TU BRUTTO PEZZO DI MERDA! - Sol Santos

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-CHE COSA?!- sentii urlare Giada e non eravamo nemmeno vicine, io ero al padiglione e lei vicino alla cabina di Afrodite, c'era una certa distanza. Mi affrettai a raggiungerla, sarebbero successi guai. -TRATTIENIMI ERIC, TRATTIENIMI- continuò strillando. Finalmente li raggiunsi facendomi anche spazio tra la folla che si era formata. La situazione che trovai era strana. Eric vicino alla sorella, Cassandra al centro e Nate Ivanov (sì il coglione che abbiamo pestato due giorni fa) dietro di lei.

-Cosa sta succedendo?- chiesi -Non lo vuoi sapere- disse Giada stringendo i denti. Ci avevo fatto l'abitudine, non volevo ascoltarla ogni volta che diceva che "Olivia era solo un'amica" fortunatamente questa situazione è stata risolta.

La invitai a continuare -Cassandra e Ivanov escono insieme- disse quasi mordendosi la lingua.

...

......

............

-CHE COSA?!- urlai. No. Assolutamente no. È un incubo. Avanti Sol, svegliati! Mi schiaffeggiai la faccia. Perché stavo ancora sognando? -Non è un incubo vero?- chiesi a Giada. Lei fece un no con la testa.

Sorrisi. -Continuate pure la vostra discussione- dissi con il solito sorriso forzato. Andai all'arena. -Hedge, la mia mazza, per favore- -Subito, cupcake!- mi lanciò la mazza che usavo di solito, c'era uno smile sorridente sopra. Tornai correndo da Giada.

-TU BRUTTO PEZZO DI MERDA!- urlai caricando la mia mazza contro Ivanov. Non avrebbe rovinato la Cassel, non lo avrebbe fatto.

Stavo per colpirlo quando mi accorsi che era già al tappeto con una Giada dal sorriso impavido. -Quindi questa non serviva?- le chiesi. Scosse la testa. Il divertimento sempre a lei.

-GIADA!- urlò Cassie, mi accorsi solo ora che era trattenuta dal fratello. -Sì sono io, piacere- rispose la mia amica -È il mio ragazzo! Non puoi colpirlo così- lei la guardò stranita -l'ho appena fatto- disse fiera -E poi è lui che mi ha sfidato dicendo "Non ti sconfiggo perché Cassie mi ha pregato di non farlo" se non vuole finire nei guai stesse zitto e basta, quel cretino- -NON CHIAMARLO CRETINO- disse Cassie liberandosi dalla presa di Eric e andando verso Giada. Cassandra provò a tirarle un pugno ma in un attimo Giada fermò il braccio di Cassie e glielo immobilizzò dietro la schiena. -Un solo movimento e ti spezzo il braccio, Cassie. Sai che lo farei- poi la lasciò andare -Ti voglio bene, Cassie ma non approvo quello che stai facendo, per niente- prese dalla borsa che aveva al collo una mela e iniziò a mangiarla allontanandosi.

-IO NON HO FINITO- urlò Eric -NEMMENO IO- mi unii a lui tenendo la mia mazza da baseball. -Basta così- Chirone ci interruppe, anche lui con aria rassegnata. Lo avevo visto felice quando gli avevo regalato quella maglia da fanpony, avevo chiesto a mia madre se aveva oggetti di quel tipo e me l'aveva inviata. -Sol posa quella mazza, Cassie porta Nate in infermeria, Eric non picchiare nessuno- questo voleva dire che io potevo ancora picchiare qualcuno. Mi tolsi lentamente la mia collana -No Sol, non puoi usare la tua arma- E che palle! Eric mi si avvicinò e posó il suo gomito sulla mia testa, lo ucciderei ma dovevo rimanere calma. Me lo scrollai di dosso. -Non farlo più- -Non ci scommetterei, nanetta- -L'altra volta sei scampato alla morte per un soffio, non mi farei arrabbiare di nuovo se fossi in te- -Coalizione contro Nate?- -Ci sto, Walking Dead- -Mi aggiungo!- si unì Aurora e così fecero anche Luca, Ashely e tutti i ragazzi del nostro "gruppo".

Ora rimaneva solo un'altra cosa da fare: dire tutto questo ad Axel.

Abbiamo picchiato Nate? Sì
Sinai felici? Finché lo picchiamo siamo sempre felici
Io non dico niente ma Cassie_Wayland te la sei cercata

Progetto War and LoveWhere stories live. Discover now