𝑳a festa del solstizio. Era forse uno dei miei avvenimenti preferiti di tutte le Outer Banks; i vestiti colorati, i fiori, lo champagne di qualità, il cibo ricercato.
Come tutti gli anni, mia madre era andata da una sarta per farsi cucire gli abiti per me è lei, mentre i miei fratelli e mio padre indossavano i loro smocking.
Una delle nostre tradizioni della festa era farsi una foto di famiglia, con sfondo il mare e il sole arancione che spariva dietro alla linea dell'orizzonte. La prima che avevamo scattato era di quando io e Chris eravamo ancora in fasce. Da quel momento, è diventato un appuntamento fisso.
Mi svegliai, per una volta carica di energie.
Nonostante gli avvenimenti di un paio di sere fa, le bugie del mio fidanzato e la "sparizione" di Sarah e John B - che per la cronaca, erano tornati - nessuno sarebbe riuscito a rovinarmi quella festa.
Scesi in velocità le scale, un profumo di crêpes che invadeva quasi tutto il piano inferiore.
«Buongiorno, signorina Brooke» mi salutò Dorotha.
«Dorotha» le feci un cenno con capo.
Non appena mi sedetti sullo sgabello del bancone della cucina, Dorotha mi posò davanti un bel piatto di crêpes.
«Vuole qualcosa da metterci sopra?» mi chiese poi, gentile.
«No, va benissimo così, grazie» e mangiai il primo boccone.
Tra quelle poche domestiche che avevamo, Dorotha era di certo la mia preferita. Cucinava in maniera sublime, era gentile e disponibile, ma, soprattutto, una buona ascoltatrice. Si interessava sempre a tutti i pettegolezzi che avevo da raccontare, ma che nessuno in casa aveva voglia di ascoltare.
Il resto della mattinata passò veloce: stetti in chiamata con Sarah per un paio d'ore, giocai un po' con James e pranzai, di nuovo da sola. Eravamo tutti in movimento per la festa, quindi non riuscimmo a incrociarci per mangiare tutto assieme, come facevamo di solito.
Poi, verso il tardo pomeriggio, mia madre entrò in camera mia.
«Tesoro, qui c'è il vestito» annunciò, appendendolo sulla porta della mia stanza «Appena puoi, mettilo addosso. Tra non molto dobbiamo andare».
Scattai subito in piedi, mentre mia madre usciva dalla camera. Mi misi subito a prepararmi: per prima cosa mi truccai, in maniera abbastanza leggera; successivamente mi feci l'acconciatura, utilizzando il ferro per fare dei boccoli; e, infine, infilai il vestito, che era satinato, lungo fino ai piedi e di un rosa cipria molto delicato.
