Nuove amicizie

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"Muoviti, ci stanno aspettando!"

Corey mi afferra il braccio e accellera il passo.

"Piano, idiota" mi lamento io.

Arriviamo al bar muovendoci alla velocità della luce, intanto la curiosità aumenta dentro di me.

Non ho mai avuto veri amici fino a poco tempo fa, figurati avere dei coinquilini. Mi troverò bene? Dalla descrizione di Corey sembrano simpatiche. Speriamo.

Apro la porta di vetro del bar e mi infilo dentro, osservando con cura la stanza.

Al tavolo infondo sono sedute due giovani ragazze: una indossa un vestito nero e sfilacciato, lungo fino al ginocchio, simile agli abiti vittoriani, con delle calze a rete bucate a coprire le gambe; l'altra indossa una maglietta a rete sopra a una canottiera e dei leggins rovinati, tutto ciò rigidamente nero.

Entrambe hanno le labbra di un nero intenso e i capelli spettinati e scuri.

Stanno chiaccherando tra loro, non ho chiaro su cosa. Forse faccio parte dei loro discorsi? Probabile, molto.

Mi avvicino piano alle mie nuove coinquiline.

Appena si accorgono della mia presenza, si zittiscono e mi squadrano rigidamente.

Una sorride e dà una gomitata all'altra. Stanno fissando il mio petto, dà ciò capisco che osservano la mia maglietta dei Korn.

"Hey! Io mi chiamo Christine e ho 19 anni. Ti dirò di più dopo, ora restiamo sulle cose importanti" si presenta la ragazza con la maglietta a rete, porgendomi la mano dalle dita sottili. La stringo calorosamente.

Lo stesso fa la seconda: "Ciao. Io sono Hecate e ho anch'io 19 anni. Lo so, è un nome strano, ma i miei genitori sono amanti della mitologia greca".

Sorrido.

"Piacere di conoscerci. mi chiamo Jonathan e ho compiuto da poco 18 anni". È una presentazione scarsina, lo so...

Christine mi osserva rivolgendomi un sorriso obliquo, indicando la mia maglietta.

"Vedo che ti piacciono i Korn. Anche io li adoro. Sai, io e Hek abbiamo da poco fondato una band nu metal insieme a dei nostri amici. Si chiama Creepy, nome banale, lo so, dubito che tu ne abbia mai sentito parlare. Abbiamo fatto qualche piccola esibizione qui in zona... Comunque io sono la vocalista e Hek la batterista. Sta andando piuttosto bene. Stiamo scrivendo il primo album. Tu? Suoni o scrivi musica?".

"Hanno partecipato a qualche fiera sfigata. Dobbiamo essere sinceri tra noi" si sente scherzare da dietro le mie spalle.

"Ti picchierei se non amassi questo drink, schifoso teppista di un punk" risponde scherzosa la ragazza, che bacia velocemente il mio amore sulla guancia, seguita dall'amica.

Corey, che ha ordinato da bere si siede di fianco a me. Appoggia una mano sulla mia schiena.

Sono molto colpito dalla notizia della band. Effettivamente l'idea di creare musica mi ha sempre attratto, ma devo impegnarmi già nella scrittura. Ciò non mi impedisce di partecipare al loro progetto, in ogni caso.

"Che figata. Dove registrate?" Chiedo.

Hecate mi risponde: "fin ora abbiamo registrato in una sala di registrazione in affitto, ma visto che nella nuova casa abbiamo un garage piuttosto ampio, possiamo suonare lì. Trovare i soldi per acquistare l'attrezzatura professionale non è per niente semplice, ma gli strumenti musicali li abbiamo e possiamo quantomeno provare. Sai, ho comprato da poco una nuova batteria, è fottutamente fantastica!"

Vorrei tanto partecipare al loro progetto.

"Io scrivo poesie, sogno di diventare uno scrittore infatti. Se siete d'accordo posso dare il mio contributo con i lyrics delle canzoni" propongo.

I volti delle due ragazze si illuminano.

"Vediamo cosa sai fare".

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"Questa stanza è gigantesca! Dio mio, qui ci divertiamo" esclama gioiosa Hecate. Indica un angolo di quello che, una volta arredato, sarà il nostro soggiorno. Nonostante avessimo visitato la casa miliardi di volte, ci sembra sempre più bella. "Qui ci metto il mio altare".

"Sei pagana?" Chiedo.

"Wiccan" risponde lei. "Anche Chris lo è. È interessata anche alla mitologia nordica".

"Fantastico. Mi piacerebbe sapere di più sull'argomento"

Sono sempre stato interessato alle correnti spirituali e al paganesimo, nonostante io non segua realmente uno di essi. Mi piacciono le pratiche di ipnosi e la meditazione però. Molto spesso le pratico, fanno davvero stare bene e io ne ho avuto grande bisogno. Ma devo dire che da quando sto con Corey la mia depressione è in continuo declino. I tagli sul mio braccio si rimarginano senza essere sostituiti. Le bottiglie di alcolici si svuotano più lentamente, così come i pacchetti di sigarette. Ho smesso persino con le droghe pesanti, nonostante usi regolarmente quelle leggere.

Sono felice di non aver mollato tutto. Tutte quelle volte in cui la lama si avvicinava al mio collo appoggiandosi dolcemente, ma senza mai premere, per la paura della morte e per un represso amore per la vita... Il terrore è stata la mia benedizione e la mia tortura. Mettere fine a tutto mi avrebbe risparmiato tanto dolore, ma anche la possibilità di trovare la gioia. Forse è valsa la pena soffrire, se ciò che vivo oggi è la ricompensa.

"WOAH, QUESTA È CASA NOSTRA" le grida di stupore di Corey provenienti dalla cucina si odono fin qui.

Scoppio a ridere e corro in cucina.

"Guarda, amore" si rivolge a me, indicando il frigorifero. È pieno di birre e varie bevande alcoliche.

"QUESTA È UNA BENEDIZIONE" strillo io.

Chris e Hek ci raggiungono e iniziano a ridere.

"Dobbiamo dividerci i compiti, gente. Ci pensiamo dopo, che dite? Io mi rifiuto di pulire i bagni" esclama Hecate.

La fisso perplesso.

"Io non so cucinare. Abbiamo il microonde e la pizzeria a un chilometro quindi poche palle, per favore. Abbiamo la lavatrice e la lavastoviglie, vero?" Chiedo.

"Se sai come cazzo si usano quegli affari... Comunque si" risponde Chris. "Facciamo a turni. Io e Hek ora pensiamo alle nostre stanze e a sistemare le nostre proprietà, voi pensate pure alla vostra stanza. Oh, cari, ricordate che la vostra camera da letto è di fianco alla nostra, piano con i rumori perché in un attimo vi faccio finire su Porntube senza che ne sappiate niente".

Corey la fissa sorridendo. "Invidiosa?"

Lei ci rivolge un sorriso sarcastico. "Ma senti 'sti due froci" borbotta scherzosamente.

Le tiro uno schiaffetto amichevole sulla schiena e mi dirigo verso la camera.

L'arredamento è piuttosto moderno, per niente male. Dalla finestra si vede il parco, verde e vivo. Le tende sono soffici e di colore scuro.

Stacco i quadri piuttosto bruttini per attaccare quelli che ho comprato io su Internet. Alcuni invece sono mie creazioni e ne sono fiero.

Le coperte del letto sono blu scuro, mi piacciono molto, mentre la testiera è di legno bianco.

Apro gli scatoloni del trasloco e colloco la mia grande collezione di libri sulla scrivania, in ordine di genere. Attacco qualche poster negli spazi di muro liberi.

"Che ne pensi?" Chiedo al mio compagno di stanza.

"Davvero bella. Dio, sono così felice. Potremo addormentarci abbracciati dopo aver fatto l'amore, ci sveglieremo insieme e io ti porterò la colazione a letto. Studieremo insieme e leggeremo libri. Ci sistemeremo i capelli l'un l'altro e ci scambieremo le magliette. Io ti farò ascoltare punk sclerando per la tua ignoranza a riguardo di esso e tu farai lo stesso con me, facendomi ascoltare metal. Ci racconteremo storie e rideremo insieme. Non avrei potuto desiderare qualcosa di migliore" mormora sognante. Gli sorrido dolcemente. Mi avvicino a lui è lo abbraccio da dietro.

"Sarà fantastico" sussurro.

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