tu...

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tu che lotti con la mia rabbia, abbracci le debolezze e mi hai fatto amare.
dar vita a un'altra persona hai saputo fare, la vecchia me ti ringrazierebbe baciandoti senza mai smettere. Una mano sul braccio sinistro, brucia, ma è passato tutto, non c'è più niente, eppure il bruciore lo sento ancora. Di quei segni ne è rimasto il ricordo.
Ansia, l'ansia l'hai saputa cullare, come fai con i bimbi, mi servirebbe un tuo abbraccio per risentirmi viva, per ripartire dove tutto si è fermato. Il tempo infinito non mi permette di viverlo, la gente parla, parla e non ascolta. Tu ascoltavi e poco parlavi, mi ascoltavi e stavo bene.
Quel ciao mi ha distrutto come quando casca un vaso e si rompe in mille pezzi, mesi di dolore, mesi di pianti, finalmente rido. Ma rido sapendo che dentro di me piango ancora, sai, da quando non ci sei mi sono innamorata davvero. Sto amando, e mi mancava la sensazione delle farfalle nello stomaco anche solo al pensiero, mi mancavano gli occhi lucidi quando in belle parole ti ritrovi, mi mancava la sensazione di aver trovato metà di cui tanto parlava Platone. Da quando non ci sei mi alzo la mattina col pensiero che la giornata sarà pesante, senza di te rido si, ma non rido sempre in maniera sincera. Nascondo quella sofferenza ballandoci su, reprimendola, e sapendo che non appena tornerai ella sarà li con me, quella sofferenza tornerà su. Mi manchi.

gli errori mai commessiOnde histórias criam vida. Descubra agora