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Aspettavo immobile sulla panchina fredda

l'arrivo di quel fatidico treno,

che mi avrebbe allontanata

ancora di più, da te.

Intanto osservavo i passanti,

ma nei loro sguardi

non ci vedevo la vita,

erano come

alberi spogli,

spezzati dal freddo inverno.

Per un attimo ho avuto paura

di esser come loro,

ma poi ti ho guardata,

tu eri un giardino rigoglioso,

mi hai fatto sbocciare

come un giallo tulipano.

Parole | vol. 3Where stories live. Discover now