𝗡𝗢𝗩𝗘: 𝗔𝗠𝗔𝗥𝗘 𝗩𝗘𝗥𝗜𝗧𝗔'

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L'ultima cosa che a Maïte era rimasta impressa dell'uscita di Carola erano state le sue parole:"Brilla sempre, anche quando tutto sembra andare a rotoli."
Ma non fece in tempo a metabolizzare quelle parole che dovette immagazzinare pure quelle che le disse Luca una volta che Maria lo decretò l'eliminato della serata.
"Divertiti e non pensare a ciò che ti aspetta fuori."
Sembrava quasi che i due eliminati, a una settimana di distanza, si fossero messi d'accordo sulle indicazioni da dare alla ragazza.

«Ci credete che manca davvero poco e poi tutto sarà finito? - disse Sissi a Serena e Maïte. - Qualche settimana e poi torneremo alla vita reale. . . Che paura. . .»
«Maïte, tu che cosa farai quando uscirai di qui?» le domandò con curiosità Serena.
«Torno a casa. . .» rispose lei sorridendo.
Le mancava casa. Le mancava la sua famiglia. Le mancava proprio tanto stare nella sua casa di campagna in Andalusia, a suonare in riva al mare a Paloma Baja (dopo una gita al mare con i suoi genitori). Voleva tornare là con tutto il cuore.
Ma al tempo stesso le sarebbe piaciuto arrivare fino in fondo e provare a giocarsi il titolo di quella edizione.
«E Michele lo porti con te?»
«Claro. - disse la cantante spagnola. - Così vede il posto in cui vivo.»
«Guarda che però, poi, dovrai andare anche tu da lui!» le fece notare Sissi.
«Ma ci pensiamo, dai. . . - borbottò Maïte, cercando di mascherare quel velo di timore che l'aveva, in quel momento, sopraffatta. - C'è tempo, no?»
«Ah, finché non ci sbattono fuori. . .» rise Serena.
«Buongiorno, fanciulle. - esordì Nunzio entrando in cucina. - C'è qualcosa da fare?»
«Come mai così volenteroso, Nunzietto?» chiese Serena guardandolo con aria sospettosa.
«Niente, niente. - disse il ballerino di latino americano girando attorno a loro. - Volevo solo fare qualcosa. Magari avevate bisogno di una mano.»
«No, grazie.» disse Sissi sorridendogli.
«Va bene, allora vado a fare un sonnellino. - annunciò con aria solenne. Poi si rivolse verso Maïte e disse: - Michi chiede se puoi raggiungerlo in sala relax tra dieci minuti.»
Maïte annuì e ringraziò.
«Vai, Maïte. Si vede che non stai più nella pelle.»

Maïte rimase un po' da sola nella sala relax finché non vide entrare Michele, con un sorriso stampato sulle labbra. Ella ricambiò il sorriso e attese che il ballerino si avvicinasse a lei e le desse un bacio prima di alzarsi dalla gradinata.
«Ho una cosa per te. - disse Michele frugando nella tasca dello zaino. - Penso che potrebbero piacerti.» porse poi alla ragazza un pacchetto di caramelle all'arancia.
Maïte batté le mani come una bambina e gli gettò le braccia al collo per ringraziarlo.
«Se il fidanzato perfecto! - esclamò prima di dargli un bacino sulla guancia. - Ti voglio tanto, tanto, tanto bene. . .»
«Solo tanto bene?» la incalzò lui, facendole gli occhi dolci.
«Per oggi sì. . . - rispose lei. - Ma domani non so. Vediamo. . .»
Michele la prese in braccio e le posò le labbra su quelle della ragazza con estrema delicatezza, quasi con paura che potesse rompersi.
«Adesso ti porto così da Lorella. Anche a costo di venir sgridato per mancanza di professionalità.»
«Lorella! - gridò Maïte buttando la testa all'indietro. - Mi stavo dimenticando di lei. Grazie. . .»
«Oh, ma non c'è di ché. - disse Michele mettendo giù la ragazza. - Del resto mi fa piacere essere la tua agenda.»
«Visto? Il fidanzato perfecto.»

«Buongiorno, Maïte. - la salutò la professoressa non appena la vide entrare. - Dormito meglio questa notte?»
«Molto meglio, sì. Grazie.»
Era da un po' di nottate che faceva fatica a dormire - un po' per l'agitazione, un po' per il mal di gola (che però tendeva a ignorare) - e ciò portava a rendere le sue lezioni sempre più pesanti e insostenibili.
«Tu lo sai, no, che se c'è qualche problema, vorrei che me lo dicessi?»
«Certo! - rispose la giovane cantante. - Ma va tutto bene, davvero. Sono solo in un periodo stressante per via della gara.»
«Te la sentiresti di cantare "Imagine"?» le domandò la professoressa, cogliendola di sorpresa.
«Io? "Imagine"?»
«Sì, Maïte! - rispose con ancora più enfasi l'ex showgirl. - Che dici, stavolta li stupiamo quei due malfidenti?»
Maïte scoppiò a ridere con la professoressa di canto. Tutta la tensione che aveva in corpo, per un istante, svanì.
In quelle due settimane aveva preso dei punti e anche qualche complimento; ma sentiva che non era abbastanza per vincere i dubbi degli altri professori - che, casualmente, avevano cambiato idea sul suo conto durante il periodo del serale.
«Allora vado a provare. . . - disse Maïte alzandosi dallo sgabello. - Grazie ancora.»
«Ah, Maïte, - la richiamò per un attimo la donna. - come va con il tuo inedito? Riuscirai a produrlo in tempo?»
«Ci sto lavorando. - disse la ragazza abbassando lo sguardo. - Ci sto lavorando. . .»

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⏰ Last updated: Apr 15, 2023 ⏰

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𝗖𝗢𝗠𝗘 𝗨𝗡 𝗔𝗡𝗚𝗘𝗟𝗢 - 𝗠𝗶𝗰𝗵𝗲𝗹𝗲 𝗘𝘀𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗼Where stories live. Discover now