Luca D'Alessio

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Luca è un ragazzo nato con tanti privilegi ma che nel tempo era rimasto umile, perché glielo avevano insegnato i suoi genitori. Tanto sua madre quanto suo padre avevano cercato di impartirgli un'educazione che riguardasse il non ostentare quello che si possiede. E lui aveva seguito quella strada, mantenendo la sua umiltà sopra ogni cosa.





Fin da piccolino era stato avvicinato al mondo della musica: con papà cantante, ben presto conobbe molti personaggi influenti nel mondo dello spettacolo e più precisamente del canto. Era a mala pena un ragazzino con qualche brufolo, quando iniziò a scrivere (o per meglio dire a buttare giù qualche parola in fila, cercando il suo ritmo). Ma era sempre all'ombra di suo padre.






Anche quando è entrato ad Amici, la Pettinelli continuava a dirgli che non era questo granché, anzi, era quasi la brutta copia di suo padre. Ricorda quella volta che la maestra gli aveva inviato una busta rossa ai inizii di novembre, dove gli ribadiva a lettere cubitali che era solo un altro cantante neomelodico che non sapeva uscire fuori dal suo. Cercò di prenderla nei migliori di modi, soprattutto quando Mattia se ne uscì con un:

—A me personalmente il neomelodico fa impazzire.




Mattia, alla fin fine era un ragazzo simpatico, non al pari di Nunzio a suo avviso, ma pur sempre simpatico. Gli piaceva il suo accento pugliese e il suo modo di applaudire tutti, anche se lo considerava troppo ingenuo.




Un pomeriggio gli era capitato di trovare il biondo da solo fuori e ne aveva approfittato per farci una chiacchierata, per conoscerlo meglio. Prese la sua iqos e uscì sul cortile sul retro...

—Ue uagliò! - lo salutò, quando il suo sguardo si posò su di lui.

—Ciao Luchi! - gli sorrise.

—Che si dice? Come mai tutto solo?

—Niente, per oggi ho finito le lezioni.

—E Christian?

—Lui ne ha ancora per molto, volevo aspettarlo ma ha detto che era meglio se lo aspettavo in casetta perché gli mancavano ancora due lezioni.

—Ah, dicevo io...

—Perché?

—State sempre core a core.

—Siamo amici. - rispose. —Migliori amici.

—Azz, più che migliori amici sembrate fidanzati! - esclamò l'altro ridendo, aspettandosi che l'altro lo seguisse a ruota ma così non fu. —Matti? Non mi dire?!?

—Cosa?

—Ti piace Christian?! - esclamò eccessivamente alto.

—Shhhh! Cosa strilli? Ma ti pare? No. Perché dovrebbe piacermi Christian? Non mi piace Christian. No.

—Non ci posso credere! - esclamò incredulo.

—Shhhh! Fai silenzio!

—Lui ti piace, Matti! - urlando a bassa voce. —Lo dicevo io che tutta quella intesa era strana!

—No no no...

—Hai capito tu a Christianuccio! Ha fatto colpo! - disse ridendo.

—... - ormai a questo punto della conversazione Luca non voleva sentire ragioni e il barese, che cercava in vano di negare, era più rosso di un pomodoro sotto il sole cocente di Agosto.

—E avete già dato il passo? - chiese con aria maliziosa.

—C-che p-passo? - balbettò.

—Ma come che passo! C'ha mis' a lingua arrindt' a vucca?

Amici21 & ZenzonelliWhere stories live. Discover now