Una volta girato l'angolo, mi sono acceso una sigaretta mentre mi dirigevo in quella strada dritta, quasi infinita.
Ora, qui a sinistra si trova la mia scuola. La campanella suona alle 7:59, e ormai, erano le 8:07.
Finisco la sigaretta, gira la testa a sinistra, è una figura possente inizio a presentarsi alla mia vista. Era alto, biondo tendente al castano e occhi da quanto vedevo in lontananza, blu. Iniziai a salire le scale sorpassando due ragazzi davanti a me, arrivando molto facilmente la mia classe. La prima ora era la più noiosa, matematica dalle otto alle 10 è insopportabile.
toc toc toc<<avanti>> disse la professoressa.
<<scusi il ritardo profe>> risposi io chiudendo la porta alle mie spalle.mentre mi dirigevo al mio banco, in ultima fila, qualcun altro bussa alla porta. Io mi sedetti con un banco libero di fianco a me.
In classe entro il ragazzo che vidi prima. La professoressa inizio a presentarlo:<< lui è il vostro nuovo compagno di classe, Kevin>> disse la profe.
Nessuno commento da nessun compagno, sapevamo che se avessimo detto qualcosa fuori luogo saremmo andati nei cazzi.<< Kevin, vai pure a sederti all'ultimo banco>> continuò la professoressa.
<<grazie>> rispose lui.lui si stava dirigendo verso di me, però scelse di sedersi nel banco di fronte a me, anche esso libero.
Da dietro potevo solo ammirare i capelli e il suo collo poco abbronzato.<<perché non ti sei seduto di fianco a me?>> gli chiesi, per avere qualcosa di cui parlare.
<<non mi rompere il cazzo>> rispose kevin alla mia domanda.
<<calm down baby>> dissi infine io con un side eye.lui si girò, lanciandomi un'occhiataccia, e disse qualcosa tra sé.
Suona la campanella ed è il momento dell'intervallo. Ciò mi fa tirare un sollievo, con quelle due ore di matematica pure gli occhi vedevano numeri.
Mi alzai e mi diressi alla porta insieme a greta, una delle poche compagne che mi sta simpatica, per vedere chi passasse davanti a noi.
Una volta arrivati alla porta, ci appoggiamo ai due lati e Greta già intravide qualcuno:<<amo guarda chi c'è>> disse lei entusiasta
<<chi?>> risposi io poco stranito
<<lo yogurt>> disse lei a voce bassaLo "yogurt" è il soprannome di un ragazzo della classe accanto, il quale ha scambiato spesso qualche sguardo con greta, la quale ne è sempre rimasta innamorata, però lui non si faceva avanti.
<<si ricomincia>> le dissi io con un sorriso innocente.
lei rise un poco, quanto basta per notare i suoi occhi pieni di gioia nel vederlo.<<aia>> disse greta scocciata
<< tah bello placati>> dissi a kevin, il quale passanto in mezzo a noi per uscire dalla classe na tirato un calcio a greta.
lui mi si avvicinò,con aria di sfida ed un sorriso, a pochi centimetri dalla mia bocca , mi disse:
<<attento, potresti farti male>>
poi se ne andò guardandomi da ormai lontano.
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le colpe di un bacio
Romancese hai tempo da perdere per leggere la descrizione, allora hai tempo anche per leggerti la storia. Non te ne pentirai...