Capitolo quattro.

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Quando finì di lavorare, Louis tornò all'accampamento di corsa. In testa non aveva altro che Harry; era eccitato alla prospettiva di passare altro tempo con lui, e aveva anche una quantità di domande senza risposta. Incontrarlo di nuovo non lo aveva aiutato a capire che cosa avesse di diverso dagli altri.
Era chiaro che i suoi sensi erano umani: nessun lupo si sarebbe fatto sorprendere da qualcuno che si avvicinava di soppiatto come aveva fatto Harry quel giorno. Un mutaforma avrebbe udito i suoi passi e colto il suo odore, non appena lui fosse entrato nel negozio.

Tuttavia, l'odore di Harry continuava a confonderlo. L'unico modo in cui avrebbe potuto descriverlo era come un miscuglio di umano e mutaforma. Si domandò se non gli stesse fiutando addosso l'odore di un suo simile a lui sconosciuto... ma non pensava che fosse così. Era un singolo aroma; uno molto complesso. La parte umana e quella mutaforma erano inestricabilmente collegate.

Ma com'era possibile?

Quando arrivò, sua madre, Johannah era seduta al centro dell'accampamento con alcuni bambini del branco, occupata a spiegare loro come fabbricare delle canne da pesca.

«Ciao, mamma.» Si fermò davanti a loro, il respiro affannoso per la corsa.

«Com'è andata al lavoro?» Sua madre gli sorrise. «Hai l'aria accaldata.»

Louis ridacchiò. «Già.» Era ricoperto di sudore, che gli gocciolava giù lungo il petto e dietro il collo, e cominciava a raffreddarsi, adesso che era fermo. Avrebbe dovuto fare un tuffo nella cava per lavarsi, prima di incontrarsi con Harry. «È andata bene. È un lavoro duro, ma è andata bene. Oggi ho dato una mano a sistemare un tetto e ho imparato delle cose nuove.» Esitò e strusciò i piedi sul terreno riarso, incerto su come mettere in parole quello che voleva chiederle.

«Cosa c'è che non va?» Sua madre lo studiò, dilatando le narici nel rendersi conto della sua incertezza. «Hai mai incontrato un umano che ha l'odore di un mutaforma? Non completamente... ma abbastanza perché abbia l'odore delle due cose mescolate insieme.»

«Solo quando ho incontrato degli umani legati a dei mutaforma. E non ne incontro più da molti anni.»

Dopo il conflitto, i branchi se ne stavano per conto loro. Adesso accoppiarsi con un umano era proibito; lo sapeva bene, e sentì il senso di colpa pungerlo per i suoi progetti di vedersi con Harry quella sera. Andiamo solo a nuotare, si disse, tentando di ignorare il fatto che gli sarebbe piaciuto fare molto di più. Non era proibito avere rapporti con gli umani, ma veniva considerato pericoloso, perché si rischiava di avvicinarsi troppo e formare un legame. Non aveva mai nemmeno baciato un umano, figurarsi farci tutte le cose che immaginava di fare con Harry.

«Perché me lo chiedi?» Sua madre si era accigliata.

«Niente, è solo che oggi ho incrociato una persona, ma devo essermi sbagliato.» Distolse lo sguardo, insicuro del perché non volesse dirle di più. I suoi istinti gli dicevano che sarebbe stato meglio proteggere Harry dall'esame del branco più a lungo che poteva, anche se prima o poi uno degli altri poteva capitare al negozio e notare quell'odore insolito.

«Devo darmi una ripulita.» Andò nella sua tenda a prendere un asciugamano e si diresse verso la cava. Il monumento ai caduti era vicino alla chiesa, ai margini della città, poco distante dall'accampamento.

Louis ci arrivò in anticipo e si mise a leggere i nomi incisi sulla pietra, con la luce della sera che colpiva le lettere, dipingendole d'oro. Anche quella piccola città aveva perso così tanti giovani uomini nelle guerre umane di molto più di tanto tempo prima: figli, fratelli, mariti, amanti. Il rumore e l'odore di Harry che si avvicinava risollevarono il suo umore malinconico, e si voltò ad accoglierlo con un sorriso. «Ciao.»

Total Eclipse Of The Heart.Where stories live. Discover now