11-capitolo

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"Dubita che le stelle siano fuoco, dubita che il sole si muova, dubita che la verità sia mentitrice, ma non dubitare mai del mio amore"
-william Shakespeare

Avete presente quel momento della vostra vita nel quale percepite ciò che potrebbe succedere, quel esatto momento nel quale pensate che vadano in quel verso il resto dei giorni. E spesso ci rendiamo tristi perché le cose non sono andate secondo ciò che abbiamo pensato.
Può far male e bene, può portare in entrambe le strade.
Nella mia vita sembra andare sempre nella prima strada.
Forse non sono migliorata per niente, ma essere stronza non mi riesce bene.
Sono immersa in una foresta buia, dove cadono continue foglie secche, gli alberi sono spogli. Piove molto spesso anche quando l'asfalto è reso bollente dai i raggi del sole.
Ci cammino tutti i giorni tra questi alberi ma sembro essere sempre sullo stesso punto.
Ho scoperto solo un posto molto bello. Un lago nel quale mi ci immergo ogni volta che mi capita di andarci. È questo il posto in cui mi trovo da quando sono penetrata nei suoi occhi. Solo un tappeto verde con sfumature varianti al giallo acro. E tutto il giorno sento un solo suono, durante la pioggia. I battiti del suo cuore, solo la sera sono rilassati.
Quando sto con lui trovo una strana sensazione guidare sul mio corpo. Mi sento al sicuro tra le sue braccia.
Ma si allontana dalla mia presenza quando ne ha la possibilità, ed è strano oltre che ad essere davvero angosciante, lo tormenta qualcosa ne sono certa. Cerca di sconfiggere le tentazioni che lo mandano in tilt:"Ivy eccomi sono pronta", esce dal bagno Taylor, con un tubino brillantinato con un tacco nero. Io sono seduta sul letto con un accappatoio scalza e i capelli ancora da asciugare:"Non puoi continuare cosi", mi si siede accanto. Travis se ne è andato dalla mia stanza senza lasciarmi neanche un messaggio, qualcosa e non si è fatto sentire e vedere da questa mattina. Mi fa arrabbiare questo suo comportamento:"vatti a preparare e fai vedere a tutti chi è Ivy Hill forza!", ha ragione. Andasse all'inferno io mi godrò questa serata al meglio e se lo vedrò non lo calcolerò.

Sono pronta mi sono messa il vestito, con dei tacchi rossi a spillo. I capelli boccolati e per quanto riguarda il viso, mi sono messa del mascara e infine tocco finale rossetto rosso. Sulle mie labbra carnose sta benissimo:"andiamo".
Usciamo dalla stanza e scendiamo all'ingresso della palazzina con l'ascensore.
Attraversiamo il viale fino ad arrivare al parcheggio e saliamo in macchina io, Taylor,Michael, Thomas e Adam. Questa volta mi sono messa dietro non mi va di stare vicino a quel malato di mente.

Passano dieci minuti e siamo arrivati, non è un locale è una casa con della musica e alcuni addobbi.
Entriamo dentro e gli occhi di alcuni ragazzi vanno su di noi. Arrivo al bancone sicura di me, ordinando non dell'acqua ma della vodka. Ci divertiremo tantissimo questa sera Walker vedrai.

Passa un pò di tempo e intravedo nella folla Travis che balla con un'altra ragazza mora, praticamente nuda, baciandole il collo e godendo.
A si? Allora godrò anche io. Entro nella folla quando una mano grande afferra la mia:"ehi come ti chiami bellezza", mi trovo davanti un ragazzo allenato con una camicia bianca un pò aperta, un bel viso definito delle labbra piatte e degli occhi nocciola. Mentre i capelli sono mori:"Ivy!", urlo per farmi sentire. Quando gli dico il mio nome mi cinge i fianchi e mi sorride mostrando un sorriso perfetto:"io mi chiamo Liam!", gli sorrido nel mentre avvicina il suo corpo al mio fino ad essere uniti. Mi lascio andare muovendo i fianchi. In pochi minuti il ragazzo si tuffa nelle mie labbra baciandomi con la lingua ed io lo lascio fare. Mi tocca i fianchi il fondo schiena e il viso. Fino a quando appoggio la testa al suo petto e unisco le mani dietro il suo collo. Il mio sguardo si immerge in quella distesa di prato nella quale mi incanto sempre. Si è fermato e mi guarda mentre la ragazza continua a strusciargli addosso.
A un certo punto una ragazza attira l'attenzione di tutti proponendo di fare un gioco. Si tratta di far girare una bottiglia tra un cerchio di persone, a chi indica il tappo della bottiglia, le viene chiesto di scegliere tra obbligo o verità. Ad accettare questo gioco è Michael, Adam, Taylor, la castana che continua a strusciare le mani su Travis che partecipa assieme a noi, io, jennifer, Luke e Liam.
La ragazza anche gioca e gira la bottiglia che indica Michael:"Michael, obbligo o verità?", decide la prima opzione e la ragazza rimane a ragionare su quale obbligo fargli:"limona Isa", la castana si chiama Isa, si alza guardando Travis come per chiedergli il permesso ma lui non se la fila per niente che raggiunge Michael che si alza in piedi e afferra il viso di Isa baciandola. O meglio divorandosela. Ma non sto tanto a guardarli penso a bruciarlo con gli occhi, quella distesa di prato che mi fotte sempre e che adesso sto tentando di bruciare, seduta sulla gamba destra di Liam che tiene una mano sul mio fianco e una sulla coscia, nel mentre mi bevo un pò di vodka.

Loving You Is My SinDonde viven las historias. Descúbrelo ahora