Capitolo 15

2K 91 0
                                    

Mi svegliai circa un ora dopo, ero distesa sul divano e al mio fianco con aria preoccupata c'era Bryan e il dottore, la prima parola che pronunciai fu -Davide-

subito dopo mi ridestai del tutto e vidi Bryan, mi parve un pò irrequieto mentre il medico mi poneva delle domande -Alex..Alex..m sente- mi ridestai del tutto voltandomi verso di lui -Come si sente? sa dirci cosa è successo? - respirai a fondo e dissi -Veramente vorrei sapere io cosa è successo!-

In quel momento si avvicinò Bryan dicendo -Siamo rientrati dall'ospedale, eri arrabbiata con me e dopo sei scoppiata dicendo "basta sta zitto" poco dopo sei entrata in trans e sei svenuta- feci un cenno di assenso con la testa e dissi - Si ora ricordo- vidi che entrambi tiravano un sospiro di sollievo -Ero arrabbiata con te, per l'ennesima volta mi sono sentita dire che "andrà tutto bene" e questo mi ha irritato perchè non va tutto bene....ho avuto un flash- back...litigavo con un uomo non so chi sia..forse mio marito non so per quale motivo ma anche a lui dicevo le stesse cose- mi vergognavo come una ladra per quanto era accaduto, non dovevo scoppiare a quel modo, in fin dei conti c'era gente che mi stava aiutando sopratutto Bryan, abbassai lo sguardo e dissi

-Scusami non avrei dovuto- Bryan si avvicinò e mi prese la mano tra le sue, nei suoi occhi c'era un infinita dolcezza come nella sua voce - Stai scherzando, non deve essere facile per te tutto questo- accennai appena un sorriso.

Gianni andò via rassicurandoci che in ogni momento potevamo chiamarlo.

Ero in piedi ora, Bryan mi fu vicino e disse -Vuoi andare di sopra, ti accompagno?- feci cenno di no con la testa - Vado nello studio se non ti spiace- mi guardò con un espressione addolorata - Vuoi andare di la perchè speri di ricordare altro? non credi di aver avuto già troppe emozioni per oggi?-

-Non so, ho solo voglia di stare di la- fu l'unica risposta che diedi avviandomi nello studio .

Mi sedetti alla scrivania come al solito accesi il computer, stavo cercando il programma e nel frattempo pensavo a quel che era accaduto e a quel che avevo ricordato quando d'improvviso fermai l'immagine su un delicato volto di un bambino, ebbi un altro flash- back.

"Mi sono sentita frustrata quando lei mi diceva, è un uomo ambizioso che può fare molto. Ed io volevo solo l'uomo privo di tutta questa ambizione, privo della sua corsa verso il potere. Mi sono sentita frustrata quando ogni mese mi sono sentita fallita come donna"

Mi ridestai, non riuscivo a ricordare altro e non capivo il motivo di quella discussione..ma ricordavo con furente dolore quanto avevo desiderato avere un bambino.

Scoppiai in lacrime, un pianto che solo una madre può provare per la perdita di un figlio, ricordavo la sensazione che provavo ogni mese quando mi rendevo conto di non essere madre...ricordavo le mie preghiere affinchè arrivasse ed ora non c'era più e non capivo e non sapevo e non ricordavo il perchè.

In quel momento provavo così tanto dolore per la perdita di mio figlio che non mi accorsi che Bryan mi aveva raggiunto, era al mio fianco -Cosa c'è? ti prego dimmi- mi sollevò il viso , i miei occhi arrossati e singhiozzando dissi -Ho desiderato quel bambino...ed ora non c'è più...e non so cosa è successo..non lo ricordo. Ma il mio bambino non c'è più e forse è tutta colpa mia- continuai a piangere mentre lui restava in silenzio, mi sollevò prendendomi in braccio e mi accompagnò in camera, mi adagiò sul letto e rimase disteso con me, permettendomi di sfogare il mio dolore finchè non mi addormentai.



Il dolore di una madre non si può trascrivere su un foglio o cercare di raccontarlo.

E' un dolore immane quello che si prova, ancor di pi se hai desiderato con tuta te stessa quello che crudelmente il destino ti ha strappato.

Il tuo cuore va via con lui, la gioia di vivere e la speranza vanno via con le prime lacrime che scendono pungenti e prepotenti per dar sfogo, in parte, al dolore di madre.

La mia vita... un altra voltaWhere stories live. Discover now