Non è rubare se intendi restituire il malloppo... prima o poi

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Erano passate due settimane da quando Leo era stato assunto a palazzo, e con Gideon al suo fianco a fargli da aiutante, le cose stavano andando splendidamente... per quanto splendidamente potessero andare le cose in piena guerra.

A palazzo non c'erano stati altri incidenti, ma anzi, Leo si era dimostrato un'impeccabile cuoca, e aveva stretto nuovamente amicizia con tutti, soprattutto le sue compagne di stanza. I primi due attacchi al palazzo avevano agitato le acque, ma si erano risolti perfettamente come raccontato nella Storia, senza nessuna vittima né ferito. Leo aveva qualche difficoltà a fingersi donna per troppo tempo, ma almeno aveva Gideon e Alex che lo chiamavano sempre con i pronomi giusti, quindi la disforia era minimizzata. Non aveva più visto Daryan se non di sfuggita, il ché sicuramente faceva bene all'umore.

Ma aveva passato parecchio tempo con la principessa, alla quale portava quasi sempre i pasti. E non si potevano considerare amici, ma c'era un tacito accordo di fiducia tra i due a causa di quanto accaduto la notte che si erano ritrovati entrambi ad uscire di nascosto, quindi le cose andavano bene anche in quel frangente.

Insomma... Leo iniziava a sentire di avere la situazione abbastanza sotto controllo.

Anche se il giorno successivo ci sarebbe stato il primo attacco serio a palazzo, ed era molto agitato, perché secondo la Storia ci sarebbero stati molti feriti, e Leo avrebbe voluto evitarlo il più possibile.

Pertanto stava approfittando di essere fuori a raccogliere funghi per piazzare qualche trappola per gli invasori, in modo che desistessero possibilmente dall'attacco, con l'obiettivo di fermare entrambe le coalizioni, almeno per quella battaglia.

Anche se sapeva che fosse solo un rimandare l'inevitabile.

Ma non aveva ancora idee di come fermare davvero la guerra, almeno non idee che non fossero andare a Valkrest e offrire una torta al principe Victor per convincerlo a ritirare le truppe.

...idea che poteva funzionare, ma era meglio non rischiare.

Ergo, le trappole.

Che però aveva incaricato Gideon di sistemare perché le poche che Leo aveva messo su erano uscite orribili... e in una ci era finito dentro per sbaglio, quindi era meglio lasciar fare ai professionisti... di dodici anni.

E lui raccoglieva funghi.

Ognuno aveva i suoi talenti.

-Sicuro che non sono velenosi?- chiese una voce che era diventata ormai estremamente conosciuta, comparendo alle spalle di Leo dopo aver portato a termine i suoi incarichi.

-Fidati, sono ottimi, soprattutto con la carne, o nella pasta... magari con aggiunta di tartufi- Leo iniziò a sognare ad occhi aperti una marea di ricette. Gli mancava il cibo buono. Ultimamente andava avanti a patate, pane e verdure. Cotte benissimo, ma la varietà era rara nei piatti.

E di solito erano anche molto freddi, dato che i materiali combustibili iniziavano ad esaurirsi.

-Come fai ad esserne certo? Alla fine non sono gli stessi funghi del tuo mondo- commentò Gideon, guardando storto tutti i funghi che Leo aveva messo nel cestino.

-Saresti sorpreso dal numero di ingredienti simili che abbiamo in entrambi i mondi. E onestamente sono sorpreso anche io perché non dovrebbe essere possibile, ma ehi, non mi lamento. È conveniente!- Leo alzò le spalle. Aveva imparato presto a non farsi troppe domande.

Gideon però era più scettico e attento di lui.

-Se lo dici tu- il bambino storse il naso, ma non commentò oltre, e si avvicinò, zompettando energico accanto a Leo. Non si allontanava praticamente mai da lui, tranne durante la notte o se avevano delle mansioni particolari da svolgere separatamente.

Rainbow CandiesWhere stories live. Discover now