22

70 3 0
                                    

POV Yoongi

Per la prima volta approfondì il bacio e feci toccare le nostre lingue.
Era una sensazione così bella...
La ragazza si fece completamente trasportare da quel tocco e portò le mani tra i miei capelli, tirandoli qualche volta.

Pur non essendo il mio primo bacio, ero sul serio emozionato come se lo fosse.
Stavo provando sensazioni completamente nuove e, a quanto pare, anche il mio amichetto, rinchiuso nei pantaloni, incominciava a sentire emozioni nuove.
Speravo così tanto che anche lei stesse provando tutto questo, che non fossi l'unico a sentirmi sulle nuvole.

Dopo poco fui costretto a staccarmi e fissai i miei occhi nei suoi, vidi quel luccichio che mi fece capire quanto anche lei stesse sentendo i miei stessi sentimenti e il mio cuore batté all'impazzata.

<<Posso fare una cosa?>> Mi chiese debolmente, passando due dita sul mio collo
<<Amore mio, puoi fare tutto ciò che vuoi!>>
Con un sorrisetto sornione ribaltò le posizioni, si sedette sul mio ventre e abbassò le proprie labbra sulla parte, prima toccata dalle sue dita.
Incominciò a baciare, mordicchiare, succhiare una piccola porzione di pelle, cogliendomi di sorpresa e facendomi ansimare.

Incominciai a sentire incredibilmente caldo e i pantaloni stringersi intorno alla mia intimità, più dolorante che mai.
Quella situazione mi stava torturando, non so per quanto sarei stato capace di trattenermi, non volevo andare oltre, tuttavia, per quanto fossi convito del mio pensiero, il mio cervello era annebbiato dall'eccitazione che stavo provando in quel momento e non riuscì a bloccarla.

Per fortuna, questa volta mia madre decise di adottare un tempismo impeccabile e ci chiamò di sotto.
Y/n si staccò dalla mia pelle, si leccò le labbra e ammirò per qualche secondo la sua opera, che incominciò a pizzicare.

Fece un piccolo saltino spaventata, provocando una scarica di brividi che convergevano nel mio basso ventre.
<<Scusa, penso di aver creato un problema>> Arrossì di colpo, sentendo il rigonfiamento sotto di lei.
Incominciò a muovere il bacino nel panico, peggiorando la situazione, così con le mani gli strinsi i fianchi bloccandola
<<No-n ti muovere c-così...>> Dissi gemendo
<<S-scusa!>> L'aiutai ad alzarsi
<<N-non fa niente! Ci penso io!
Va' di sotto e di alla mamma che sono in bagno, tra un po' arrivo!>> Bordeaux in volto, uscì in fretta dalla stanza, chiudendo la porta alle sue spalle.

Inizialmente volevo andare in bagno, ma faceva troppo male, così rimasi sul letto.
Sbottonai i pantaloni e feci uscire la mia asta dai box.
Se un limone e un succhiotto aveva provocato tutto questo, non oso immaginare cosa mi succederà quando lo faremo.

Presi la mia intimità con una mano e incominciai a massaggiarla, alternando movimenti veloci con alcuni più lenti.
Avevo il respiro affannato, mentre cercavo con tutto me stesso di non urlare.
Tentai di bloccare la fantasia, che metteva al posto della mia mano la sua, ma inutilmente.
Venni copiosamente, poco dopo, con questa immagine in testa.
Restai qualche secondo immobile per riprendere il fiato.
Dopo, presi dei fazzoletti, ripulì tutto, richiusi i pantaloni e misi a lavare le coperte ormai sporche.

Stavo per scendere, quando mi ricordai di quel succhiotto, così aprì l'anta dell'armadio e gli diedi un'occhiata dallo specchio.
Non era molto grande, ma abbastanza scuro da spiccare sulla mia pelle pallida.

Sorrisi malizioso fissando quel piccolo, ma meraviglioso, marchio che portava la sua firma, non l'avrei coperto per nessuna ragione al mondo!
E sicuramente avrei ricambiato il favore il prima possibile.

Scesi rapidamente le scale e trovai le due donne a chiaccherare divertite.
Sostai qualche secondo sulla soglia, ammirando incantato, quel tenero sorriso sul volto della più piccola.
Era così bella.

Ogni volta che la vedevo il cuore mi batteva all'impazzata, risuonando nella cassa toracica come una dolce melodia suonata solo per lei.

Mi avvicinai e abbracciai da dietro y/n, affondando il volto nella sua pelle, sniffando il suo dolce profumo, la mia dolce droga.

<<Che volevi ma?>> Chiesi alla più grande, rimanendo in quella posizione
<<Volevo solo sapere cosa volevate per cena>> Pensavo di ordinare tre pizze e di guardare un film, vi va?>>
<<Per me va benissimo!>>
<<Anche per me!>>
<<Perfetto, pizza per tutti! Dopo scegliamo che film vedere.
Ora tornate di sopra a fare quello che stavate facendo>> Appena la ragazza gli diede le spalle, mi lanciò un sorriso malizioso e indicò il segno che avevo sul collo.
Non gli diedi risposta, seguì solo y/n che stava tornando nella mia stanza.

Chiusa la porta alle mie spalle e mi ributtai sul letto, accanto ala più piccola
<<Di che stavate parlando?>> Gli domando curioso
<<La stavo solo ringraziando, per una cosa che mi ha detto stamattina>> feci con la mano segno di continuare, ma lei alzò gli occhi al cielo e rise
<<Fatti i fatti tuoi!>> Esclamò tentando di alzarsi, ma la presi dai fianchi e la tirai su di me
<<E daiiiii, sono curioso>> tento di impietosirla facendo gli occhi da cucciolo.
<<E va bene... Sta mattina, mentre parlavamo, gli avevo chiesto come si facesse a capire se si è innamorati, lei mi ha detto di non preoccuparmi per questo, di godermi il momento.
Prima o poi l'avrei capito, l'avrei sentito. Ed è stato così...>> Mi spiega distogliendo lo sguardo imbarazzata

<<Come l'hai capito? Cos'è scattato?>> Con due dita la costrinsi a guardarmi e incatenai i nostri sguardi
<<Quando mi hai parlato in quel camerino, non so come definirlo, so solo che l'ho capito...>>
<<Farfalle nello stomaco?
Cuore così veloce, da aver paura possa rompere la cassa toracica?
Brividi quando ti sfioravo?
Calore?>>
<<Come?>>
<<È quello che sento io ogni volta che sono con te, anche adesso...>>
Sorridente mi diede un dolce bacio a stampo.

Mi guardò per qualche secondo e prese un respiro profondo, prima di parlare
<<Ti amo...>>
Il mio cuore saltò un battito e mille brividi mi percorsero tutto il corpo.
<<Dio, quanto ti amo!>> Rispondo incollando le nostre labbra

<<Y/n, vuoi essere la mia ragazza?>> Le chiesi tutto di un fiato
<<Penso che il "ti amo", sia una risposta sufficiente>>
Felice l'abbracciai e la spinsi sotto di me

<<Bene! Mia cara fidanzata, adesso ho il diritto di restituirti questo...>> Ghignando indico il succhiotto
<<Posso?>> Non volevo attaccarmi senza essere sicuro le andasse bene.
Come risposta tirò giù il colletto della maglietta, scoprendo ancora più pelle.

Mi leccai le labbra e mi fiondai poco più su delle clavicole, incominciai a succhiare come un vampiro a digiuno da secoli.
La ragazza sotto di me incominciò ad ansimare, dalla sua bocca uscirono suoni soavi, era evidente l'eccitazione che stava crescendo in entrambi
<<Yoongi-a>> Il mio nome uscì dalle sue labbra, e mi parve il suono più bello che abbia mai sentito.

Finito il mio lavoro, mi staccai soddisfatto.
<<Ora sei mia...>> Sussurrai sfiorando con i polpastrelli la zona lesa
<<E tu mio!>>
<<Lo sono sempre stato...>>
Mi stesi accanto a lei e l'abbracciai con tutta la forza che avevo.
Ci addormentammo così, tranquilli e sereni.

Lasciami morire...  ~Yoongi&Reader~Where stories live. Discover now