𝘚𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘵𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘷𝘢𝘥𝘰 𝘢𝘷𝘢𝘯𝘵𝘪.

120 3 2
                                    

𝙑𝙄𝘾𝙏𝙊𝙍𝙄𝘼

Allo stadio Dacia Arena,per la prima e forse l'ultima volta sono stata nel settore ospiti,tra tifosi sfegatati e ultras che coinvolgono chiunque a cantare i cori del Napoli.Devo ammettere che forse è stata anche la prima volta in cui mi sono data da fare nel tifo perché in realtà sono proprio i tifosi fanatici a trascinarti nella situazione...Di certo la tranquillità non è assicurata come nella tribuna ma il divertimento è sicuramente garantito.

Il primo tempo del match Udinese-Napoli si è concluso 1 a 0 per la squadra avversaria.Quando è stato assegnato il punto all'Udinese la mia vista si è oscurata,a malapena sentivo i cori dei tifosi dietro le mie spalle nonostante la batosta,a stento vedevo il volto preoccupato della squadra in campo che durante tutta la stagione ha cercato di fare il meglio e rendere felice i propri sostenitori.

Il secondo tempo è iniziato diversamente,l'impegno degli azzurri nel conquistare il tricolore è aumentato,hanno raggiunto la consapevolezza di potercela fare anche se risulta difficile concentrarsi con un'adrenalina mai provata prima.
Al 52' tra cori,fischi e falli,Osimhen ha segnato il gol che avrebbe portato il Napoli alla vittoria dello scudetto.
In quel momento ho avuto un mare di emozioni e c'è voluto un po' di tempo per realizzare ciò che stava succedendo.

Dopo circa 5 minuti distanti ai tre fischi finali sono scesa in campo camminando confusionariamente tra la gente che ha invaso il campo dopo il match.Chi rincorreva i giocatori e chi,come me,cercava di abbracciare l'allenatore.
Non appena ho visto i tifosi allontanarsi dal cerchio che creatosi intorno a papà,sono corsa tra le sue braccia.
"Grazie,grazie,grazie babbo" stringo la presa.
Non avrei mai pensato di arrivare a piangere per lui non avendo buoni rapporti per la distanza e solo adesso mi rendo conto che è la persona più importante della mia vita perché nonostante la lontananza ha fatto di tutto per rendermi felice e trasmettermi del bene...Non solo per avermi fatto conoscere meglio la squadra,ma anche perché,da lontano,è riuscito a far sentire la sua presenza mettendo da parte la mia freddezza nei suoi confronti.

Lo stadio pieno zeppo di gente si è ormai sfollato e mentre a testa bassa cerco di intrufolarmi al di sotto delle tribune dove c'è l'uscita dello stadio poco distante dagli spogliatoi,dove i giocatori festeggeranno si e no fino a domani mattina,una mano ben conosciuta afferra il mio braccio tirandomi delicatamente verso di sé.
Mi volto lentamente e mi ritrovo a pochi centimetri dal petto svestito del capitano,ormai campione d'Italia.
Più cerco di allontanarmi per evitare che qualcuno ci veda,più lui mi tiene stretta tra le sue braccia.
Sento una mano stringere il mio fianco destro e l'altra spingere leggermente la nuca per poggiare la mia testa sulla sua spalla nuda costringendomi a stare sulle punte dei piedi per la sua altezza.
"Complimenti capità ma avrò modo di congratularmi meglio...Ora non è il caso" sussurro allontanandomi pochi centimetri dal suo corpo quasi accaldato dal sudore.
"Vic ho bisogno di parlarti quanto il più presto possibile" confessa piegandosi verso di me e sfiorandomi l'orecchio con le labbra.Mi sento sciogliere.
Alzo lo sguardo.I suoi occhi stanchi luccicano ma da qualche parte noto anche il desiderio che cerca di nascondersi.
Mi desidera...Sento che ha davvero bisogno di me.
Allungo le braccia attorno al suo collo per riavere la presa e nello stesso tempo sento le sue dita che sfiorano ogni punto della mia schiena nonostante sia coperta dalla maglia azzurra.
"Giò...Potrebbero vederci ti-" mi fermo sentendolo brontolare a bassa voce,e poco dopo avvertendo le sue labbra posarsi sulle mie.

È stato un bacio del tutto inaspettato ,più che altro perché chiunque avrebbe potuto vederci e ci stavamo facendo scoprire pian piano,ma soprattutto perché è stato un bacio appassionato,intenso ed eccitante mai come prima.

Give you my love 1Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang