L'incontro inaspettato (3)

22 2 0
                                    

- Aspetta un attimo - intervenne Joey sorpreso non appena l'amica finì di parlare - hai deciso di... ignorare quanto accaduto? -

- Cos'altro avrei dovuto fare? - gli rispose Shyla - nessuno mi avrebbe creduto e con il passare del tempo l'ho semplicemente etichettato come sogno. Non mi è più capitato niente di strano, fino all'altro giorno almeno. Dall'episodio con Pegasus mi sono avvicinata alla cultura egizia, per questo motivo avete visto così tanti cimeli a casa mia. Mio padre ha semplicemente finito nell'interessarsi quanto me -

- Va bene d'ora in poi suggerisco di non nasconderci più niente e condividere tutte le informazioni che raccogliamo. Shyla, noi martedì andremo all'inaugurazione della nuova ala del museo, so che tu sarai impegnata con Seto. Ti aggiorneremo non appena potremo - le riferì Tea.

- Sono d'accordo - la appoggiò il faraone - niente più segreti -

- Ci sto! Ormai fai ufficialmente parte della squadra! - esclamarono all'unisono Joey e Tristan.

- Ragazzi ma cosa ne facciamo di Kuriboh? - chiese Tea fissando la creatura.

- Forse sarebbe meglio rimandarlo nella sua dimensione, anche se non ho idea di come fare - propose il faraone.

- No. Lo voglio tenere con me - intervenne Shyla, accarezzando sulla testa il mostriciattolo.

- Stai scherzando, vero? - le domandò Tristan preoccupato.

- Assolutamente no - rispose lei ferma - lo terrò a casa mia, non sarà facile nasconderlo ad Alfred, ma poco importa. Tu cosa ne dici piccolino? -

Kuriboh per tutta risposta si mise a svolazzarle intorno euforico.

- Shyla non è molto saggio... - cercò di farla ragionare Joey - deve tornare da dove viene -

Kuriboh, per tutta risposta, creò una sfera di luce e gliela scagliò contro, facendolo cadere per terra, e gli si piazzò di fronte con aria di sfida.

- Non mi sembra che la tua idea gli piaccia - lo canzonò Tea, ridendo della faccia stupefatta che Joey aveva stampata.

- Io penso che farle tenere Kuriboh sia una buona idea. Potrebbe stare con lei e proteggerla, almeno in casa - suggerì il faraone.

- Grazie faraone. Ad Alfred ci penso io, promesso - gli sorrise riconoscente.


Seduto sul letto, Yugi vedeva lo spirito dell'amico davanti alla finestra immerso nei suoi pensieri.

- Faraone sei molto silenzioso, qualcosa ti tormenta? -

- Tutta questa faccenda mi suona familiare, eppure non riesco a ricordare. Devo ammettere che ho un brutto sentimento e poi... -

- Scommetto che anche tu ti stai chiedendo cosa volesse dire la sovrana prima di mandar via Shyla da quello strano regno - lo interruppe Yugi.

- Esatto. Shyla non è convinta delle sue parole però... tu cosa credi? -

- Secondo me c'è sicuramente del vero, se ci pensi ci sono molti indizi: quanto accaduto con Pegasus, quello strano attaccamento allo scrigno egizio che ha in casa sua, l'aggressione... sarebbero troppe coincidenze altrimenti - spiegò sdraiandosi sul letto, incrociando le braccia sotto la testa.

- Speriamo che Ishizu ci possa aiutare -

- Già - sospirò il faraone guardando i monti ricoperti dal manto nevoso.

Quando l'autista li venne a prendere il lunedì sera, nascosero Kuriboh dentro ad un sacco, avvolgendogli intorno un piccolo lenzuolo per evitare che qualcuno notasse la massa pelosa attraverso i fori che avevano praticato sul sacco per farlo respirare. L'autista li guardò dubbioso, ma Shyla lo liquidò velocemente dicendo che era un vecchio cimelio che doveva riportare a casa e che preferiva tenerlo sulle gambe tutto il viaggio, piuttosto che metterlo nel bagagliaio.

La principessa d'EgittoWhere stories live. Discover now