un'amicizia complicata

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Passato lo shock iniziale Adam incurvò le labbra in un ampio sorriso.
Mi osservo con un'aria strana...
Era molto più che evidente che non si aspettava che io venissi a parlargli dopo le parole di quella notte.
Nonostante questo riuscì a mantenere un'aria tranquilla...

-Ehi,Amelia. Non pensavo tornassi a scuola...mi hai fatto preoccupare. Ho avuto molta paura quando sei svenuta. Mi dispiace molto non poter essere venuto a trovarti.- mi disse con voce gentile.
Presi un respiro profondo e annunciai in tono solenne:
-Ci sei venuto eccome a trovarmi! Sappi solo che non amo le visite notturne...-
Lui sbiancò improvvisamente.
Strinse le mani a pugno e spalancò gli ochi in un espressione di sorpresa.
I miei compagni lo fissavano sbalorditi...evidentemente loro non ne sapevano niente...

In quel momento provai un moto di paura...ero improvvisamente consapevole del fatto che lui avrebbe potuto uccidermi senza nessuna difficoltà.
Cominciai a sudare freddo...come potevo essere stata così sciocca? Che cosa diavolo mi aveva preso?
No...non potevo farmi prendere dal panico.
Sorrisi e cercai di apparire rilassata.
Adam nel frattempo mi fissava con un sopracciglio alzato.
Ad un tratto sembrò riscuotersi e sussurrò:
-Da oggi in poi prenderò appunti.-
Poi mi sorrise mentre la mia schiena diventava sempre più rigida.
Ad un tratto Adam mi afferrò per la mano e mi trascinò fuori dal cancello. Sentii le sue mani ruvide sfregare contro il mio polso sinistro...e le sue unghie graffiarmi la pelle.
-Adam!-esclamai spaventata.
Lui non si voltò neanche...dove mi stava portando?
Ero così terrorizzata che le gambe mi tremavano come foglie. Era forse impazzito di nuovo?

Ad un certo puntò si fermò e si voltò verso di me...
E io finalmente potei tranquillizzarmi.
Mi guardò tranquillamente...come se niente fosse.
Poi sussurrò ad un centimetro dal mio orecchio:
-Ti piace questo posto?-
Ero così concentrata su di lui che non mi ero neanche accorta di dove mi aveva trascinato...era...una biblioteca.
Una gigantesca biblioteca.
Da dei grandi scaffali scuri sporgevano centinaia di libri di tutti i colori.
In mezzo ad essi erano situati tanti piccoli tavoli rotondi dove erano appoggiati vari mazzi di rose rosse.
Il tetto altissimo incombeva su di noi come una coperta punteggiata di...stelle.
Per poco non caddi a terra! IL soffitto era stato pitturato e ora raffigurava il cielo notturno!
Era uno spettacolo meraviglioso...
Nell'aria aleggiava un odore di miele e cannella...

Non sapevo cosa dire...come faceva lui a conoscere la mia passione di libri?
Mi voltai e lo guardai stupefatta,poi lui borbottò:
-Tutto per farti stare zitta,Amelia. Loro non sanno e non devono sapere.
Chiaro?-
Sapevo benissimo a cosa alludeva...
-Va bene.-
Non persi molto tempo a contemplare  quello spettacolo...devo ammettere che i tavolini erano orribili!
Quello che mi interessava veramente era un libricino appoggiato su una mesola pochi metri più in la. Era la prima cosa che avevo notato e l'unico motivo per cui ero ancora li.
Mi avviai verso esso con una camminata incredibilmente sicura.
Afferrai il libricino e lo strinsi contro il mio petto...era l'ultimo volume della mia trilogia preferita...non potevo non prenderlo.
Adam mi disse qualcosa,ma io non lo ascoltai.Ormai mi ero immersa tra le parole che tanto amavo...le pagine mi chiamavano e aspettavano solo di essere lette...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 06, 2023 ⏰

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 -La Classe Dietro La Maschera 👹-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora