Capitolo 4

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Akane

"Ti prego...smettila di mettermi gli occhi addosso" vedevo Todoroki guardarmi con la coda dell'occhio, mentre Aizawa continuava con la sua spiegazione: mi faceva venire i nervi a fior di pelle, era chiaro che io ci tenessi a lui e che lui tenesse a me, ma come potevo perdonargli quello che mi aveva detto quella sera?

Perchè io no e lui si?chiesi sempre più irritata e incazzata, lui continuava a non rispondere.
Ci teneva, era amareggiato ed era triste...
Anche io lo sono, perchè lui si e io no?...mi reputi debole...è così??chiesi io amareggiata, lui non mi rispose.
CAZZO SHOUTO RISPONDI
SI AKANE, TI TROVO DEBOLE, DEBOLISSIMA, ED È PER QUESTO CHE RESTI QUIrispose lui urlando, io rimasi zitta.

-Akane, ci sei?- chiese Aizawa attirando la mia attenzione, scossi la testa prestando attenzione al professore davanti a me.
Quei suoi maledetti occhi bicolore mi stavano facendo impazzire.
Una volta finita la lezione, io, Bakugo e Todoroki ci dirigemmo verso il dormitorio.
-Akane...-
-Cosa? Mi spieghi che cosa c'è Todokori??- chiesi fermandomi davanti al ragazzo, eravamo a qualche centimetro di distanza, mentre Bakugo guardava la scena in disparte a qualche metro da noi.
-Perchè mi eviti?!- chiese scocciato il ragazzo.
-Perché ti evito eh? È questa la domanda?!- chiesi io avvicinandomi minacciosamente al ragazzo.
-Tu...sei stato tu a dirmi che sono debole...- dissi io mentre sentivo la mia voce spezzarsi, Bakugo decise di recarsi al dormitorio da solo, lasciando me e Todoroki in quella situazione critica.
-Non volevo rischiassi ancora! Insomma quella sera potevi morire!-
-Tutti potevamo morire Shouto! Tutti quanti!-
-Lo vuoi capire o no che a me di "tutti quanti" non importa quanto mi importa di te?! Vuoi capire o no che volevo solo stessi bene?!- il ragazzo abbassò lo sguardo tacendo, rimasi a guardarlo mentre dal suo mento cadevano delle goccioline.
"S-Sta piangendo?" esatto. Shouto Todoroki, uno dei ragazzi più forti dello Yuei, stava crollando.
-Io...volevo solo proteggerti...perché ti ho promesso che finché ci sarei stato io...non ti sarebbe successo nulla, ma io...io...- mi avvicinai a lui prendendolo tra le mie braccia, il ragazzo si attaccò immediatamente, avvolgendo le sue braccia alla mia vita. Piano piano passai una mano tra i suoi capelli.
-Shhh va tutto bene, sono qui- dissi io con un filo di voce, ma il ragazzo non sembrava placarsi.
-Scusami...ho fallito...- disse poi tra i singhiozzi, da lì a poco, le lacrime salirono anche a me: lo abbracciai più forte che potevo, nascondendo la mia faccia nell'incavo del suo collo.
-Sono io che ho fallito Shouto...come persona...come amica...come eroe...- dissi scoppiando in pianto soffocato.
-Ma che stai dicendo Akane? T-Tu...-
-Sono entrata nella mafia Shouto, volevo solo il potere...ma dove lo vado a prendere il potere se non so nemmeno proteggere le persone che amo?- il ragazzo si staccò qualche centimetro da me, mi prese il mento con due dita, costringendomi a guardarlo dritto negli occhi.
"Sono fottuta"
-Akane...tu sei l'unica a cui ho e darò sempre il mio cuore, l'hai preso e te ne sei presa cura come nessuno aveva fatto prima d'ora, tu...tu non hai mai fallito- disse poi usando il pollice per asciugarmi le lacrime. Sul mio volto si abbozzò un piccolo sorriso malinconico.
-Sono anche l'unica ad averlo spezzato...-
-No Akane non capisci, tu sei l'unica ad averlo sistemato-
Fu allora, in quell'istante, non prima e non dopo, capii finalmente che Shouto era davvero tutto quello di cui avevo bisogno: non era la mafia, non era il potere, non era per sè essere un eroe, ma era proteggere Shouto...era semplicemente Todoroki Shouto.
-Sono stata un'idiota...-
-No Akane, non dirlo nemmeno per scherzo, tu non sei debole...è colpa mia- disse lui prendendomi le spalle.
-Anche se non sono debole...Shouto, ci sarai per me?- chiesi a bassa voce.
-Io Akane, ci sarò sempre per te, finché ci sarò io, non dovrai temere nulla-
-Nemmeno tu Shouto, è una promessa- come una bambina spensierata, gli allungai il mignolo, lui lo strinse con il suo mentre sul suo volto appariva un dolce sorriso.
-Presto ora torniamo al dormitorio, o ci daranno per dispersi!- dissi io con un sorriso a trentadue denti.
"Eppure...manca qualcosa Akane..."

***

-NIENTE BACIO?!- chiese Uraraka avvicinandosi a me, io le misi un dito davanti alla bocca.
-Non urlare ti prego...comunque no, niente bacio...ma insomma non ci si vedeva da mesi ed è impensabile avere lo stesso rapporto subito- Uraraka sospirò malinconica, appoggiando successivamente la schiena contro lo schienale della sedia della mia scrivania.
-Akane...dormivate insieme praticamente e facevate tutto insieme...voi siete ormai una coppia...-
-Come possiamo essere una coppia se non sono sicura nemmeno di piacergli?-
-Hai bisogno di conferme? Davvero non capisci? Ha detto di averti dato il suo cuore Akane, ha detto che gliel'hai curato mentre tutti l'hanno fatto a pezzi- Uraraka mi si avvicinò prendendomi le mani, iniziai a fluttuare per la stanza.
-Oddio scusami scusami- disse poi impanicata, le mostrai un sorriso a 32 denti.
-Ma che scusa...è un sensazione bellissima- dissi io mentre inizia a navigare nella stanza, la ragazza sorrise dolcemente.
Passammo tutto il pomeriggio a parlare e a parlare e a parlare: sembravano essere tornati i bei vecchi tempi.
-Mi eri mancata Ochako-
-Anche tu Akane, non hai idea quanto-
Ci abbracciammo forte, e in quel momento ricordai a cosa serviva tutto quello che avevo fatto: la fuga da mio padre, la guerra contro i villans, la battaglia nel bosco, la fuga dalla mafia.
Io volevo essere apprezzata dai miei amici, volevo sentirmi speciale ed esserlo davvero per qualcuno.
Volevo salvare le persone e vedere le loro espressioni felici sul volto, volevo scaldare il cuore delle persone che salvavo, volevo essere una hero.

Scusate il capitolo un po' cacoso e scusate l'assenza, giuro che proverò ad essere più presente
FATEMI SAPERE SE VI STA PIACENDO IL LIBRO, con una stellina o un commento :)
To be continued...

Near but distant << Todoroki Shouto Where stories live. Discover now