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La mia camera é molto spaziosa e lucente, il grande letto rotondo é sulla parete opposta alla porta, dalla parte destra di fianco al letto c'è una porta che dovrebbe portare al mio bagno e dalla parte una piccola libreria piena di libri che non ho mai letto.

Gli ha scelti lui per me o ha incaricato qualcun altro?

Sulla stessa parete della porta ci sono due grandi scrivanie, una ben allestita per lo studio e l'altra per il make.

Sono sicura che non appena Stefanie la vedrà farà i salti di gioia.

Sulla parete destra c'è un grande armadio incastonato nel muro che si apre con due ante da porta semi trasparenti, all'interno c'è così tanto spazio che la rinascente della mia amata Milano é 10 volte più piccola.

Nella parte parallela della stanza c'è una portafinestra che affaccia su un piccolo balcone da cui entra tutta questa luce che mi riscalda la pelle.

Mi siedo sul letto in maniera composta, non mi sento a casa, l'idea di star qui mi sembra quasi una vacanza.

Ma le vacanze non durano interi anni.

"Signorina, cioè scusi ancora, Desirée le va bene se porto la piccola nel suo letto?" la voce dolce di Madda mi risveglia dai pensieri.

"Oh si certo io arrivo subito."

Vorrei alzarmi da quelle lenzuola candide e profumate di un profumo che non mi appartiene ma é come se non riuscissi a staccare le mani e i piedi da dove sono ora.

Come se il mio corpo, volontariamente o no, sia rimasto paralizzato nella stessa posizione per metabolizzare il tutto.

Quante volte ho dovuto ricominciare da capo?

La volta in cui mamma ha scoperto del suo tumore al seno e ha decido di andare in Italia a passare quelli che le sembrano gli ultimi mesi della sua vita.

La volta in cui gli hanno detto che era guarita e siamo dovute ritornare a Londra.

La volta in cui papà ci venne a trovare come sempre solo il giorno del mio compleanno e guardo la mamma dicendole un semplice "Per fortuna ti é andata bene, sono felice per te".

La volta in cui qualche settimana dopo la mamma scoprì di essere incinta.

La volta in cui la mamma é morta e io ho dovuto iniziare a prendermi cura di Stefanie.

La volta in cui il giorno del funerale della mamma lui non é venuto perché aveva troppo lavoro arretrato e da quel giorno per 3 lunghi anni non si é mai fatto vedere.

Ho 21 anni e una bambina di 3 anni, ho ricominciato milioni di volte e non ho mai avuto paura.

Ma ora so che la mia paura viene dalla presenza del viso angelico e riccioletti biondi della bambina. Ho paura che papà la faccia star male come ha fatto star male me e che la illuda come ha fatto con me e la mamma.

Lo stomaco si attorciglia su se stesso e un conato di vomito mi sale su per la gola.

I restanti minuti li passo in bagno a vomitare.

Non ti accadrà niente Stefanie, te lo prometto.

Dopo una mezz'ora abbondante apro la porta con la S rosa e trovo una cameretta pressoché uguale alla mia, eccezzione fanno i colori e le dimensioni.

É tutto sui toni del rosa o del glitter bianco trasparente, i mobili sono tutti molto più piccoli dei miei tranne l'armadio, la scrivania sembra quella dei cartoni animati e al posto di una postazione make up c'è un grande angolo per giocare, molte barbie, macchinine, lego e animali.

baciami ancoraUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum