𝟑. "𝐂𝐨𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐈𝐧𝐚𝐝𝐞𝐠𝐮𝐚𝐭𝐢"

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Non c'è bisogno di esprimersi a parole.

A volte, il silenzio vale più di mille risposte e, Volkan, ha nuovamente interpretato male quel divertimento da parte della sua fidanzata.

Vedendola così vicino al single Can, ha immediatamente ricordato quello sguardo che Demet aveva riservato a lui prima di entrare nel villaggio.

In preda ad una crisi di nervi, tira un calcio verso la sedia, lanciandola verso l'alto.

Annabelle corre ad abbracciarlo, restando dietro di lui.

Semplicemente ha stretto le braccia attorno alla vite, e il suo viso l'ha poggiato contro la spalla.

«Sta calmo... Volkan. Respira profondamente, e raccontami cos'è successo»

«Poi sono io quello che si incazza senza ragione! Sono io quello che sbaglia sempre, che la provoca di continuo» Urla, forse troppo arrabbiato.

Annabelle continua a stringerlo, nonostante la presenza degli altri ragazzi.

Poco importa.

«Si strusciava addosso a lui, capisci? Come una ragazza fidanzata non avrebbe dovuto fare! E lei lo sta facendo per la seconda volta, santo cielo!»

«Volkan perché non bevi un po' d'acqua? Ti calmi» Prova a calmarlo uno dei ragazzi, ma lui non ne vuole sapere.

Quando è troppo arrabbiato, diventa ingestibile.

«Non voglio l'acqua!»

«Comunque, Volkan, non per contraddirti, ma era più lui a tenersela stretta, che lei» Parlò l'ennesimo ragazzo, continuando a modo suo, a farlo calmare.

«Io non ho visto nulla, quindi non posso parlare, ma... Volkan, mi hai detto che Demet è una brava ragazza»

«Lo credevo! Mi aveva detto che qui dentro, non mi avrebbe tradito! Non sarebbe andata oltre! Questo è essere brave ragazze? No, questo è essere poco di buono, una bugiarda»

«Si, ma calmo adesso, va bene? Vieni, andiamo da qualche parte, noi due da soli» Annabelle lo tira per mano, raggiungendo la spiaggia.

Lui sulla sdraio, e lei al suo fianco.

Si guardano negli occhi.

«Da quello che ho potuto capire in queste poche ore passate insieme, è che sei un bravo ragazzo, Volkan, che ci tiene alle cose, piccole o grandi che siano»

«Ma lei non lo apprezza... Ed io mi faccio del male» Mormora, ripulendosi da una lacrima che è ricaduta.

Lei accarezza la mano, portando semplicemente l'indice sopra.

Volkan si toglie la maglia, restando a petto nudo.

Sente caldo.

E lei nota un tatuaggio sull'addome.

«Wow... È abbastanza grande»

«Lo è»

«Ha un significato particolare?»

«Si... L'ho fatto con Demet»

«Cosa significa? Dimmelo dai»

«Non posso, magari più avanti»

«Perchè non puoi?»

«Perchè non ti conosco»

«Non hai detto che mi avresti conosciuto?»

«Certo»

«E come iniziamo la nostra conoscenza se non troviamo un punto d'incontro?»

Volkan non parla.

𝐃𝐮𝐞 𝐀𝐧𝐢𝐦𝐞 𝐈𝐧 𝐔𝐧𝐚. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora