6- Gelosia?

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-Granger- il biondo era appoggiato allo stipite della porta dell'aula di Incantesimi ad aspettare che Hermione uscisse.
-Che ci fai qui Malfoy?- esclamò stupita la ragazza, appena lo vide.
-Sono venuto a prenderti, dobbiamo studiare insieme, ricordi? Se devo fare una cosa la faccio bene!
Harry e Ron rimasero a fissare i due, sconcertati.
-Herm, perché questo "essere" chiede di te?- sbottò Weasley, avvicinandosi all'amica con fare protettivo.
-Tranquillo Ron, la punizione della McGranitt per ieri...- spiegò la ragazza, sbuffando.
-E serve che ti venga a prendere fin qui?- insisteva il rosso.
Gelosia Weasley?
-Lenticchia, levati dai piedi, dobbiamo passare- disse Draco, appoggiando un braccio attorno ai fianchi di Hermione, che si impietrì.
-Ti spiego dopo...- le sussurrò il biondo all'orecchio.
Cercarono un'aula vuota per studiare e si sistemarono.

-Scusa Granger, vedere Weasley così nervosetto perché venivi con me mi ha fatto venir voglia di ingelosirlo un pochettino...si starà mangiando le unghie dalla rabbia- rise il biondo, passandosi una mano tra i capelli.
Tremendamente sexy... Ma a cosa pensi Herm! Svegliati un po', è Malfoy quello di cui stai parlando!
La ragazza si sentiva confusa; guardare Draco le scombussolava lo stomaco e qualcos'altro più in basso, non riusciva a controllarsi.
-Bene, sono molto felice di questa cosa, grazie, non dovevi... Insomma, iniziamo a fare qualcosa, che dopo vorrei andarmene!- sbottò Hermione, aprendo un libro e iniziano a leggere ad alta voce.
-Eddai, non si può nemmeno scherzare? Che noiosa che sei!- sbuffò il biondo.
-Finiscila Malfoy! In cosa dovrei aiutarti?
-Boh, fai tu!
-Bene, allora, lezione uno: Purosangue intelligenti, dove trovarli!- ghignò la bruna, guardando negli occhi Draco.
In trappola ancora una volta.
E parlo dei Purosangue? Mi sa che anche i Mezzosangue a volte sono un po' stupidi...come ho fatto a cascarci ancora?
-Ah, allora sei divertente anche tu Granger! Non l'avrei mai immaginato!
-Vuoi che ti schianti all'istante?- lo minacciò Hermione, facendo finta di estrarre la bacchetta dalla tasca dell'uniforme.

Dopo aver passato tutto il pomeriggio a studiare con Malfoy, Hermione tornò sfinita al dormitorio Grifondoro e si buttò sul letto, senza nemmeno salutare Ginny, che, appena la vide, le chiese l'accaduto.
-Non ce la faccio più Gin, non lo voglio più vedere!
Se lo faccio, potrei rischiare di essere ipnotizzata dal suo sguardo...
-Ma Herm! È il primo giorno e già non lo sopporti?- le disse la rossa, con tono del tipo: ti capisco e mi dispiace...
-Sai, non so se Harry o tuo fratello te l'hanno detto, ma è venuto a prendermi a lezione...- disse timidamente.
-Sì, Ron mi ha accennato qualcosina...-marcò l'ultima parola.
-Del tipo?
-Del tipo mi ha fatto una testa così perché te n'eri andata con quella Serpe e soprattutto che questa ti aveva ben palpata mentre andavate via...- disse Ginevra con sguardo severo.
-Eh?!? Ma è impazzito?- Hermione era stupita e furiosa allo stesso tempo.
-Non mi ha mai "palpata"!
-Sicura? Era così incazzato! Boh, sarà la gelosia...
-Gelosia? Ronald? Balle!
Allora ha funzionato! sorrise Hermione, pensando a quello che aveva fatto Draco, non senza un brivido di emozione. Poteva ancora sentire il suo braccio che le cingeva i fianchi dolcemente, il suo respiro sul collo mentre le bisbigliava poche parole all'orecchio, i capelli biondi arruffati e il ghigno stampato sul volto.
-Hermione!- esclamò la rossa, svegliando l'amica da quei pensieri pericolosi.
-Non starai mica pensando a lui spero!-
Si, sto pensando alla perfezione... Ginny, ti prego, parla di qualcos'altro! Per Merlino, vorrei distrarmi un po'!
-Oh, finiscila Gin, come potrei?! Non lo sopporto!- si alzò di scatto, in direzione dell'armadio e aggiunse, aprendolo -Io vado a farmi un bagno caldo prima di scendere per la cena, tu fai quello che vuoi- detto questo se ne andò, sbattendo la porta.

* * * *
-Che voleva quel bastardo da te Herm? Perché diavolo ti ha preso così?
Ron parlava alla velocità della luce, fermandosi qualche attimo per prendere fiato, il viso rosso e sudato.
-Ronald, calmati per favore, non è successo niente di male! È solo venuto a prendermi a lezione per la punizione della McGranitt, tutto qui!- la riccia non riusciva a sopportare l'eccessiva preoccupazione del ragazzo.
-Harry, dillo anche tu a Ginny, digli cos'ha fatto quella Serpe!
Il Prescelto guardò l'amico, voltandosi poi verso la rossa davanti a lui, sospirando.
-Ron, penso che Hermione abbia...ragione...-borbottò un po' impaurito.
-Coooosa?!?- Ron si era alzato in piedi furibondo, urlando. Tutti gli occhi erano puntati su di lui. Lanciò uno sguardo letale ai compagni e si diresse all'uscita. Lì vicino qualcuno sorrideva compiaciuto.

* * * *
-Ron, non volevo! Cioè, sì che volevo ma... non pensavo ti arrabbiassi anche con me! Mi dispiace dirtelo ma sono d'accordo con Hermione- Harry lo aveva rincorso fino al dormitorio; aveva il fiatone e il sudore gli attraversava la fronte per la fatica. Il broncio del rosso non voleva scomparire.
-Che vuoi, Potter?!
-Da quando siamo passati ai cognomi? Ron, non fare il bambino! Non sembri nemmeno tu!
-Fai la mammina adesso? Non puoi semplicemente lasciarmi in pace e tornartene dalla tua amichetta e dalla sua Serpe?- disse, prendendolo per un braccio e scaraventandolo contro la porta. Lo stava letteralmente cacciando fuori.
-No, Ron, non me ne vado così facilmente!- Harry riuscì a liberarsi dalla presa e con un incantesimo sedette il rosso sul bordo del letto, immobilizzandogli le braccia e le gambe.
-Ora mi spieghi tutto o non ti muoverai di qui per il resto dei tuoi giorni!-
Ron tentava di divincolarsi inutilmente, gridando aiuto.
-Ho insonorizzato la stanza, non ti può sentire nessuno- disse Harry, mettendogli in bocca un pezzetto di cioccolata per calmarlo.
-Fai un respiro profondo e raccontami quello che ti passa per la mente, testone d'un Weasley!
-Non ho niente Harry, vorrei solo essere liberato immediatamente!-sbottò l'altro, che non si era ancora calmato.
-Ronald Bilius Weasley, siamo migliori amici dal primo giorno in cui ci siamo conosciuti! Vuoi mandare in frantumi tutto per delle sciocchezze che non vuoi dirmi? L'hai voluto tu- si alzò e si diresse verso la porta. Ron, ancora immobilizzato sul letto, esclamò -Mi sono innamorato di lei!
Harry si girò senza parole.
-No, Ron, non ti sei innamorato di lei, lo sai bene...
-No che non lo so!
-Sbavare dietro a una persona non vuol dire provare amore, è una cosa più profonda. Non basta che una persona si metta gonne corte e magliette scollate, non c'entra niente! L'amore è quando hai le farfalle allo stomaco quando la vedi, quando non riesci a stare senza di lei per più di un secondo, quando ti sembra di volare senza che una scopa ti sostenga, quando il suo sorriso ti fa quasi svenire, quando hai la pelle d'oca al solo suo pensiero, quando i vostri occhi si fondono e formano una cosa sola. Ecco, questo è amore- sorrise impercettibilmente.
-Stai parlando di mia sorella?- chiese Ron, che finalmente si era calmato. Harry annuì, gli occhi che brillavano al pensiero della ragazza dai lunghi capelli rossi. Liberò l'amico e se ne andò senza fiatare, diretto al dormitorio femminile, pronto a dichiararsi a Ginny.

Lost in your eyes ~ DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora