dieciocho

797 34 26
                                    

La serata con Balde era andata nel migliore dei modi. Alejandro si era dimostrato un ragazzo con dei valori e Inez ne era rimasta affascinata. Era di un anno più piccolo di lei e temeva che questa differenza di età, seppur sottile, potesse rappresentare un problema per un ipotetico rapporto. Fu piacevolmente sorpresa quando si rese conto che non era così. Balde si presentava più maturo dei ragazzi della sua età e Inez lo aveva potuto constatare durante i loro successivi appuntamenti. Le aveva detto di militare nel Barcellona e l'aveva invitata alla partita contro il Villarreal ma lei gli aveva dato una risposta il giorno dopo. Non sapeva che Pedri fosse il suo ex e aveva paura di ritrovarsi in una situazione imbarazzante. Ma poi si ricordò che non doveva temere nulla e decise di accettare il suo invito. Stavolta la paura non avrebbe giocato a suo sfavore.

Xenia aveva fatto i salti di gioia quando sua sorella le aveva detto che avrebbe conosciuto Balde al Camp Nou. A Inez brillavano gli occhi quando parlava di lui e Xenia era così felice per il fatto che fosse finalmente andata avanti con la sua vita.

Gli spalti erano pieni di tifosi che sventolavano bandiere e indossavano la maglia della loro squadra del cuore. Xenia sorrise quando vide un bambino sventolare un cartellone bianco con su scritto: "Pedri mi dai la tua maglietta?"
Inez era piuttosto tesa. Non era mai stata allo stadio, nemmeno quando stava con Pedri. Si guardava attorno spaesata mentre aspettava di vedere Alejandro scendere in campo. Ed eccolo lì, con un enorme sorriso sul volto. Sorrise spontaneamente anche lei, anche se sapeva che non avrebbe potuto vederla.

Il suo sguardo si posò su sua sorella. Indossava la maglietta con scritto il nome del suo ragazzo sulle spalle. Aveva pensato di indossare anche lei la maglietta con dietro il nome di Balde ma alla fine non lo aveva fatto. E non sapeva il perché. Pedri stava cercando Xenia tra la folla di tifosi e, quando per sbaglio i suoi occhi incontrarono quelli di Inez, quest'ultima distolse lo sguardo. Il cuore iniziò a batterle forte nella gabbia toracica e si arrabbiò con sé stessa per star permettendo al numero 8 di Barcellona di continuare a scavare nei suoi sentimenti. Continuava indirettamente a farle male. Era sincera quando diceva di essere felice per lui e Xenia ma, allo stesso tempo, non voleva averlo conosciuto quando erano adolescenti. Erano troppo immaturi per capire cosa significasse amare. Se si fossero conosciuti a vent'anni sarebbe stato diverso. Ma era inutile piangere sul latte versato.

Chissà se aveva saputo di lei e Balde.

Un giorno lo avrebbe dimenticato definitivamente. Si sarebbe innamorata di Alejandro o di qualcun altro e avrebbe lasciato indietro ciò che più le faceva male. Avrebbe lasciato indietro il suo passato. Il passato che, in quel momento, stava abbracciando sua sorella una volta finita la partita. I blaugrana avevano vinto 2-0 grazie a due reti di Ousmane Dembélé e Xenia era corsa immediatamente ad abbracciare il suo ragazzo. Quest'ultimo era a petto nudo dopo aver dato la maglietta al piccolo tifoso del cartellone bianco. Inez cercò il numero 22 con lo sguardo ma non lo trovò.

Nel giro di pochi minuti i tifosi lasciarono lo stadio e la ragazza rimase seduta sugli spalti da sola. Pedri aveva un braccio attorno alla vita di Xenia e stava chiacchierando con Pau Torres insieme a Ferrán e Gavi. I quattro erano compagni di nazionale quindi si conoscevano piuttosto bene. Di Balde, invece, non c'era ancora nessuna traccia.

«Ciao, sei sola?» Una voce femminile catturò l'attenzione di Inez. Si ritrovò davanti una ragazza che doveva avere più o meno la sua stessa età, alta, slanciata e dai capelli marrone chiaro. Dai tratti del suo viso, poté intuire che non fosse spagnola. Probabilmente proveniva dalla penisola balcanica. Indossava la maglia del Villarreal con il nome di Pau Torres.
«Ciao. Sto aspettando una persona» le rispose, sorridendole dolcemente. La ragazza ricambiò.
«Posso sedermi?» Le chiese nuovamente, indicando il posto libero accanto a lei. Inez annuì.
«Sei la fidanzata di Pedri González?» La spagnola tossì mentre scuoteva la testa. «No, no. Diciamo che sto frequentando Alejandro Balde» spiegò, ponendo fine a quel malinteso. La ragazza annuì pensierosa. «Scusami, è solo che durante la partita l'ho beccato più volte a guardarti. Quindi ho pensato che stavate insieme»

Pedri l'aveva davvero guardata più di una volta?
Doveva esserci un errore, per forza.

«Forse ti sei sbagliata. Molto probabilmente stava guardando la ragazza che si trovava accanto a me. È lei la sua fidanzata» le disse Inez «Tu invece? Sei la fidanzata di Pau Torres?» Lei arrossì. «Si, stiamo insieme da qualche mese» disse, guardando il suo ragazzo in mezzo al campo. Si vedeva che era innamorata di lui.
I suoi occhi brillavano mentre lo vedeva parlare con i ragazzi del Barcellona. Inez le sorrise.
«Lo ami tanto, non è così?» Distolse lo sguardo dal giocatore del Villarreal e guardò la spagnola. «È arrivato in un momento molto difficile per me. Senza di lui non saprei cosa avrei fatto. Avevo appena chiuso una storia con il mio primo amore e Pau ha saputo risanare ogni ferita. Gliene sarò per sempre grata per questo»

«Quindi è possibile dimenticare il primo amore?» Le chiese Inez, sperando di non risultare fuori luogo. «Il primo amore non lo puoi mai dimenticare del tutto. Purtroppo o per fortuna ha sempre un posto nel tuo cuore. Ogni relazione che intraprenderai in futuro avrà sempre l'ombra del primo amore. Esso ti ha insegnato ad amare per davvero senza pensare alle conseguenze. Potrai odiarlo ma è impossibile cancellarlo» Inez si ritrovò d'accordo con tutto quello che aveva detto. «Hai ragione, sai? Ogni tanto mi ritrovo a pensare al primo ragazzo che ho amato, nonostante sia passato tantissimo tempo. E un po' fa male» «È normale che ti faccia male. Se non fosse così, probabilmente i tuoi sentimenti non erano puri e veritieri»

Rimase colpita da ogni parola che usciva dalla bocca di quella ragazza. Aveva sofferto tanto quanto avesse sofferto lei, era palese. Quando si ama, ci si getta in una situazione ingestibile ma si è convinti che nulla può andare storto. Perché in amore tutto va secondo i piani, no?

«Pedri è stato il mio primo amore» confessò finalmente alla ragazza che aveva accanto. Lei le regalò un sorriso «Lo avevo capito». La loro conversazione fu interrotta da Balde che richiamava l'attenzione di Inez. «Devo andare, è stato un piacere parlare con te. Comunque io sono Inez» E le porse la mano.

«Natalija» disse stringendogliela. «Spero di rincontrarti presto, Natalija» disse e si diresse verso il numero 22 del Barcellona. La ragazza di nazionalità serba sorrise mentre guardava i due ragazzi allontanarsi insieme.

Sperava per lei che riuscisse ad archiviare i momenti trascorsi con Pedri. Perché sono i momenti che non aiutano ad andare avanti. Lei era riuscita a mettere da parte tutti i sorrisi, gli sguardi e baci che si era scambiata con Dušan.

Ah, Dušan.

«Natalija, andiamo!» La chiamò Pau che prontamente raggiunse. «Hai giocato un'ottima partita» gli disse «Già» concordò il calciatore «Peccato che abbiamo perso» aggiunse. «Ho visto che stavi parlando con una ragazza, chi è?»
«Si chiama Inez. Mi ha raccontato di una cosa personale» gli rispose. «Come sono complicati i sentimenti, non è vero Pau?»

Spazio Autore
Ciao a tutti! Piccola sorpresina per chi ha seguito anche "Pacific Ocean", piaciuta?
In questo capitolo abbiamo visto una Inez sempre più confusa mentre Pedri e Xenia sembrano godersi la loro relazione che va a gonfie vele. Maaaa succederà qualcosa che scombussolerà nuovamente gli equilibri? Io non posso dirvi niente, lascio a voi le teorie.
Vi ricordo di lasciare una stellina e/o un commento.
Vi aspetto al prossimo capitolo!
- pcvard <3

Where Do Broken Hearts Go? ; Pedri Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon