Sweet Like Honey

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CAPITOLO - 43

ZENITSU

Dalla mia bocca iniziarono a uscire dei piccoli gemiti, però non volevo mentre eravamo a lavoro, per quanto mi piacesse, non sarebbe giusto.

"Tanjirou...?~ Dobbiamo andare a lavorare, non è giusto..." Dissi cercando con tutto me stesso di non genere dal piacere, mosse il ginocchio e il mio amico la sotto era già bello che eccitato.

Mi alzò leggermente il vestito per accarezzarmi le cosce, stringere con le sue mani con le vene sporgenti come piacevano a me.

Con tutta la mia buona volontà... Non riuscivo a non pensare che volevo di più.

E allo stesso tempo che si stacasse.

"Sei sicuro gattino?" Chiese toccandomi l'intimità sopra ai boxer, arcai la schiena per l'ondata di piacere, il mio corpo lo voleva e non stava più resistendo.

"IO... Devo..." Cercai ancora invano di oppormi.

"Tu non devi dirmi cosa devi fare, piuttosto dimmi cosa vuoi ora...~" Disse lui con una voce talmente sensuale che la mia intimità sta iniziando a far male da quanto fosse eccitata.

Lo guardai male in un primo momento.."non sei corretto~".

Continua a gemere per il piacere..lo afferrai e avvicinai il suo viso verso il mio per sussurrargli qualcosa.

"tanto so che non mi farai venire sul posto di lavoro..pervertito~".

Lui in un primo momento mi guardò con gli occhi spallancati per poi vederlo fare quel sorriso compiaciuto.

"ah davvero? L'hai voluto tu~", mi sussurrò all'orecchio mentre mise le mani sotto la gonna per dare il via alle danza.

Iniziai a gemere mentre tanjirou metteva le mani sotto i miei boxer che per colpa della mia erezione erano diventati troppo stretti.

"ah~ piano..piano~".."sei tu che sei troppo frettoloso~".

Mi piaceva, da impazzire, strinsi la presa mentre lui mi muoveva il membro con velocità.

I miei gemiti ricoprivano le pareti di quel camerino, dove c'eravamo solo noi.

"ahhh~ lì~..lì~", dissi più volte mentre strinsi di più la presa.

E tra un movimento e l'altro venni nella sua mano per poi avere il respiro affaticato.

"Non sfidarmi mai bambolina." Disse lui per poi tornare a mangiarmi le labbra con baci appassionati, lui aveva voglia.

Mamma mia se ne aveva.

"sfidarti no..ma provocarti si", risposi con lo stesso sorriso provocante.

"avanti, sorprendimi..ka-ma-do-ku-n~", gli sussurai all'orecchio.

Lui senza perdere troppo tempo si aprì la cintura, abbassò di poco i pantaloni e mentre mi alzava le gambe infilò il suo membro dentro di me per poi partire con le prime spinte.

"ora sei tu a non essere corretto se mi provochi così".."ahh~".

"Tu.. Di solito.. Oddio.. N-non lo s-ei mai!!~" Dissi tra i vari gemiti e spinte.

"Non ho capito bene, puoi ripetere?" Chiese lui provocandomi ancora.

Provai a ripetere la frase ma lui aumentò la velocità apposta per farmi gemere.

Alla fine la mia mente annebbiata riuscita a dire solo "Tanjirou..." e "ti prego".

"avanti zenitsu..ripeti cosa volevi dire", ripeté mentre io ero in estasi tra le spinte, i succhiotti e i morsi.

Era un piacere in ogni cosa stesse succedendo in quel momento.

"tanjirou..fammi..fammi vee~".."cosa?".."fa~".

Mi guarda con un ghigno stampato in volto.."vuoi venire?".."si~~".

Non riuscì a parlare chiaramente ma gli feci capire cosa volessi infatti dopo poco aumentò ancora di più le spinte facendo quasi urlare dal piacere.

Mi tappai la bocca per cercare in ogni modo di coprire la voce, tanjirou vedendomi prese la mano e me la baciò.

"Non coprire questa musica angelica", disse con quella voce seducente che mi faceva impazzire.

Venni sotto la gonna mentre lui uscì e venne sul mio ventre.

Eravamo sfiniti, i nostri respiri erano pesanti, guardai meglio le condizioni del vestito.

"che macello", dissi tra me e me guardando la gonna del vestito.

"beh non dicevi che volevi toglierti il vestito da maid? Ti ho accontentato".."dimmi che hai dei vestiti di ricambio che non siano solo da maid perché se no ti ammazzo", risposi con voce minacciosa.

Lui sbuffò.."certo che ci sono vestiti di ricambio che non siano da maid, su sarà meglio alzarci prima che possano iniziare a bussare alla porta".."avete finito voi due?", domandò da dietro la porta inosuke bussando a ripetizione.

"parli del diavolo".

"Devo ammettere che sul finale ci ho sentito del sentimento!" Continuò il cinghiale prendendoci in giro.

Tanjirou si rimise apposto in bagno e poi si apprestò a cercare un qualcosa da mettermi, io nel mentre mi ero un po' lavato.

Ovviamente con la consapevolezza che appena sarei arrivato a casa mi sarei fatto una doccia probabilmente.

"Tesoro ho trovato questa." Disse Tanjirou passandomi dei vestiti.

Lo guardai ed era esattamente come quelle che indossavano gli altri ragazzi.

"ora si che si ragiona", dissi col sorriso.."ora ti sfido a trovarmi carino senza la gonna".."tu sei carino sempre, gonna o non gonna".

Diventai rosso come una fragola.."scemo".."ehehe anch'io ti amo".

I pugni al muro diventarono più forti.."ALLORA VI MUOVETE O DOVETE FARE UN'ALTRO TURNO?! IL PERSONALE SE N'È ANDATO A CASA AL SOLO SENTIRVI TUTTO IL TEMPO!", urlò inosuke.

(oddio che imbarazzo).

"Amore hai urlato troppo." Mi prese in giro lui.

"Chissà perché!?" Mi imbarazzai subito ricordando quando mi diceva di non tacere.

Sentivo le farfalle allo stomaco e appoggiai una mano sopra alla mia bocca, e una allo stomaco.

"Che c'è... Ci stai ripensando?~" Chiese lui con stranamente la voce roca.

Gli Tirai una gomitata dritta allo stomaco.."a cuccia bestia in calore".."ahaha, penso che questo sia il più bel complimento che mi sia mai stato fatto", disse tanjirou mentre rideva e aveva un sorriso sereno.

Si avvicinò a me e mi diede un bacio a stampo.."ti amo, su andiamo".

"baka." Dissi solamente per poi sorridere.

In men che non si dica andiamo in salone dove Inosuke è con la giacca e gli occhiali da sole che ci aspetta.

"Non abbiamo tutto il giorno, io non ero a trombare, io stavo a lavorare come un matto mentre voi intanto..." Fece segno del nostro atto sessuale con le mani.

Cerchio con una mano e un dito che entra dentro al cerchio.

Divenni tutto rosso e andando a prendere la roba, tra la risate di Inosuke e Tanjirou constatai che ora mai quella sera ero un parente stretto dei pomodori.

Yellow MaidWhere stories live. Discover now