𝐆𝐀𝐌𝐄 𝐨𝐟 𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓𝐒

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Timber si levò nella stanza silenziosa, dando inizio a quel raro annuncio sulla rete di telespettatori interessata

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Timber si levò nella stanza silenziosa, dando inizio a quel raro annuncio sulla rete di telespettatori interessata. Raro perché sapevano che avrebbe avuto maggiore successo sui social piuttosto che in TV.
"Game of Hearts" era scritto in rosso e rosa, in corsivo, proprio al centro dello schermo.
Al fondo di esso si spostava una scritta biancastra: "Se hai tra i 18 e i 25 anni..."
Ma nessuno ci prestava attenzione: la figura comparsa dopo il titolo era il protagonista della trasmissione, accompagnato da una donna a cui teneva la mano e sorrideva caldamente. Poco dopo si girò verso la telecamera.
«Siamo in onda?»
«Idiota, ma se hai sentito anche la sigla di apertura!»
Diverse risate si udirono da rumorose case.
«Ops, beccato, perché mi devi sempre rovinare questi momenti in cui cerco di essere affascinante?»
«Perché sembri solo tonto»
Il ragazzo sbuffò sorridendo.
«Salve a tutti bambini, giovani, adulti e vecchi...»
L'occhiata che la conduttrice gli lanciò fu indimenticabile.
«Io sono Atwood Lee, più comunemente chiamato A.t...» e nel dire ciò schioccó un occhiolino alla bionda «e insieme alla bellissima donna qui presente, nonché conduttrice di questo programma e sua ideatrice, Elea Barley, sono lieto di presentarvi Game of Hearts, ma beh, chi sono io se non un semplice commentatore? Lascio la parola alla mia adorabile compagna»
Le telecamere si spostarono sul viso della donna.
«Salve a tutti cari, io sono Elea, conduttrice e...»
«L'ho appena detto io» disse l'altro digrignando i denti in un sorriso.
La giovane fece finta di niente.
«Ideatrice della prima edizione di Game of Hearts! Come state? Beh, preparatevi a non stare bene!» rise, una risata contagiosa la sua.
«Game of Hearts è un reality che dà possibilità a ogni influencer che vada dai 18 ai 25 anni e abbia oltre i 25.000 followers, di mettere in gioco le proprie capacità di marketing! In circa sei settimane, variabili, passate in una villa, o dieci o dodici, persino quattordici partecipanti si sfideranno in giochi mentali e pratici, tutto ciò con il solo scopo di ricevere maggiore visibilità! Dov'è il tranello? Semplice: non c'è; sarà solo a eliminazione, per il resto avrete camere da letto personalizzate in base alla vostra personalità, un enorme piscina, e parteciperete a feste e interviste esclusive! Una specie di casa degli influencer potremmo definirla: centrale sarà il dramma!» e in queste ultime due frasi sembrò così sincera che nessuno poté evitare di ascoltarla attentamente.
«Grazie Lee, per questo tuo breve intervento...»
«Atwood!»
«Perdonami Elea, già ti chiamavo con il tuo prossimo cognome... Stavo dicendo: grazie per il tuo breve intervento, temo tu abbia già detto troppo, lasciamoli con un po' di suspence... solo un'ultima cosa: quando inizierà il programma?»
«Verso fine luglio caro»
«Perfetto, Game of Hearts signori, nella sigla di chiusura trovate il link per le iscrizioni! Vi aspettiamo in molti: fortuna è lanciare una moneta, non sai con cosa ti ritrovi ma stai certo che la sorte non ti farà annoiare»
Le due figure al centro dello schermo scomparvero nuovamente sulle note di Timber per lasciare spazio a, come aveva detto l'intervistatore, il link di iscrizione al reality.

Nel frattempo, dietro le quinte, le due teste bionde confabulavano idee che gli ascoltatori non avrebbero mai dovuto sentire.
«Persuasiva come sempre Lee»
«Andiamo, temo di non aver convinto nessuno in realtà, potevo fare di più»
«Tranquilla biondina, credo che nessuno abbia realmente ascoltato ciò che avevi da dire, saranno stati tutti presi dalla tua bellezza»
«Dovrebbe essere un complimento A.t.?»
«Forse... perché non hai voluto dire il vero obiettivo del programma?»
«Oh ma io l'ho detto, non ho neanche mentito sulla villa, ho omesso semplicemente a chi sarà aperta, per quanto tempo, e dove si starà il resto del tempo. Ho evitato di dire in che modo si arriverà a tale visibilità»
«Assolutamente geniale Elea... ti andrebbe più tardi di andare a prendere un drink insieme?»
«Andiamo Atwood, sarebbe così poco professionale farci vedere insieme mentre lavoriamo per lo stesso programma... vieni direttamente da me? Me la cavicchio con le bibite»
Gli fece un occhiolino, e, dicendo ciò, si allontanò a passo svelto da lui.

 vieni direttamente da me? Me la cavicchio con le bibite»Gli fece un occhiolino, e, dicendo ciò, si allontanò a passo svelto da lui

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❝Fortuna è lanciare una moneta, non sai con cosa ti ritrovi ma stai certo che la sorte non ti farà annoiare❞

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