Capitolo 7

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Revisionato

<Ok..?>.
Silente era già dalla parte opposta del corridoio, aveva lasciato completamente spiazzati i quattro ragazzi.

<Ne discutiamo a pranzo, ora dobbiamo andare a prendere le cose in dormitorio, o chi lo spiegherà ai Malandrini cosa stavamo facendo?>.
Ginny superò tutti e iniziò a correre, facendosi seguire dai tre compagni.

~~~

<Ops, scusami.>.
Harry entrando in classe sbatté contro un allievo Serpeverde, e quando alzò la testa dopo aver raccolto i libri sbiancò completamente.
Severus Piton, affiancato da Lucius Malfoy lo squadrava.

<Quello nuovo, giusto?>.
Disse Lucius, per poi sbattergli un libro sul petto.
<Tienilo stretto.>.
<Stai attento a dove camini.>.
Disse Piton, per poi allontanarsi dando una spallata a Harry.

<Beh, hai conosciuto Mocciosus.>.
James mise una mano sulla spalla di Harry.
<Lo spacco di botte.>.
Dichiarò Harry, quasi ironicamente ma comunque arrabbiato.
<Ehi, rallenta. Quel ruolo spetta a me e James, ma se vuoi puoi unirti alla banda!>.
Disse Sirius scherzoso, per poi entrare nella classe di Difesa e tirare con se James.

Poi anche i viaggiatori nel tempo entrarono in classe seguiti da Lily e Marlene, occupando i posti in ultima fila.

La lezione fu molto noiosa, quella era una sessione di teoria sui Patronus, tutte cose che i quattro sapevano a memoria.

<Oh ragazzi, e ricordatevi che in Sala Grande c'è la possibilità di iscriversi al torneo di duello, ci vediamo alla prossima lezione.>.
Il professore parlò velocemente, prima di uscire di fretta dalla classe verso il suo ufficio.

<Torneo di duello?>.
Ron aggrottò la fronte, ponendo la domanda in direzione dei Malandrini.

<Oh lo ha detto Silente all'inizio dell'anno, ci sarà un torneo a sorpresa, non si sa il giorno; un'idea per cambiare un po' aria a Hogwarts. Ma se ti iscriverai tu Harry, penso che gli studenti abbiamo poche chance.>.

<Sentiamo Lupin, e cosa avrebbe di tanto particolare quello nuovo?>.
Lucius entrò nella conversazione, dando una spallata a Ginny.
<Malfoy. Prima di tutto non toccare la mia... amica.>.
Harry divenne un po' rosso, poi incrociò le braccia mettendosi a pochi centimetri dal biondo.

<Poi, io sono molto speciale. Più di quanto immagini.>.
Il suo tono di voce era piatto, lo stesso che usò con Bellatrix, lo stesso che avrebbe fatto ghiacciare il sangue allo stesso Voldemort in persona.

I capelli del biondo platino sembrarono essere stati tirati all'indietro facendogli fare qualche passo in quella direzione, ma nessuno era dietro di lui.
<Come..?>.
<Oh, non importa come.>.
Harry ormai aveva messo all'angolo Lucius.

Lui provò a prendere la bacchetta, ma Harry la fece volare in mano e poi la buttò in terra.
<Come fai senza bacchetta?>.
Lucius era visibilmente spaventato.
<Beh, te l'ho detto che sono un ragazzo speciale.>.

Un libro colpì il petto del Malfoy, facendogli mancare il fiato per qualche secondo.
<Tienilo stretto.>.
Poi si girò e uscì dalla classe, seguito dai Malandrini, Ron e le ragazze.

<Harry!>.
Lily prese il braccio del figlio, e lui si girò.
<Con i tuoi poteri. Non finire come loro.>.
La ragazza lanciò un occhiata verso James e Sirius, e senza sapere il perché di quella richiesta Harry annuì, per poi continuare a camminare verso la Sala Grande.

