N:questo è il tuo armadio e, si condivideremo il letto
entra lisa
L: ora ci stai provando con mio fratello eh?
N:lisa calmati gli ho mostrato solo la camera e la casa
L: se immagino che dormirà con te così fate le cose sconce ma appena vi vedo baciarvi ti rovino
dice puntando il dito su di me
N: tra di noi non può nascere nulla perché siamo fratellastri
L: me lo auguro gallina
N: stronza
L: zitta orfana di padre
non resisto, prendo la prima cosa che mi capita e glielo sbatto addosso più forte che posso
N: NON TI PERMETTERE A PARLARE DI MIO PADRE. QUANDO PARLI DI LUI SCIACQUATI LA BOCCA
lei cade a terra ma si rialza tirandomi i capelli
continuiamo ad afferrarci ma qualcuno ci divide anzi mi divide lui Christian divide me ma non lei la dovrei prendere in senso buono?
L: come faccio ad andare alla sfilata con i capelli sfatti
N: ti sta bene
L: ora lo dico a tua madre così vediamo a chi sta bene o no
N: e diglielo
se ne va
Cerco di mollare la presa di christian ma non mi molla
C: finito di ammazzarla?
N: disfa la valigia va
mi butto sul letto
lo guardo sistemare tutti i vestiti piano piano
C:perché mi guardi?
N: non ti stavo guardando sarà impressione tua
mi giro la faccia
C: sarà
arrossisco
finisce di riordinare i vestiti
C: che facciamo?
N:che vuoi fare?
C: dormire
si butta sul letto e si addormenta
gli scatto na foto
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e la metto su insta taggandolo
"hai iniziato a seguire Turbojr " e mi addormento pure io..
sento una vocina... X: Ti voglio bene stellina
Mio padre. Stellina... quel soprannome... il soprannome che mi dava mio padre... Sono in macchina con mio padre con una canzone di sottofondo fecimo quell'incidente controllai se mio padre stesse bene P(papà): stai bene stellina? N: insomma papà tu come stai? P: bene mentii decisi di chiamare un'ambulanza e dopo che arrivasse non riuscirono neanche a soccorrerlo che se ne andò davanti a me... e le uniche parole che uscirono dalla sua bocca prima di andarsene "ti voglio bene stellina" e se ne andò davanti a me... comincio ad urlare e dimenarmi piangendo ma non mi resi conto che.. stavo piangevo,terrorizzata, urlando e mi stavo dimenando nel mio letto
per un incubo
sbarro gli occhi quasi mi manca il respiro
C: ei ei ci sono io
era christian che mi abbracciò mi sciolsi e diventai molto più rilassata ma ero ancora terrorizzata per quell'incubo
C: hai avuto un incubo stai tranquilla
mi tranquillizzai subito al suo abbraccio
N: scusami.. non è la prima volta che mi succede
C: che incubo hai fatto?
N: mio padre... scusami.. faccio questo incubo da 6 anni
C:non ti devi scusare
mi sussurra
non si stacca dall'abbraccio e mi bacia la testa
vorrei stare qui.. fra le sue braccia e non staccarmi mai più