III.4 Litigi e sogni erotici

44 5 72
                                    

[Atto III, scena IV]
Litigi e sogni erotici

«Uffa! Mio fratello doveva proprio decidere di rimanere con Achille? E io come diamine torno a casa?» sbottò Roberta, alzando gli occhi al cielo con fare esasperato «Vedi cosa mi tocca fare. E non sono nemmeno maggiorenne!»

Detto ciò, frugò per qualche secondo nella tasca del giubbotto e tirò fuori delle chiavi. «Senti...per caso sai guidare?»

Simone sgranò leggermente gli occhi. In teoria sapeva guidare, ma aveva ancora diciassette anni e, anche se avesse voluto, non avrebbe potuto portare una macchina. «Beh, sì, ma non sono maggiorenne.»

Roberta sorrise, poi lanciò in aria le chiavi e le riprese al volo con un gesto teatrale. «Non ti ho chiesto se legalmente puoi guidare, ma se sai farlo...» sussurrò rivolgendogli uno sguardo complice.

«E va bene...come sua signoria desidera.» sussurrò Simone alzando gli occhi al cielo e prendendo le chiavi che la ragazza gli stava porgendo «Ma non posso portarti fino a casa, quindi resterai da me.»

Roberta sbuffò, ma non trovò nulla da ridire. Simone non aveva tutti i torti: un conto era guidare in città, un altro era percorrere per minimo venti minuti una strada a scorrimento veloce. Non aveva certo intenzione di morire così giovane. E, beh, di fronte a una morte per incidente stradale, l'idea di passare un'altra notte a casa di quello stronzo non sembrava poi così brutta.

Salirono in auto e, nonostante le mani di Simone non la smettessero di tremare, riuscirono ad arrivare sani e salvi davanti al suo appartamento. «Tua madre è in casa stasera?» chiese Roberta, leggermente a disagio, mentre entrava nell'appartamento.

«Sì, ma dorme come un ghiro. Non si sveglierebbe nemmeno se le cadesse una bomba in testa. Quando domani si sveglierà le dirò che hai avuto un imprevisto e sei rimasta a dormire da noi. Tanto di sicuro sarà felicissima di vederti...»

Roberta annuì, poi attraversò l'ingresso a passi silenziosi e veloci e svoltò a destra verso il salotto. Quando entrò, però, vide che il divano su cui si sarebbe dovuta sdraiare non c'era più. «Oh, ho dimenticato di dirtelo...» cominciò Simone ridacchiando «abbiamo tolto il divano da qui perché mia madre vuole dare una sistemata al salotto».

Roberta sgranò gli occhi e diede uno schiaffo alla spalla del ragazzo, che non riusciva a smettere di ridere. Effettivamente, pensò Roberta con rammarico, l'espressione che aveva assunto non appena aveva notato l'assenza del divano poteva sembrare abbastanza esilarante. Sbuffò, poi seguì Simone nella sua stanza, rassegnata. Di certo lui avrebbe lasciato che lei dormisse sul letto, no?

No. Decisamente no. Guardò Simone che si sdraiava tranquillamente sul letto e le sue guance si imporporarono leggermente. Oh no, non avrebbe dormito nel suo stesso letto. «E io dove dovrei sdraiarmi, Vostra Grazia?» sbraitò facendo il giro del letto in modo da poter guardare in faccia il suo interlocutore.

«Puoi metterti a terra» sussurrò Simone divertito «oppure...sdraiarti dall'altra parte del letto. La scelta è tua.»

Roberta sbuffò, poi si sedette sulla sedia e poggiò la testa sulla scrivania, sperando che l'estrema stanchezza la aiutasse ad addormentarsi nonostante la postazione non fosse troppo comoda. Si svegliò dopo una mezz'oretta e realizzò che, se davvero voleva dormire almeno due ore, doveva per forza sdraiarsi vicino a quello stronzo. Sospirò, si tolse le scarpe e fece per infilarsi sotto le coperte, poi ricordò di non avere nulla da mettersi per dormire e fece per tornare alla scrivania. A quanto sembrava il destino si era propri accanito su di lei.

Solo in quel momento, mentre spostava la sedia su cui si sarebbe dovuta sedere, vide che sullo schienale era stata posata una maglietta. Non aveva molte certezze nella sua vita, ma una delle poche era che, quando lei si era addormentata, su quella sedia non c'era assolutamente nulla. Accese il telefono per vedere che ore fossero e trovò un messaggio da parte di Simone.

Dimmi che mi odi anche tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora