15. Sei bellissima🌹

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Oggi è una splendida giornata, perfetta per prendere un po' di sole.
Telo mare sul prato ben curato dai nonni, occhiali da sole e protezione solare cinquanta.
Sì, cinquanta.
Anche se sono del sud, sono una mozzarellina e mi scotto facilmente.
Mi arriva un messaggio da Filippo.
Sorrido come una cretina ogni volta che mi arriva un suo messaggio.
<<Ehi, Deb. Ti va di uscire stasera con me e i miei amici? Andiamo in giro per locali.>>
<<Volentieri>>, scrivo con accanto una faccina che sorride.
<<Che stai facendo?>>, mi chiede.
Decido di mandargli una foto della mia protezione solare cinquanta.
<<Davvero usi una protezione per bambini?>> chiede con accanto tre faccine che ridono con le lacrime agli occhi.
<<Filo, non mi prendere in giro! Possono usarla anche i grandi. E poi, sono costretta ad usarla perché l'anno scorso mi sono ustionata. I miei volevano portami all'ospedale.>>
<<Eri messa così male?>>
<<Direi di sì. Avevo la sensazione di essere dentro un forno. Sembravo un tutt'uno con la mia maglietta rossa.>>
Gli allego una foto delle mie gambe ustionate come prova.
<<Dio mio.>>
<<Ci vediamo alle otto. Andiamo a mangiare la pizza in un bel locale. A stasera!>>
<<A stasera!>>, scrivo con un'altra stupida faccina.
Mi chiedo se gli piacciano le faccine stupide.
Io e le mie solite inutili paranoie.
Mia sorella ha ragione: penso troppo.
Decisamente.

<<Marti, sono contenta che venga anche tu stasera.>>
<<Strano che tu mi abbia chiesto di uscire con voi.>>
<<Prima o poi devi conoscere il mio futuro marito.>>
<<Addirittura...>>
<<E poi, in realtà, ti invito spesso per uscire.>>
<<In realtà, da piccole, volevo uscire con te, ma tu non mi volevi. Andavo da mamma piangendo e...>>
<<Acqua passata>>, la interrompo bruscamente.
Che bello l'amore tra sorelle.

<<Marti, non so, non sono convinta.>>
Ho messo a soqquadro la stanza: il letto è pieno di vestiti, l'armadio è un disastro.
<<Questo vestito è carino. Ti sta bene>> risponde mia sorella esausta.
Lei ha già scelto cosa mettersi: gonna e top.
Lei è sempre sicura di sé, io sempre indecisa.
L'esatto opposto.
Io continuo a guardarmi allo specchio, con addosso un vestitino nero, molto semplice.
<<Deborah, c'è un ragazzo che dice di essere tuo amico>> urla dal piano di sotto mia madre.
Rimango per qualche secondo accigliata, poi capisco.
<<È Lorenzo, fallo salire>> urlo.
Mia sorella mi guarda confusa sul letto, già pronta.
Mi chiedo cosa sia venuto a fare e soprattutto come abbia scoperto dove abitano i miei nonni.
Lorenzo apre la porta e subito si fionda da mia sorella.
<<Piacere, Lorenzo>> dice, porgendole la mano.
Martina gliela stringe sempre più confusa.
Sbuffo.
<<Lori, che ci fai qui? Come hai trovato casa nostra?>>
<<Mi accogli così?>>
<<Dai, che ci fai qui?>>
<<Sono venuto a salutarti. Ho chiesto a Filo dove abiti. Facile, no?>>
<<Giusto, potevo arrivarci.>>
Si siede accanto a Martina e comincia a farle domande.
Sbuffo ancora una volta.
<<Lori, se sei venuto per provarci con mia sorella, smamma.>>
<<Ma sei minorenne?>> continua Lorenzo.
<<Ho diciassette anni>> risponde Martina.
<<Lori!!!>>, lo ammonisco.
<<Va bene, la smetto.>>
<<Bene.>>
<<Indossi questo stasera?>>, indica il mio vestito.
<<Non lo so... Non sono convinta.>>
Lorenzo inzia a frugare tra le mie cose e trova una gonna nera e un top con i brillantini.
<<Perché non metti questi?>>
Li prendo e vado in bagno per provarli.

<<Sai, Lori, ti devo dire... Mi piace questo outfit>> dico, uscendo dal bagno.
Lorenzo mi prende per mano e mi fa girare intorno a me stessa, compiaciuto.
<<Vedi che sono utile. Non mi apprezzi mai.>>
Mia sorella ridacchia e dice: <<Sei riuscito a trovarle un outfit che le piace. Miracolo. Io dopo due ore non ci sono riuscita>>.
<<Si vede che sei un artista, Lori>> dico e gli dò una pacca sulla spalla.
Dopo mezz'ora di piastra, con sottofondo Lorenzo che si lamenta perché si annoia, finisco il tutto con mascara e lucidalabbra.
<<Sono pronta!>> esclamo.
<<Alleluja!>> esclama Lorenzo. <<Chiamo Filippo per dirgli che può venire.>>

Appena sentiamo la moto di Filo, scendiamo, salutiamo velocemente mamma ed usciamo.
Incontro subito gli occhi magnetici di Filippo.
Mi sorride e mi porge il casco.
Mi avvicino per dargli un bacio sulla guancia.
<<Sei bellissima>> mi sussurra e, come sempre, mi vengono i brividi.
Sorrido soltanto, perché non riesco a parlare, visibilmente imbarazzata.
<<Tieni questa>>, mi porge una felpa viola, <<sulla moto ci sarà freddo>>.
<<Grazie.>>
La indosso e il suo profumo inebria le mie narici.
Mia sorella, nel mentre, è già salita in moto, dietro Lorenzo.
Imitando il gesto di Filippo, le ha messo il suo giubbotto di pelle sulle spalle.
<<Lori, mi raccomando. Non importunare mia sorella>>, gli dico.
Lorenzo mi fa l'occhiolino.
Io gli faccio un'occhiataccia.
Metto il casco e salgo in moto.
Avvolgo Filippo con le mie braccia e i due mettono in moto nello stesso momento.

Mentre Filo sfreccia sull'asfalto, chiudo gli occhi, appoggio la testa sulla sua schiena e lo stringo ancora più forte.
Sento ancora il suo profumo e mi sento al settimo cielo.
Mi sento così rilassata che non mi accorgo nemmeno di essere appena arrivati.
Filippo scende dalla moto e mi aiuta a fare lo stesso.
Lorenzo e Martina ci raggiungono.
<<Vedi, tua sorella è sana e salva>>, mi fa notare Lori.
Gli faccio un'occhiataccia (come sempre), prendo Martina a braccetto ed entriamo nel locale, sotto lo sguardo divertito di Filippo e quello infastidito di Lorenzo.
Ovviamente quest'ultimo voleva sedersi accanto a mia sorella, ma l'ho preceduto e l'ho fatta sedere tra me e Filippo.
<<È sempre stata così gelosa tua sorella?>>, le chiede occhi verdi divertito.
<<È sempre stata un po' protettiva, ma non penso che Lorenzo sia pericoloso.>>
<<Lo è>>, l'ammonisco.
<<Ma non è vero! Sono un bravo ragazzo>>, si giustifica Lori.
<<Ti ricordo che una volta hai fatto esplodere la lavatrice.>>
<<Ma è stato un incidente!>>
<<Non farci caso. Litigano sempre. Ormai ci sono abituato>>, si rivolge Filippo a Martina.
<<Mi dispiace per te>>, gli dice quest'ultima, mettendogli una mano sulla spalla.
<<Ehi, non lo toccare>>, le dico.
<<E poi dici che sono io pazzo... Tu inizi già a fare scenate di gelosia. Sei tu pazza>>, interviene Lorenzo.
Iniziamo a litigare, come sempre.
Filippo non sa se ridere o piangere.
Un giorno si stancherà di noi e andrà in un'isola sperduta pur di non vederci.
Solo l'arrivo della pizza ci fa zittire, per la felicità di tutti.

Dopo cena facciamo una passeggiata sul lungo mare.
Lorenzo continua a provarci con mia sorella. Lei sembra divertirsi.
Ormai ho perso le speranze: non cerco più di mettermi tra di loro o allontanarli.
Io passeggio a fianco di Filippo, tenendoci per mano. Ogni tanto ci guardiamo, ma subito dopo distogliamo lo sguardo imbarazzati.
<<Ti va di stare un po' da soli?>>, mi chiede Filippo, cogliendomi di sorpresa.
<<Soli dove?>>
<<Ti porto in un'altra spiaggia qua vicino.>>
Filippo mi vede un po' pensierosa e continua: <<Tranquilla, tua sorella non sarà in pericolo. Ci sono gli altri mie amici con le loro ragazze>>.
<<Va bene, ma prima devo fare un discorsetto a Lorenzo.>>

<<Marti, se Lorenzo ti disturba chiamami. Okay?>>
<<Deb, tranquilla. So cavarmela da sola.>>
<<Cosa andate a fare da soli? Cose sconce?>> chiede Lorenzo.
È sempre il solito.
<<Non dire queste cose davanti mia sorella. È minorenne, ti ricordo.>>
Martina alza gli occhi al cielo.
Dopo l'ennesimo battibecco con Lori, io e Fil salutiamo tutti e andiamo verso la moto.
Mi rimetto la sua felpa e il casco, il moro fa la stessa cosa e mette in moto.

Arrivati in una spiaggia tranquilla, andiamo nell'unico bar presente, Filippo ci tiene ad offrirmi una birra.
Passeggiamo sul lungo mare pieno di ciottoli sorseggiando la birra fresca.
Ad un tratto mi fermo e mi siedo per terra. Filippo mi imita.
Chiudo gli occhi e sento solo il rumore del mare.
Anzi, sento anche il mio cuore battere forte.
Cogliendolo alla sprovvista, prendo la mano di Filippo e la poggio sul mio petto, dove c'è il cuore.
<<Senti?>>, gli chiedo.
Mi risponde con un bacio sulle labbra.
Subito dopo inizio a togliermi le scarpe e i vestiti.
<<Che fai?>>, mi chiede.
<<Voglio fare il bagno. Non ho mai fatto il bagno al mare di notte.>>
Una volta rimasta in intimo, vado in acqua, sotto lo sguardo attento del moro.
<<Non vieni?>>
Filippo si spoglia velocemente e mi raggiunge.
Mi prende per mano e ci immergiamo piano piano.
Mi prende in braccio e avvolgo le gambe intorno al suo bacino.
Lo bacio, sotto il chiaro di luna e la luce soffusa di un lampione più in là.
<<Mi stai facendo impazzire. Devo controllarmi>> dice sulle mie labbra ridacchiando, facendomi rabbrividire.
<<Ti amo>> gli dico, finalmente. Avrei voluto dirglielo da una vita.
<<Anch'io ti amo.>>

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⏰ Last updated: May 08 ⏰

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Niente male questa vacanza! - IramaWhere stories live. Discover now