlargli, nessuno riusciva a guardarlo, nonostante la situazione tragica rimaneva composto e impassibile e faceva quasi paura.

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⏰ Last updated: Jan 30, 2023 ⏰

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