mi chiedevo se fosse mai esistito qualcuno che non ha mai pensato a togliersi la vita, cioè mai proprio mai, nemmeno un po'.
Secondo me l'unico caso possibile sono tutti quei bambini morti precoci.
Sarebbe bello saperlo.
Non voglio tornare a scuola ma nemmeno rimanere in vacanza per sempre, come si descrive questo??
Non ho voglia di fare i compiti, ovviamente, ma cosa importa.
Non ho voglia di fare niente
come sempre
a volte penso sia inutile pensare che tutto andrà bene
perché chi dice che porti benefici sono tutti quelli a cui è andata bene davvero dopo, invece quelli che stanno ancora male non ne parlano proprio
dovremmo imparare a non ascoltare gli altri
e forse nemmeno noi stessi
dovremmo imparare a non pensare ne parlare, è una cosa stupida perché a questo punto non esisterebbe niente e obbligarci a non sentire e provare nulla è come rinnegare la nostra esistenza.
Stavo pensando che a causa di quella persona io non sia riuscita a fare ciò che volevo davvero
perché non mi sono mai sentita come se lo stessi facendo per me e come se riguardasse me e solo me.
Una mia amica va dallo psicologo, lo so perché me ne ha parlato in modo scherzoso mentre parlava anche di altre cose. Vorrei andarci anche io, vorrei stare da sola ed essere ascoltata.
Non accade, perché??
Vorrei dire che oggi sia una brutta giornata ma odio dirlo perché allora è come se io vorrei disperatamente che domani sia meglio di oggi ma tanto è ovvio quindi non capisco perché semplicemente liberarmi di questa ansia è come se ogni giorno io nascessi di nuovo e vivessi le stesse emozioni ma mi sentissi di starle vivendo per la prima volta, per centinaia di volte ripetutamente.
Stavo pensando che spesso ci sentiamo dire che nella vita scegliamo cosa essere, e io non penso sia esattamente la cosa giusta.
È da sempre che penso che tutto ciò che facciamo o che siamo non sia del tutto colpa nostra, ciò non cambierà molto probabilmente come mi sentirò da individuo che prova sentimenti, but still.
Se io fossi te, se io fossi nata te e tu fossi nata me, io sarei me lo stesso e tu saresti te, nel senso che se pensiamo alla nostra nascita e molto prima di essa possiamo capire che nulla era umano, non importava chi saremmo nati, perché non eravamo nessuno, io sono io, ma non l'ho scelto io, certo i miei genitori hanno più o meno scelto dove farmi nascere e vivere, come chiamarmi ecc... hanno preso delle decisioni, ma tutte le loro decisioni dipendono da tutto ciò che li circonda, da tutto ciò che sanno, che sono, insomma tutto dipende non solo da loro ma anche dagli altri, dal mondo e come lo vediamo e percepiamo e cosa ci spaventa di esso. Da piccola quando stavo male per qualcosa ci riflettevo e pensavo che se un'altra persona fosse me, come ho detto prima, quella persona che ormai ha tutta la non più mia identità, farebbe esattamente ciò che ho fatto io, prenderebbe le stesse decisioni, questo non può fare una piega però penso sia molto bello. La colpa che proviamo spesso è molto appesantita, diciamo, però in realtà è un sentimento come gli altri, e non dovremmo dargli meno importanza solo per questo; quello che sto dicendo non significa che a questo punto ad esempio un assassino non abbia la colpa, però siamo solo personaggi di miliardi di film diversi, e a volte vorrei mettere in pausa questo film e scappare dalla sala cinema, e vedere qualcosa di diverso, vivere un film che posso controllare.
Una mia amica si è dimenticata di me quando stava elencando chi uscisse.
Sono passati 8 mesi da settembre. Io sono ancora là, chiusa in una bolla.
Non ho voglia di fare un cazzo vorrei rimanere sul letto fino a tardi e leggere le mie amate storie gay, ma devo lavarmi, per non essere come una depressa di merda poiché solo le 23:16 ho deciso di voler finire la doccia prima delle 00:00 e mettermi nel letto prima di quell'ora.
23:37 fatto 👍🏻.
Prima sono uscita fuori, il mio balcone mi piace molto ha una bella vista e una bella altalena dove spesso dormo e guardo una stella in particolare. Da quando mi sono trasferita penso che questo balcone io ce lo abbia perché ho sempre apprezzato quello che avevo nella vecchia casa nella vecchia cameretta. Ho sempre fatto delle foto e pensavo fosse uscito da un film della ghibli. Ci sono molti colori e ho sempre tenuto questo pensiero e questa sensazione stretta stretta a me, perché mi sento l'unica che l'abbia davvero apprezzata quella vista, lei non era niente di che per nessuno poiché affaccia a una serie di palazzi tutti attaccati tra loro che formano un quadrato nel quale c'è una parte per ogni palazzo, non so descriverla però ho una foto di essa attaccata alla mia libreria. Adesso la mia vista è ancora più bella, per me è come se fosse una compagna cara che è cresciuta ed adesso è più matura e bella. Mi sento alta guardando i palazzi un po' più bassi. Prima li guardavo e c'era il cielo blu blu che vestiva di un colore grigiasto e bianco molto sfocato e ai bordi riuscivo a vedere di pochissimo il limite della mia vista dovuto alla forma rotonda della terra, io non capisco come facciano i terrapiattisti, è così bella la forma rotonda, è come una cupola grandissima però noi non siamo dentro di essa, ma ai confini and yet c'è un sacco di spazio, non so se ha senso. Comunque ho sentito una sensazione al petto, c'erano la maggior parte dei lampioni e delle luci della città spenti e poche persone e macchine, il balcone era buio e io sapevo che i miei fossero a letto e mio fratello a farsi i cavoli suoi quindi mi sono un'attimo appoggiata al muro senza paura che qualcuno mi guardasse; io ho pensato che prima o poi tutto ciò che mi circonda non ci sarà più, non so perché, ho pensato che prima o poi sarò morta e per la prima volta dopo un sacco di tempo, penso, di aver avuto quella sensazione di bianco nel petto, non so descriverla, so cosa sto vedendo, so che mi piace, so che questo momento preciso finirà, ma continuo a essere grata e contenta, di non so cosa.
Mi sento rifiutata, spero sia solo nella mia testa.
Vorrei qualcosa fosse diverso, magari non vorrei sentirmi così sola e vergognarmene.
Odio tutti
2:05
non lo so, evangelion. bello. noia🪂
ansia