~~~

Harry lanciò un'occhiata a Ron, Hermione e Ginny. Era ora di andare da Silente. Avevano appena finito di mangiare, e la Sala Grande stava iniziano a svuotarsi.

I Malandrini in quel momento parlavano tra di loro, così come Lily e Marlene. I quattro si alzarono lentamente, per poi unirsi al resto degli alunni e mischiarsi tra la gente.

Harry stringeva il polso di qualcuno, uno dei compagni, ma sapeva solo che erano tutti e quattro legati tra di loro come una corda umana.

Il ragazzo si girò solo quando furono fuori dalla Sala Grande.
<Andiamo.>.

~~~

<Liquirizia amara.>.
Le scale apparvero ancora una volta di fronte all'ufficio del preside, e incuriositi i quattro ragazzi iniziarono a salirle.

Appena in cima, Ron non fece in tempo a bussare che la porta gli si spalancò di fronte.
<Oh ragazzi, prego entrate. Devo mostrarvi delle cose.>.

Appena anche Hermione, che era l'ultima, entrò in stanza, la porta sbatté alle loro spalle.

<Allora, accomodatevi.>.
Il preside si sedette da un lato della scrivania, facendo accomodare i quattro ragazzi dalla parte opposta.

<Voi sapete qualcosa che io ho bisogno di sapere.>.
Alla faccia confusa dei ragazzi, Silente continuò.
<Non sapete ancora niente degli Horcrux, vero?>.

<No, signore.>.
<Va bene. Per caso Voldemort è mai tornato nel corso degli anni, magari attraverso un oggetto, per poi sparire quando esso è stato distrutto?>.
Tutti si girarono istintivamente verso Ginny, e lei abbassò lo sguardo.

<C'è il diario di Tom Riddle.>.
<Spiegatemi meglio.>.
Harry strinse la mano di Ginny per darle forza, e lei alzò lo sguardo.
<Al mio primo anno Lucius Malfoy ha messo tra i miei libri di scuola un diario, io ho iniziato a scrivere tutte le mie cose, i miei pensieri... fin quando lui non si impossessò di me, facendomi aprire la Camera dei Segreti. Io non ne ero consapevole, dei momenti in cui mi controllava io non ricordo nulla. Gli avevo dato talmente tanto di me che alla fine è tornato come forma "umana", ma Harry ha distrutto il diario con un dente di basilisco e lui è scomparso.>.

Ginny stava ormai piangendo, aveva parlato tutto d'un fiato, e quell'avventura la toccava ancora. Solo quando si rese conto che stava quasi infilando le unghie nella mano di Harry allentò la presa, ma senza lasciargli la mano.

Gli occhi di Silente si illuminarono.
<Bene. Invece, Harry. Tu hai qualche legame con Voldemort?>.
<Lui può entrare nella mia testa, ed io dentro la sua. Poi parlo serpentese, ma non so se c'entra qualcosa...>.

<Va bene... adesso, un Horcrux è un oggetto o essere vivente in cui un mago può mettere un pezzo della sua anima, rendendosi così immortale. Ma è magia oscura, molto oscura. Ho ragione di credere che il diario ti Tom sia un Horcrux. Ho delle idee pure per gli altri, ma tempo al tempo ragazzi...>.

Harry non lasciò il preside finire di parlare, e lo interruppe.
<Vogliamo aiutare. O almeno, per quanto riguarda me.>.

Il preside sembrò pensieroso, mentre il suo sguardo si addolciva lentamente.
<Non posso chiedervi una cosa de genere, troppi rischi...>.

Venne di nuovo interrotto, sempre da Harry.
<Non ci sta chiedendo nulla, mi sto mettendo in mezzo da solo.>.
I quattro annuirono seriamente, d'accordo con Harry, e il preside non poté fare altro se non annuire tristemente.

Era evidente che nemmeno quella volta avrebbero passato un anno tranquillo.

Ci troviamo nel 1975Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora