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Domani ci sono i MaMa, e sì, l'ansia è tantissima.

Ieri ho convinto, ballando a fatica, lo staff e le mie compagne che per quelle 3 canzoni che dobbiamo esibire riesco a ballare.
Ovviamente un po' zoppico e dopo sono sofferente per ore e ore, ma non voglio rischiare assolutamente di rovinare la scena alle mie compagne e tanto meno farmi conoscere in questo modo.

Ieri Bangchan non l'ho più visto, non so che fine abbia fatto dopo che ci siamo incrociati nel corridoio dei camerini, ma ho ancora impresso nella mente quello sguardo che ci siamo scambiati.
Provo un misto di emozioni, per esempio un po' di curiosità, un po' di imbarazzo, un po' di incredulità.. perché, onestamente, lui che guarda me, mai me lo sarei sognato.
Probabilmente mi vedrà come una delle tante ragazze che fanno parte di un gruppo kpop.

Non mi aspetto niente, non mi posso paragonare assolutamente ai suoi livelli.

Ora sono nella mia camera d'albergo, sono le 6:15 e sto aspettando che qualche mia compagna venga a chiamarmi.
Oggi abbiamo le prove definitive, trucco, vestiti, balli, luci..tutto ciò che fa parte delle esibizioni.

Toc Toc

Sento bussare, mi metto seduta nel letto, massaggiandomi il polpaccio del piede malato.
"Eh, chi c'è?", dico scocciata.
A volte è davvero difficile e pesante non avere un attimo di tregua.
"Sono Nari, ha detto Hana di venire a chiamarti.", Sbuca poi una chioma castana da dietro la porta e lei che mi scruta nel buio della stanza, con i suoi occhiali gialli che contornano i suoi occhi verdi.
"Sono sveglia", rispondo.
"È sveglia?", Sento dietro a Nari la voce di Kyong.
Lei annuisce e Kyong apre la porta, con in mano il tutore che la sera prima ho lanciato fuori dalla porta della stanza, in un attimo di rabbia con Hana.

Eh sì, ieri sera, una volta arrivata in dormitorio, Hana mi ha letteralmente urlato che non dovevo più permettermi di farle fare queste figure, che il leader non sono io e non possiamo decidere in queste maniere drastiche.
Potete poi immaginare come è finita la discussione, io che le rispondo in modo per niente educato, entro in camera, sbatto il tutore fuori e mi chiudo dentro la stanza.
A chiave.
Tutto questo con le altre ragazze che cercavano di calmarci.

"Non ti avvicinare con quel coso", le dico, puntando il dito contro il tutore che penzola dalla sua mano.
"Lo so che lo detesti, ma dai piani alti ci è arrivato il comunicato che se vuoi ballare devi salvaguardarti prima e dopo i balli.", Dice tutto di un fiato, "quindi mettitelo ora e te lo togli dopo...poi dopo il ballo te lo rimetti subito", dice con calma, come se stesse spiegando ad una bambina.
Esausta di litigare, accetto, se queste son le condizioni per ballare.
"Va bene. Però ho bisogno di una mano.", dico, vedendo Nari che corre in corridoio, probabilmente ad avvisare le altre che ho accettato la cosa.

Che miracolo.

"Per questo son qua, vai a farti una doccia. Io vado a prepararmi e arrivo.", Sorride Kyong, portandosi con sé il tutore.

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Siamo arrivate in studio e, a fatica, riesco a star dietro alle ragazze.
Vicino a me c'è Kim, il solito ragazzo ficcanaso che cerca di comunicare con me, ma io lo ignoro totalmente.
Lo ignoro un po' perché non mi va di aver gente intorno e un po' anche perché è un ragazzo che potrebbe tanto, ma tanto interessarmi e voglio evitare assolutamente questo genere di cose in un momento così importante per me.

"Scusi, cosa vuol dire?!".
Sento la voce di Hana rimbombare nel corridoio davanti al nostro camerino.
Sta gridando addosso ad una ragazza dello staff, che, al contrario, mantiene la calma.
"Cosa succede?", Chiedo a Kim, il quale non mi risponde, probabilmente sta cercando di ascoltare la discussione, dato il suo sguardo aggrottato e attento.
Sena, davanti a me si gira, "ci hanno cambiato camerino, ci spostano in uno di quelli", dice indicando più in fondo.
Quasi vicino a quelle maledette macchinette degli snack.
"Ma là ci sono i camerini maschili", sussurro.
Sena fa spallucce.
"Probabilmente c'è stato un problema idraulico nel vostro camerino e anche in quello vicino", risponde Kim, guardandomi.
Stop.
Sapete quando una persona che vi piace ad un certo punto vi fissa negli occhi e voi non ve lo aspettavate?
Quel tremolio alle gambe?
Ecco.
"Ah..", riesco a rispondere, imbambolata dai suoi occhi neri.

Mi..piace?

Lui sorride, prendendo la borsa che mi stava scivolando dalla spalla e se la porta sulla sua.
"Dai, iniziamo ad andare dato che sei lenta.", mi prende in giro, sorridendomi.
Io, imbarazzata, inizio a zoppicare dietro a lui e alla ragazza dello staff, con le altre dietro di noi che continuano a lamentarsi.

Il camerino è praticamente uguale all'altro, solo un po' lontano dal corridoio del palco, un problema in più per me.

Facciamo colazione, finalmente con un po' più di armonia, anche se la tensione per il giorno dopo quasi si tocca.

Ci truccano e ci fanno indossare i vari vestiti.
Tutte indossiamo vestiti chi oro e chi bianchi e a me son toccati quelli bianchi.
Per la prima canzone si tratta semplicemente di un pantaloncino e una camicia bianca con degli inserti oro.
Per la seconda esibizione una mini gonna e un crop top, seppur corti, molto eleganti.
Per l'ultima si tratta di un vestito bianco, dato che dobbiamo stare tutte sedute a cantare, lungo e che fascia bene il corpo, mettendo in risalto le forme, con una cascata di brillanti d'oro sul fondo e uno spacco davanti che lascia intravedere le gambe.
Mi guardo allo specchio e mi sento bellissima.

Esco dal camerino e guardo le altre, tutte con vestiti diversi e uno più bello dell'altro.
"Mammamia Eunji, che fisico!" Mi fa fare un giro su me stessa Kyong, con a seguito i complimenti delle altre.
"Siamo tutte belle, guardatevi..", dico osservando con meraviglia ognuna di loro.

"Sei stupenda.."

Sento una voce maschile da dietro, che zittisce tutte, mi giro sorpresa, "eh no, volevo dire che siete tutte molto belle", si corregge poi Kim.
Le altre lo prendono in giro, andandosene dagli altri dello staff che continuavano a sistemarci.
Io gli sorrido e lo ringrazio, sicuramente ho tutte le orecchie rosse dall'imbarazzo.
"Kim, mettile il tutore e dopo, sul palco, glielo levi", gli indica il capo dello staff, vedendo che è vicino a me.
Lui annuisce e un po' impacciato mi fa segno di sedermi sulla poltrona nera dietro di lui.

Una volta seduta cerco di coprirmi la coscia che il vestito, scivolando, lasciava intravedere, e vengo fermata da Kim che mi poggia sulle gambe la sua felpa nera.
Io lo guardo e vedo che si china davanti a me, prendendo delicatamente, con le sue mani fredde, la mia gamba per poi poggiarla sul suo ginocchio.
Si fa strada sul mio corpo un brivido lungo che lui sicuramente ha notato, vedendo sotto le sue mani la pelle d'oca che si forma, infatti alza lo sguardo su di me, che io prontamente schivo girandomi a guardare un quadro appeso sul muro.
Come se niente fosse successo.
"Ti piace quel quadro?" Ride lui.
"Mh mh" annuisco, senza guardarlo.
Lui nega con la testa ridendo e inizia a mettermi il tutore.

"Ecco, ho fatto", dice dopo interminabili minuti di silenzio ad allacciarmi il tutore.
Si mette dritto davanti a me e mi porge la sua mano per aiutarmi ad alzarmi.
Io accetto e con qualche intoppo tra vestito e tutore mi alzo.
"Ti ringrazio tantissimo", sussurro, tenendo sempre lo sguardo basso e allontanando la mia mano dalla sua. Voglio evitare ogni contatto con lui e mi incammino verso la porta, seguendo le altre che stanno andando sul palco.
Lui intanto si inchina un poco e guardandomi andare via, sospira e si mette addosso la felpa nera che poco prima era sulle mie gambe.

--

Abbiamo finito le prove definitive e son sulla sedia in fondo alle scale del palco che cerco di mettermi il tutore.
Son da sola, ho voluto star da sola, avrei trattato di merda sicuramente qualcuno per via del male che sto provando in questo momento al piede.

"Finalmente", mi allaccio l'ultimo laccio del tutore e mi incammino verso il camerino.
Zoppico verso la porta, guardando un laccio del tutore che penzolava.
Questa è una maledizione.
Apro la porta, rimanendo sulla soglia, e intanto mi chino per mettere a posto il tutore.
Entro in camerino e mi chiudo la porta davanti a me.

Che puzza di sudore, ma da quando?

Mi sento fissare, non capisco perché.

"Ma fai pure", sento una voce maschile molto simile a quella di Changbin e altre voci che ridono dietro a lui.

Mi blocco, non ho il coraggio di girarmi.

"Eunji?", Sento un'altra voce, purtroppo, riconoscibile.




Eccomi, scusate l'assenza
Cercherò di pubblicare più sovente ❣️

𝑰𝒏𝒆𝒇𝒇𝒂𝒃𝒍𝒆 | BangchanWhere stories live. Discover now