PROLOGO

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 20/04/2019 

"Il primo amore non si scorda mai". Non può esistere frase più vera di questa. Il primo amore è quello che in un certo senso ti segna, ti dà l'opportunità di scoprire sensazioni ed emozioni nuove, ti fa sognare, toccare il cielo con un dito. È in grado, anche con un solo sguardo, di farti tremare l'anima. Il primo amore è quello che ti porterai dentro per sempre, sarà quella storia che con qualche lacrima e un accenno di sorriso racconterai ai tuoi figli, quei sentimenti bellissimi che non sapevi esistessero fino a quel momento. L'amore è meraviglioso. L'amore è passione, trasporto, attaccamento ma anche affetto e bene reciproco. Come tutte le cose belle però, anche questo può giungere al termine. 

C'è chi è destinato a lasciarsi, chi girando e rigirando prima o poi incrocia la strada dell'altro e vivrà il classico 'Per Sempre' al quale io non credo più. Ricordo ancora quel giorno, è stato orribile scoprirlo così, non pensavo sarebbe stato in grado di fare ciò che ha fatto. Ha spezzato il mio cuore, mi ha lasciata sola ad affrontare i demoni interiori che attanagliavano la mia anima sanguinante, è andato via quando avevo bisogno di lui più di chiunque altro. Se n'è andato lasciando dentro di me il vuoto più totale con solo un addio. Un addio che credevo non sarebbe mai arrivato. 

Col tempo ho innalzato muri attorno al mio cuore, gli stessi che solo lui è in grado di far crollare. Ancora oggi mi capita di sognarlo. Mi sveglio con l'immagine del suo viso impressa nella mente, facendogli infrangere ogni regola e correndo il rischio di soffrire di nuovo, sapendo di non averlo mai dimenticato. Ogni volta che chiudo gli occhi mi capita di vederlo. Sento i suoi abbracci che mi circondano e le sue iridi caramello che mi scrutano. È arrivato come un fulmine a ciel sereno e mi ha colpito come un raggio di sole che brucia nelle notti più cupe. Ho scritto di lui dappertutto da quando l'ho lasciato. Forse però era questo il nostro destino; lui libero di volare e realizzare i suoi sogni, io sola a scrivere di noi e di questo sentimento meraviglioso. Prego affinché questo amore non svanisca, anche se so benissimo che devo dimenticarlo nonostante sia l'unico che voglio perché sono dipendente dalla luce che sprigiona. Ho giurato di non ricascarci più anche se non riuscirei a prometterlo in ogni caso. Potessi lo aspetterei per sempre. Ore, giorni, settimane, mesi o addirittura anni. Avremmo fatto in modo di sistemare tutto, ci saremmo bastati. Stavamo così bene, eravamo felici. Adesso tutto mi riporta alla nostra storia, gli assordati silenzi che urlano il suo nome costringendomi a cercarlo anche in capo al mondo solo per dirgli che è unico. Come lui non ce ne sono, con il suo carisma, il suo sorriso, i suoi occhi, Insieme, avremmo conquistato il mondo, lo so. 

Sapere che quella persona, l'unica che vorrei accanto nonostante tutto, alla quale ho sempre fatto riferimento fin dal primo sguardo, adesso non è più con me. Sono dovuta andare avanti, ho cambiato la mia vita, ho scelto un altro consapevole di doverlo dimenticare. Mi avrà sicuramente obliata, avrà scordato la nostra prima pazzia, avrà archiviato il nostro primo bacio, indimenticabile. Avrà dimenticato tutto, perché lei è arrivata come un fulmine, se l'è preso e hanno ricominciato insieme una nuova vita. Da un lato è giusto così però. Sono stata io la prima a sottrarlo dalle sue mani, io sono arrivata a distruggere la loro storia. Non tutti, infatti, sono destinati ad ottenere la felicità, la stessa che si ricerca non appena si mette mezzo piede fuori casa. Per me la felicità porta il suo nome, quel nome che ha sapore di amore, di casa, di speranza. Avrei dato tutto per noi ma non sarei riuscita mai a crescere un figlio di un'altra. Non alla mia età, non a soli diciannove anni. L'ho amato, lo amo tutt'ora e lo amerò per sempre finché Dio mi darà vita. È stato una certezza nonostante il suo carattere bipolare. Ricordo ancora quando incrociai i suoi occhi. Erano così belli, così limpidi e trasmettevano una sicurezza tale da farmici perdere al loro interno. Lui è tutta la mia vita. Lo avrei scelto sempre, qualsiasi cosa sarebbe accaduta. 

Ma non stavolta, non stavolta che c'è un tradimento in mezzo, non stavolta che in ballo c'è la vita di un bambino. È giusto che cresca con entrambi i genitori, che viva una vita felice e che il suo papà lo renda partecipe di tutte le sue avventure e pazzie. Merita la felicità quel piccolo feto. Deve crescere con coloro che l'hanno voluto e che lo sosterranno e cresceranno con amore. Quell'amore che sono sicura sarà in grado di donargli. Può dare tanto, è una persona fantastica e sicuramente il bambino vivrà tranquillo e felice. Sarò io a non esserlo. A volte, ho come l'impressione di essere quella sfigata, quella a cui tutto va male, tutti i progetti vanno a rotoli. Quella che forse sogna troppo, che vorrebbe la vita perfetta, quella che si legge nei libri o si vede nei film. Mi sento una nullità, diciannove anni di sogni realizzati a metà, di prese in giro, di errori e delusioni, di compagnie sbagliate, tralasciando Kat, la mia migliore amica, lei è stata una benedizione. Spesso mi domando il perché della mia presenza sulla terra. Sono destinata a leggere delle stupide parole scritte su uno stupido libro per immedesimarmi, per quelle poche ore, nel protagonista ed essere felice?O almeno fingere di esserlo perché quando arriva il finale, il libro si chiude, sono costretta a tornare nel mondo reale e magari immaginare un sequel nella mia testa. 

Sorrido solo con ciò, posso essere considerata strana, ne sono consapevole. Nonostante tutto, se ripenso a noi ho nostalgia, perché sono legata da lui, dal suo amore, da quella persona che è capace di far ricominciare a battere questo cuore che ormai ha smesso da un po' di tempo. Se solo facesse una chiamata, un singolo cenno mi sarebbe bastato, solo che questo non capiterà. Lui è quella persona che mi ha dato tanto ma che ha distrutto tutto con poco. Non mi sarei mai immaginata di ritornare davanti a questo lago, immersa nel verde, da sola senza lui che mi prende continuamente in giro per le posizioni buffe che assumo quando sono concentrata. Ha scelto lei, anche se inconsapevolmente. Non era cosciente quella notte, non sapeva ciò che stava commettendo ma io non sono stata capace di trattenerlo, di dargli ciò che desiderava, di stargli accanto durante quel momento difficile che è riuscito sicuramente a superare, non sono stata capace di amarlo come avrei voluto. Caratterialmente non ce l'ho fatta. Sono debole, sono sempre stata sottovalutata, sono quella che non viene capita, quella che viene esclusa a causa della timidezza, quella che sbaglia quando parla, quella che si fida delle persone sbagliate. Ho sempre fatto errori nella mia breve vita, partendo dal fatto che l'ho spinto nelle braccia di colei che ha sempre cercato di portarmelo via senza che io me ne accorgessi. Che mondo ingiusto è mai questo, perché qualsiasi cosa faccia non vengo capita? Anche nelle cose più stupide, sbaglio anche in quelle! Qualunque parola esca dalla mia bocca è considerata un errore. Sono penalizzata sotto ogni punto di vista. La prima volta che venimmo in questo lago, immergemmo i piedi nell'acqua fresca e limpida e iniziammo a fare progetti sulla nostra vita. Immaginavamo di vivere felici, di non soffrire più, di lasciare perdere tutte quelle persone che avevano provato ad allontanarci. C'eravamo promessi di non fare vincere loro, di unire le nostre forze e continuare a lottare nonostante le mille difficoltà già incontrate sul nostro cammino. A lottare per noi, per ciò che insieme avevamo costruito ma abbiamo miseramente fallito. Ripensando alla nostra storia mi viene nostalgia, sarà da chissà quale parte del mondo a realizzare il suo sogno più grande, con lei al suo fianco. Maledico il giorno che gli sussurrai quell'addio, nonostante mi sentissi costretta, ho involontariamente confermato di non aver mai provato alcun sentimento per lui che in realtà è stata la prima e unica persona capace di far battere il mio cuore. Mi ha resa felice, la sua presenza mi faceva sentire viva. Quel concerto è stato una benedizione, per la prima volta mi sono sentita viva e ho potuto gioire e cantare con loro, con lui, sotto quel palco. Ora però mi sento accorata e non so se questo dolore passerà mai. L'evento mi ha permesso di vivere emozioni uniche, di innamorarmi dei suoi occhi e di portarlo sempre più vicino a me. Chi l'avrebbe mai detto? Chi avrebbe mai pensato che un viaggio ed un concerto avrebbero cambiato la mia vita per sempre?

