•Chapter 2•

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T/n p.o.v

«Sei tu T/n T/c, vero?»

Mi girai subito e vidi un ragazzo poco più alto di me con gli occhi azzurri tendenti al grigio e sorprendenti capelli arancioni che gli incorniciavano il viso, con una sezione più lunga che cadeva appena oltre la spalla sinistra. Indossava un cappello nero con una fascia rossa e una sottile catena d'argento.
Il suo completo era composto da una camicia bianca abbottonata sotto un gilet rosso scuro, un girocollo nero, una cravatta nera a nastro tenuta insieme da una piccola fibbia d'argento, una giacca corta nera aperta con le maniche rimboccate ai gomiti, pantaloni neri, una cintura nera che gli pende dal fianco destro e scarpe nere con l'arco basso. Inoltre indossava guanti neri e sfoggiava anche un lungo cappotto nero con fodera e risvolti di colore chiaro che indossa intorno alle spalle come un mantello.

«Perché dovrei dirti chi sono? E poi per quale motivo hai iniziato ad attaccare la mia famiglia?» gli chiesi con un tono di voce abbastanza calmo, anche se in quel momento ero tutt'altro che calma.

«Senti ragazzina io non ho tempo da perdere quindi se non ti muovi a seguirmi continuerò ad ammazzare tutti i presenti in questa casa.» disse il ragazzo con fare incazzoso.

«Ah e comunque i tuoi genitori moriranno a breve, quindi è inutile continuare a proteggerli.» iniziò a ridacchiare.

«Tesoro...» mi chiamo mia madre con un filo di voce e mi girai all'istante.

«Come ha detto il ragazzo, io e tuo padre probabilmente moriremo a breve, perciò ti prego, prenditi cura tu di tuo fratello e tua sorella, va bene?» mi disse cercando di non farsi sentire dal ragazzo più dietro.

«Mamma... Ti prego...» iniziai a lacrimare.

«Non ti preoccupare, ora va da tuo fratello e tua sorella... E ricorda che noi vi vogliamo un mondo di bene...»

«Allora? Avete finito? Siete davvero patetici.» disse il ragazzo

Giuro che gli avrei tirato un calcio nelle palle con tutta la forza che avevo.

Disattivai il mio potere e prima che il ragazzo potesse riaprire di nuovo bocca mi fiondai in camera mia, aprii la porta e in modo svelto mi avvicinai ai due bambini così da poter riattivare la mia abilità e proteggerli.

All'improvviso la porta si aprì.

«Senti ragazzina, ho perso già fin troppo tempo quindi-»

«COSA VUOI DA ME E DALLA MIA FAMIGLIA? PERCHÉ? DIMMELO.» gli urlai contro.

«Calmati idiota. Io sono qui solo per ordini del boss, perciò sbrigati altrimenti quello si incazza e dopo devo pure subire le sue punizioni.»

Boss?

«Eh? Ma di cosa stai parlando?»

«In breve, faccio parte della Port Mafia, il mio nome è Chuuya Nakahara e sono anche uno tra i cinque dirigenti più importanti, quindi vedi di non metterti contro di me ragazzina.»

Mi sta pigliando per il culo questo...?

Sospirai

Se ciò che ha detto è vero, credo di non avere comunque altra scelta.

«Posso portare anche mio fratello e mia sorella con noi?»

Il ragazzo sospirò e poi parlò.

«Credo non ci siano problemi, basta che non siano d'intralcio. Ah e ricorda di tenere soprattutto tua sorella minore lontana dal boss, sono abbastanza sicuro sia un pedofilo.»

Ecco, ci mancava solo questo.

Mi alzai e disattivai l'abilità e nel mentre dicevo ai due piccoli di stare tranquilli.

«Voi due iniziate a cambiarvi, io vengo subito ok?» dissi rivolgendomi a mio fratello e mia sorella.

«Ok!» risposero entrambi contemporaneamente. Ridacchiai.

Feci segno al ragazzo di uscire e tornammo in soggiorno.

Iniziai a togliere i corpi ormai defunti dei miei genitori, e prima di sgretolarli con il mio potere li abbracciai un'ultima volta.

«Sappi che non ti perdonerò mai per questo.» mi girai a guardare il ragazzo dopo aver finito.

«Che paura, sto tremando.»

«Vaffanculo.»

«Anche tu.»

«Sorellona, abbiamo finito!»

All'improvviso mia sorella corse verso di me mentre mio fratello le stava dietro.

«Bravissimi! Ora intanto che io vado a cambiarmi voi andate a giocare ok?»

«Siii, andiamo N/s!»

Ridacchiai mentre i due piccoli andavano in stanza.

Mentre stavo per andare in camera mia il ragazzo mi prese per un braccio.

«Ragazzina, hai del vino in casa?»

«Eh?»

«Sei sorda? Ti ho chiesto se hai del vino.»

Sospirai, è pure un alcolizzato questo.

«Se mi lasci ti faccio vedere dove stanno le bottiglie.»

Il ragazzo mi lasciò e andai in cucina per mostrai i vari vini che avevo.

«Ok ora vado a cambiarmi.»

«Ah bel pigiamino comunque!» disse il ragazzo ridacchiando.

«Ti odio.» gli urlai prima di chiudere la porta della mia stanza.

Dopo aver chiuso la porta andai verso il mio armadio e iniziai a vestirmi (Scegliete voi come meglio preferite gli abiti :D).

Infine andai in bagno e iniziai a darmi gli ultimi ritocchi.

«Meravigliosa come sempre!» dissi sorridendo dopo aver finito il tutto per poi uscire dal bagno.

Quando aprii la porta vidi Chuuya che mi aspettava appoggiato al muro che, quando mi vide, arrossì leggermente per poi distogliere lo sguardo.

«Chiama tuo fratello e tua sorella e andiamo.» disse mentre si sistemava il suo cappello.

Io in risposta annuii semplicemente e andai a chiamare i due piccoli.

«Bene, ora possiamo andare.»

•Spazio Autrice•

Hey guys!!

Ecco a voi questo nuovo capitolo, spero vi piaccia!

Vi ringrazio molto per le stelline e per i commentini che lasciate, mi fanno un botto contenta<3

Detto ciò vi saluto e noi ci vediamo al prossimo capito!

Virtual hugs for all of you<3

&quot;The stars will never be as beautiful as you...&quot; •Chuuya × Reader•Where stories live. Discover now