Aledueminuti

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Mattia stava aspettando impazientemente il più grande, mentre cercava di nascondersi dalla cantante che aveva preso a dargli il tormento. Erano già due giorni (ovvero dalla sua entrata nella scuola) che Ale aveva iniziato a stargli troppo addosso.

Inutile dire che all'inizio lui cercava di essere gentile e disponibile per far sentire l'altra a suo agio in casetta, ma poi le cose andarono degenerando. Non c'era luogo in cui non andasse che la mora lo seguiva, gli chiedeva cose e cercava ogni pretesto per stare da sola con lui.

-Frate. - gli bussò sulla spalla Christian, che era appena arrivato e aveva trovato il biondo di spalle dietro una parete.

-AH! - urlò saltando per aria. -Gesù, mi hai fatto morire!

-Sei un esa-

-Matti, ti stavo proprio cercando! - esclamò Ale, sbucando dal nulla.

-Scusami ma adesso non posso, Christian mi vuole in camera. Ciao. - disse liquidandola in fretta, prima di afferrare il braccio del maggiore per trascinarlo nella stanza verde. -Uff.

-Fra, ti rendi conto di quello che hai detto? - chiese lui ridendo sotto i baffi.

-No frate, tu non puoi capire! Quella mi segue dappertutto! È ovunque!

-E per togliertela di torno, hai pensato bene di farle intendere che volevo scoparti? - rise.

-C-cosa? - chiese arrossendo. -I-io n-non...

-Le hai detto "Christian mi vuole in camera".

-Ma non in quel senso!

-Però devi ammettere che suonava male, no? - e vide l'altro sbuffare, spostando lo sguardo. -Dai, dimmi che succede, piccolo rubacuori.

-Smettila di prendermi per il culo! - esclamò frustrato, iniziando a girovagare per la stanza. -Devo inventarmi qualcosa per far credere ad Ale che non ha speranze con me.

-Io te l'avevo detto, ti avevo avvertito! Guarda che le stai dando troppe attenzioni e tu no, "voglio solo essere gentile". - disse facendogli il verso.

-Uff, lo so. Però adesso devi aiutarmi! - esclamò, andando a posizionarsi davanti al corvino.

-Ah no, non ci penso proprio!

-Eddai frate! - disse, facendo gli occhi da cucciolo.

-Va bene. - rispose cedendo. -Cosa vuoi che faccia?

-Non lo so, ti ho chiesto consiglio apposta!

-Ma non puoi semplicemente dirglielo?

-Lo sai che faccio sempre casino a esprimermi. Con la fortuna che mi ritrovo, succede che capisce fischi per fiaschi e aumenta il doppio a comportarsi così.

-OK, ti aiuterò ma mi devi dare il tempo di pensare a qualcosa.

-E nel frattempo che faccio? Non riuscirò a evitarla ancora per molto! - il più piccolo stava andando in panico e l'altro lo trovava terribilmente adorabile.

-Stai con me, non ti allontani un attimo da me e vedi che mi verrà qualcosa in mente.






(...)





Mattia e Christian erano sul divano, seduti vicini vicini per condividere la coperta a vedere un film. Il moro gli accarezzava i ricci biondi, mentre lui si stava beando delle attenzioni dell'altro, che lo stavano rilassando.


-Piccioncini, è pronta la cena. - lì chiamò Carola con un sorriso.

-Hai interrotto il momento! - esclamò Serena, che li stava silenziosamente guardando.

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