 Adesso tutto questo, però, rimane solo un ricordo, il più bello della mia vita. L'unica compagnia quando c'ho questi momenti di tristezza sono le mie cuffie. Ascoltare le mie canzoni preferite mi fa tranquillizzare. Mi fa, per quei pochi minuti, sconnettere il cervello e annullare tutti i problemi che mi attanagliano. Ascoltare le sue canzoni, la sua voce, quella voce che ho amato e odiato tanto, mi fa ritrovare quel senso di pace che non credevo di avere. Annullo tutto con la musica, non penso al mondo che mi circonda e stessa cosa vale per i libri, riesco ad immedesimarmi in ogni singolo personaggio, ad immaginare di avere la loro vita. Una vita perfetta che esiste però solo nei romanzi. L'amore perfetto, il classico "per sempre" al quale credevo e non credo più. Forse mi sono illusa di pensare sia vero ma la parola "per sempre" non esiste. Non esiste un bel niente. Forse è questo il futuro che mi spetta, un futuro buio, senza amici e tanto meno senza un vero amore, perché l'amore che provi per una persona lo percepisci.

Ti entra dentro e smuove tutti i tuoi organi; ti fa sperare in un suo messaggio, una chiamata, qualunque cosa purché veda protagonista l'anima gemella. Me lo ripetono in tanti che, visto il carattere che mi sono "costruita" resterò sola, nessuno vorrà avere a che fare con me. A nessuno importerà di me. È anche vero che Dio ci dà l'opportunità di trovare la nostra strada ed è anche vero che ci pone davanti tanti ostacoli per metterci alla prova e vedere quanto siamo in grado di superarli. Io non ne sono capace, sono una persona debole, una persona che ha bisogno di continue sicurezze, di  consigli, di frasi del tipo "forza che ce la fai". Possono sembrare parole quasi scontate ma non è così. Sussurrandole, urlandole, o semplicemente pronunciandole con sincerità possono portare la persona ad avere una forza assurda, sono capaci di incoraggiarla se, come me, non credono in sé stessa; possono essere di conforto anche quando si sbaglia. Perché quando si fanno degli errori non bisogna essere lì con il fucile puntato alle spalle a ricordarlo, anzi bisogna cercare di farlo comprendere per non ricaderci. Nonostante tutto, spero sempre possa ritornare, possa perdonarmi per averlo abbandonato negandogli il mio amore. Ci sarà un giorno in cui io mi scorderò definitivamente di lui? Di ciò che siamo stati? Per ora con tanti rimpianti mi convinco del fatto che ha vinto lei e che non esiste più alcun noi. Il mio cuore però, urlerà sempre quel nome. Il nome di colui che mi ha fatta stare bene e che amerò per sempre. 

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