Capitolo 35 - Come Norman Bates

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18 Agosto 1999

<< Stupido idiota! Non sei buono a fare nulla, sai solo lamentarti! >>.

Tanto per cambiare, Giacomo era caduto dalla bicicletta sul viottolo di casa e si era sbucciato un ginocchio. Non ne faceva una giusta...

<< Scusa, papà. Non succederà più >> si giustificò lui, con le lacrime agli occhi.

<< Non saresti mai dovuto nascere! Fosse stato per me, tua mamma avrebbe abortito. E, se l'avesse fatto, sarebbe ancora qui... >>.

<< Perché, è morta per colpa mia? >> chiese, triste.

È morta? Giacomo pensava che la madre fosse morta? Possibile che avesse dimenticato quello che era successo?

Ed io...

Io potevo mai dirgli la verità? Cioè che se ne era andata di casa a causa mia?

Ma aveva abbandonato anche lui, quel giorno, non solo me.

<< È morta dandoti al mondo >> gli dissi.

Iniziò a singhiozzare sonoramente, guadagnandosi così altri due schiaffi.

****

19 Agosto 1999

<< È così, dottore. Ha dimenticato che la madre ci ha abbandonati, pensa che sia morta >>.

Ero nello studio del dottor Serio, uno psichiatra amico di Ludovica.

<< Strano, molto strano... Sai, l'assimilazione dei ricordi inizia intorno ai quattro-cinque anni... Quanti anni hai detto che aveva lui, quando Ludo se ne è andata? >>.

<< Quasi sei >> risposi, ripensando a quel lontano mese di Aprile del 1998.

Il dottore sembrava perplesso.

<< Strano, molto strano >> ripeté, massaggiandosi il mento. << Il bambino ha per caso subito qualche trauma? >>.

Sì, lo massacro di percosse quasi ogni giorno.

Certo, non l'avrei detto ad alta voce.

<< La madre l'ha abbandonato, dottore. Mi dica lei se questo non è un trauma >> dissi invece, sperando di suonare credibile.

<< Credo che si tratti di amnesia dissociativa. Solitamente è un'amnesia globale, non riferita ad un fatto temporalmente circoscritto , ma in questo caso spiegherebbe tutto. Il trauma dell'abbandono ha portato il bambino a rimuovere tutto della madre, persino la sua figura; per lui è come se non sia mai esistita. Per questo ha sviluppato la convinzione che sia morta >>.

Meglio così, pensai.

<< Vorrei seguire Giacomo, se per te non è un problema. Sai, i disturbi dello spettro dissociativo spesso si associano tra di loro. Temo che possa sviluppare un disturbo dissociativo d'identità >>.

****

20 Settembre 2003

Quel giorno avevo decisamente esagerato. Giacomo era stato portato d'urgenza al pronto soccorso, dopo le mie ultime percosse. Diagnosi? Ematoma splenico. "Questo bambino ha rischiato la rottura della milza", aveva dichiarato la dottoressa di turno, contrariata. "Credo sia il caso di chiamare la polizia".

Brutta idiota.

Per colpa sua, ero stato condannato a quindici anni di galera.

I più lunghi della mia vita.

Il mistero della casaWhere stories live. Discover now