Capitolo 38

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E finalmente il tanto atteso giorno dell'intervento era arrivato..

Katsuki era un fascio di nervi e dentro di sé cominciava seriamente a pensare che forse, avere il nerd accanto in quel momento, non fosse una buona idea...

La notte prima non era stata delle migliori...
Seppur avesse fatto il possibile per non svegliare nessuno dei due, cercando di arrivare al bagno il più silenziosamente possibile, entrambi si proposero di prestargli soccorso, rimanendogli appiccicati alle costole e non dormendo per quasi tutta la notte...

E si sentiva in colpa..

Soprattutto per il rosso che si vedeva lontano un chilometro fosse seriamente distrutto...

Ma lui mantenne la parola data, e all'arrivo del bicolore dal turno notturno, lo prese in braccio e lo caricò in macchina, nonostante le sue proteste sul fatto che potesse camminare da solo...

Ma fu il bicolore a guidare, fu il bicolore che dopo aver insistito e quasi litigato con il rosso, si mise alla guida della macchina, portandoli in ospedale...

E l'orgoglio del biondo subì un violento scossone quando fù costretto dagli altri tre, a sedersi su una sedia a rotelle, facendosi spingere dal nerd, che almeno su quello, non ammise repliche...

Si occuparono di tutto, dalla reception, al portarlo personalmente fino alla camera che gli era stata assegnata, parlando poi con il medico e non lasciandolo da solo nemmeno per un istante...

Al biondo venne dato un camice venne fatto stendere sul lettino, diretto alla sala operatoria, mentre in quel corridoio arrivarono anche i suoi genitori e zia Inko...

Izuku:"E questa?..."chiese il verdino quando il biondo gli chiese di prendere la sua felpa per poter recuperare la foto che ora era tra le mani del verdino, e che la guardava con una singola lacrima intrappolata tra le ciglia dell'occhio sinistro...

Katsuki:"Dammela, nerd.."
Izuku:"L-l'hai tenuta..per tutto questo tempo?.."
Katsuki:"Da-dammela..ti prego.."

Il verdino gliela restituì seduta stante e rimase stupito quando il biondo se la strinse al petto, chiedendo agli infermieri che erano passati a recuperarlo se poteva tenerla, dicendogli che era importantissima per lui, e anche se leggermente riluttanti, accettarono...

Quella foto..
Quel misero pezzo di carta che aveva sempre tenuto con sé, era qualcosa a cui mai avrebbe rinunciato, e anche se spesso si era ritrovato a non guardarla nemmeno di striscio, sapere che c'era, sentirla ogni volta che infilava la mano in tasca, lo tranquillizzava...

Sentiva come se il verdino vegliasse su di lui, lo proteggesse da quel male che alla fine gli era servito da lezione...

Aveva capito quello che provava, aveva capito la sofferenza dell'altro e si ripromise che da lì in avanti, sarebbe stato migliore...

Mai più si sarebbe accanito contro..di lui..

Mai più si sarebbe permesso di demonizzarlo, di deriderlo o umiliarlo..

Izuku:"Kacchan.."

E dopo un'occhiata veloce al verdino, la sua attenzione si spostò sul rosso, che notando quell'espressione, capì al volo...

E sorrise, rassicurandolo...

Sorrise come solo lui sapeva fare...

Non c'era bisogno di parlare, non c'era bisogno di spiegare...

Il verdino rimase leggermente confuso da quello scambio di occhiate e cose non rivelate, che stava per aprire bocca per parlare, prima che gli infermieri gli dissero che ormai era arrivato il momento...

Uno per uno...

Uno per uno andarono lì vicino e gli diedero quel coraggio che non sapeva nemmeno dove trovare...

Eijirou:"Ti aspettiamo, Katsuki.."
Izuku:"S-si..noi.."

Ma il verdino non riuscì a dire altro che venne superato da Mitsuki e Masaru, preoccupati per il biondo, che invece supplicò mentalmente gli infermieri di sbrigarsi per non doversi sorbire le lacrime della madre...

Scena alla quale mai avrebbe pensato di assistere...

Le voleva bene, ma vederla così fragile era qualcosa che gli fece ancora più male...

Katsuki:"Si si, ora però esageri vecchia strega, togliti..."

Il suo sguardo ricercava continuamente il verdino che a sua volta lo osservava tra le braccia della madre, e con un espressione dispiaciuta dipinta sul volto...

Katsuki:"De-Izu.."

E a quella chiamata, a quella mano che si allungava verso di lui, il verdino rispose immediatamente staccandosi dalla madre, per prenderla tra le sue...

Izuku:"Sono qui..Kacchan ti aspetterò qui insieme a tutti loro..non sei da solo, ok?..."disse appoggiando la fronte contro quella dell'altro, chiudendo gli occhi per poi bisbigliare senza che nessun'altro sentisse.

Izuku:"Ti amo, sai?Ti amo e te lo giuro..ti starò talmente tanto appiccicato, che ti ricorderai per forza di me...stavolta te lo dico subito, non mi arrenderò...per nulla al mondo..."

Il biondo sorrise a quelle parole e sorrise quando sentì le labbra delicate dell'altro regalargli un bacio delicatissimo sulla fronte, sotto lo sguardo stupito in primis dei loro genitori...

E fino all'ultimo secondo volle sentire il calore di quella mano, che si era intrecciata alla sua inconsciamente, ma che sapeva che non poteva trattenere a lungo...

E suo malgrado fu costretto a lasciarlo andare quando gli infermieri gli si avvicinarono ai due lati del letto...

E lui, con lo sguardo fisso su di loro, venne trasportato via mentre il bicolore, che fino a quel momento non aveva aperto bocca, si appiccicava al verdino, stringendolo a se...

Sapeva di non aver nulla da temere, tuttavia quel gesto, il biondino pensò che avrebbe potuto anche risparmiarselo...

Gli diede fastidio, e per tutto il tragitto fino alla sala operatoria, mentre il suo sguardo scorreva sulle lampade al neon del soffitto, quella scena gli rimase impressa...

Quasi non si accorse di essere arrivato, che cominciò inconsciamente a contare, come gli aveva detto quella voce, dopo che gli fu fatta indossare una mascherina..

Uno..

Due..

Tre..

Quattro..

Cin..

E da lì in poi, buio..

Chi sei? (BakuDeku) Hananaki DiseaseWhere stories live. Discover now