Capitolo 78

446 9 0
                                    

Piombo in camera da letto , trovo Ardon su una dai capelli color ruggine, vado verso di lui, lo afferro per le spalle e lo faccio alzare scagliandolo contro l armadio.

La "rossa" tira un urletto, è totalmente nuda sotto il mio sguardo, ma continua a guardarmi negli occhi e a tenere le gambe aperte.

Mi avvicino a lei e la prendo per il collo, lei capisce male e si lecca le labbra, la tiro verso di me per poi indirizzarla verso la porta.

Mattheo="Va.Fuori."dico tirandole il vestito striminzito rosa barbie trovato ai piedi del letto, lei lo afferra delusa ed esce dalla camera.

Ardon="Che cosa cazzo fai?"dice, rivestendosi,
cerco di mantenere la calma,
Mattheo="Hanno sparato Isabel" dico, lui ferma un attimo i suoi movimenti.

Ardon="È lei dov è adesso?"chiede continuando vestirsi.
Mattheo="È questo il punto, è sparita, ma credi che ce l abbiano loro"dico torturandomi le mani.

Ardon="Dovresti vedere se vogliono scendere a patti"dice avvicinandosi a me, annuisco, tiro fuori il cellulare.

Mattheo="Oh merda! ho rotto il cellulare che mi serve"dico, Ardon subito tira fuori il suo, smanettando.

Ardon="Dovrei avere il loro numero."dice scorrendo il dito sul cellulare, guardo ogni piccolo movimento come un maniaco.

L'ansia cresceva sempre più, speravo in una risposta positiva, sono passati solo 10 seconi e mi sembrano 10 ore.

Finalemente si decide a parlare.
Ardon="Bolvich, eccolo!"dice mostrandomi il numero di telefono, lo segnai sul mio e avviai la chiamata.

Dopo diversi squilli rispose la segreteria telefonica, Ardon mi strappò dalle mani entrambi i telefoni, facendomi evitare di romperli entrambi.

infuriato uscii fuori da quella villa seguito da Ardon, mi fermai nel cortile, portai il pugno sotto il mento andando davanti e indietro, mille pensieri vorticavano nella testa.

Dalla rabbia tirai un pugno al muro formando delle piccole crepe, dei rivolini di sangue iniziarono a fuoriuscire dalla mia mano.

Chiusi gli occhi e tirai un sospiro, mi avevano fregato, ardon appoggiò la mano sulla mia spalla,
cercando di darmi conforto, ma evitai bruscamente il contatto guardandolo in cagnesco.

Isabel pov's

Una calda luce mi illumina la faccia, credo siano raggi di sole, ho gli occhi chiusi, mi viene difficile aprirli, cerco almeno di muovere le gambe, ma mi fanno di un male cane.

Decido di darmi coraggio e di aprire gli occhi, piano piano mi adatto alla luce, inizio a focalizzare per bene, sono su un lettino, dalle coperte azzurrine, alzo lo sguardo e noto il colore bianco latte della stanza, sembrava quella di un ospedale.

Confermao l ipotesi quando volto il capo verso destra, ho una flebo attaccata al braccio, mentre alla mia sinistra ho una macchinetta che mi calcola i battiti.

Noto fuori dalla porta due sagome, suppongo delle guardie, sorrido solamente al pensiero di Mattheo che li obbliga a stare li per proteggermi, promettendo soldi a destra e a manca.

Cerco di alzarmi, ma una fitta al torace mi fa distendere, strozzo un urlo in gola e faccio rientrare la lacrima che stava per uscirmi.

Isabel="Cazzo!"sussurro, non riesco a parlare molto bene, la mia voce è bassa e fastidiosa.
Una delle guardie si gira a guardarmi, poi dice qualcosa a qualcuno e 3 minuti dopo entra un uomo.

Ho il cuore in gola, non vedo l ora di abbracciarlo e soprattutto baciarlo, sono troppo stanca, ho bisogno di lui.

La mia felicità svanisce quando focalizzo bene l'uomo, è baffuto, basso e cicciottello, ha un sigaro tra le mani, un cappello marroncino e il cappotto del mesesimo colore, pantalone nero e scarpe lucide.

X="Piacere donzella, io sono Roman"dice l'uomo osservandomi quel tantino in più che mi mette a disagio.

Angolo autrice
Ebbene, un altro capitolo volatoo, sta prendendo una brutta piega questa storia❤️

~Sara💎

I can't hate you. Mattheo Riddle/ T/n Riddle/Lopez Where stories live. Discover now